Roma-Cagliari: Kjaer si scalda

 L’emergenza in difesa costringerà Luis Enrique a schierare uno fra Kjaer e Heinze nella gara di esordio contro il Cagliari all’Olimpico.

Cicinho e Juan sono out, Rosi non offre le giuste garanzie; per questo il tecnico asturiano sta pensando di spostare Cassetti sulla destra e dare spazio a uno dei due nuovi acquisti.

Il danese, anche se si è allenato poco con i compagni, dovrebbe spuntarla sull’argentino, che almeno al momento non stuzzica la fantasia di Luis Enrique, che dal suo arrivo della Capitale l’ha schierato con il contagocce.

Osvaldo si prenota per Roma-Cagliari

 Arrivato alla Roma fra lo scetticismo generale, anche perché per strapparlo all’Espanyol sono stati sborsati 15 milioni più bonus e nelle sue esperienze precedenti in Italia erano state tutt’altro che positive, Pablo Osvaldo sta convincendo staff tecnico e dirigenti che lo stanno monitorando a Trigoria.

Già nella conferenza stampa di presentazione, l’attaccante ha ostentato sicurezza, dicendo di valere tutti i soldi spesi per il suo acquisto. Ieri il giocatore voluto da Luis Enrique ha realizzato un gran gol di tacco in allenamento dopo aver superato due avversari.

La sua candidatura per l’esordio in campionato il 12 settembre all’Olimpico contro il Cagliari si fa sempre più preponderante, considerando che Lamela è out, Borriello viene preso poco in considerazione e i giovani Caprari, Okaka e Borini dovrebbe trovar spazio al massimo in panchina.

Mercato Roma super: ora tocca a Luis Enrique

 Se la nuova dirigenza voleva dare un segnale forte, l’ha dato ieri pomeriggio con gli acquisti di Kjaer, Gago, Pjanic più il giovane Borini.

Dopo l’eliminazione dall’Europa League e le polemiche che stavano soffocando l’ambiente giallorosso, nell’ultimo giorno di mercato sono stati inseriti tasselli importanti per una grande Roma. In questo merito particolare va Walter Sabatini, che ha girato il mondo in lungo e in largo per migliorare la rosa.

Ci sono alcune cose da rivedere, come l’affollamento di centravanti e la compatibilità fra De Rossi e Gago, ma questo sarà il compito di Luis Enrique, che dovrà trovare l’amalgama e mettere in campo una formazione che rispecchi lo sforzo economico della società.

Soprattutto il tecnico asturiano ha l’obbligo di rivedere certe sue posizioni, da Cassetti centrale e Heinze in panchina, a Taddei considerato solo un terzino e all’ormai arcinota questione legata a Totti

Le condizioni di Juan mettono fretta alla Roma

 Concentri sul closing, sul mercato e sulla rivoluzione attuata da Luis Enrique, abbiamo perso di vista un giocatore che per la Roma è fondamentale: Juan. Dall’inizio della preparazione, il difensore brasiliano non si é mai allenato con continuità e spesso il problema al tendine rotuleo l’ha costretto al differenziato.

Problema che il verdeoro si porta avanti dalla scorsa stagione. Problema che si riflette sulle scelte di mercato del duo Sabatini-Luis-Enrique, tanto da costringere il tecnico spagnolo a far giocare nel ruolo di centrale difensivo il giovane Antei, lo spaesato Cassetti e altri giocatori non di ruolo.

La classe e la forza di Juan non sono in discussione, semmai lo è la sua effettiva possibilità di riversarle in campo. Con l’insediamento in panchina di Ranieri nel 2009 e una dieta ad personam, Juan sembrava essere rinato, tanto da diventare determinante nella rincorsa allo scudetto 2010 fallita in casa contro la Sampdoria

Mercato: la Roma deve guardare altrove

 Il mercato della Roma è bloccato dalla questione degli extracomunitari. Al di la di quello che scrivono e dicono alcuni organi di informazione, la società giallorossa prima deve vendere all’estero Barusso, Pizarro o Simplicio e poi potrà acquistare un giocatore non europeo.

Luis Enrique ha chiesto un centrocampista che dia qualità alla manovra e in tal senso Lucho Gonzalez risponde a questo identikit, ma il giocatore del Marsiglia è extracomunitario e il costo del suo cartellino si aggira poco sotto i 10 milioni di euro.

La questione è un’altra, visto che i tre calciatori giallorossi sopra citati, almeno per il momento, non vogliono lasciare la Capitale, ognuno con motivazioni diverse, sarebbe il caso di mettere nel mirino giocatori che hanno il passaporto Ue.

Vasas-Roma: Luis Enrique è soddisfatto, ma la strada è ancora lunga

 Nell’esordio brillante di Bojan, nella conferme di Totti e De Rossi e nel giovane Viviani che avanza, Luis Enrique ha avuto la conferma: la strada è quella giusta. Perché contro il Vasas i nuovi José Angel e Heinze hanno dimostrato affidabilità, i vecchi, tranne alcuni casi, hanno dato la sensazione di aver capito cosa vuole il tecnico asturiano.

A prescindere dalla vittoria e dalla modesta caratura degli avversari, i rivoluzionari di Luis Enrique hanno dimostrato di essere dentro al campo, a differenza della deludente prova con PSG nel torneo di Innsbruck.

Nulla di eccelso, il cammino è ancora lungo, ma la squadra giallorossa ritorna dall’Ungheria con la valigia piena di consapevolezza: l’integrazione fra la vecchia guardia e la nuova può diventare un mix con cui divertirsi e vincere.

La grinta di Burdisso e la voglia di Luis Enrique

 Quando Claudio Ranieri disse ai giocatori della Romasi gioca in base a come ci si allena”, lui rispose: “No mister, si gioca come si vive”. Il lui in questione è Nicolas Burdisso, il difensore argentino che oggi è stato intervistato da Roma Channel e come sempre è stato determinato.

Ha parlato della voglia di Lamela, dell’affidabilità di Heinze, ma soprattutto ha detto: “Vincere con questa maglia per me sarebbe diverso da ogni cosa. I tifosi sono stati sempre con noi, anzi bisogna solo ringraziarli”.

Non sono parole per addolcire o mettere i tifosi dalla propria parte, è un modo di vivere quello di Burdisso, che non hai mai cercato alibi per una partita andata male o per un intervento sbagliato. Un modo di vivere che si è riversato in campo, riparando anche qualche limite tecnico-tattico.

Roma: offerto un nuovo contratto a De Rossi

 La Roma vuole tenere Daniele De Rossi. Il centrocampista di Ostia è considerato al centro del progetto da Luis Enrique, che ne ha bloccato la possibile cessione.

A De Rossi, che si sta per ricucire addosso l’etichetta di Capitan Futuro, è stato offerto un contratto per cinque stagioni con uno stipendio fisso annuo di 4,5 milioni di euro più bonus in base ai risultati personali e a quelli di squadra.

Abbiamo incontrato il procuratore e lo faremo anche prossimamente. La nostra intenzione è di trattenerlo a Roma, la voglia di Daniele è di restare, quindi dobbiamo solo trovare un punto di incontro”, parole dell’amministratore delegato giallorosso, Claudio Fenucci, che ha precisato: “Non abbiamo fissato un termine per la trattativa ma vorremmo arrivare alla firma di De Rossi entro l’inizio della stagione agonistica”.

Pizarro è il 4-3-3 di Luis Enrique

 E’ un reparto di cui se ne parla poco. Qualche indiscrezione di mercato, ma nulla più. Stiamo parlando del centrocampo della Roma, che stando alle parole del tecnico Luis Enrique ha due punti fermi: Daniele De Rossi e Simone Perrotta.

Salta all’occhio l’assenza fra gli intoccabili di David Pizarro, un giocatore da cui fino a qualche tempo fa non si poteva prescindere. Il 4-3-3 dell’allenatore asturiano non sembra per fatto per il cileno, costretto a decentrarsi sulla destra, posizione a lui poco congeniale. Il suo ruolo sarebbe quello davanti alla difesa, occupato in campo e nella mente del mister da De Rossi.

E allora la domanda sorge: Pizarro serve a questa Roma? Il talento del centrocampista sudamericano non è in discussione, semmai lo è l’apporto che potrebbe dare alla squadra che sta plasmando Luis Enrique.

Mercato Roma: tutto ruota intorno a Vucinic e Borriello

 Dopo la non esaltante prova nel triangolare di Innsbruck, le attenzioni romaniste si sono spostate sulla chiusura della trattativa per la vendita della società e sul calciomercato.

Calciomercato di cui si è dibattuto ieri sera dopo le partite con Psg e Wacker, in cui soprattutto nella prima sono emersi i problemi attuali della squadra di Luis Enrique. Facciamo il punto della situazione, andando in ordine di ruolo. Domani sarà il giorno di Stekelenburg, il portiere dell’Ajax, che è stato convinto con sei milioni di euro più bonus.

Roma-Psg, Luis Enrique non è preoccupato. Sacchi: “Bisogna avere pazienza”

 Roma non si è fatta in un giorno”. L’espressione vale più che mai per la Roma di Luis Enrique, che nel primo vero test della stagione contro il Psg ha incassato tre reti in 45’.

Il tecnico asturiano non si è detto preoccupato perché “non abbiamo la bacchetta magica, non si costruisce una squadra in 10 giorni. Mi aspettavo una partita del genere, perché siamo una squadra incompleta. L’importante è che finora non abbiamo avuto degli infortunati”.

Nel dopo partita il mister spagnolo ha fotografato così il match contro la nuova squadra di Menez:

“Prendiamo sempre gol per delle nostre disattenzioni, dobbiamo migliorare la fase difensiva. Stiamo lavorando sulla posizione perché è li che ho visto i maggiori errori, per un quarto d’ora abbiamo giocato bene. Non posso trarre un bilancio perché sono solo 10 giorni che lavoriamo, dobbiamo soltanto lavorare per essere competitivi”.

Sulla formazione giallorossa aleggia la scritta “Lavori in corso” o “Working in progress”, vista l’americanizzazione che porterà DiBenedetto, che è sempre più vicino ad acquistare parte della società, anche se la chiusura della trattativa potrebbe slittare rispetto alla fine di luglio, data prevista dai famosi accordi di Boston.

Triangolare con Psg e Wacker: per la Roma è il primo vero test

 Fra il closing per la cessione della società e il mercato che impazza c’è la Roma di Luis Enrique, che stasera (ore 20 su Sky Sport e Sky Supercalcio) affronterà Psg e Wacker nel triangolare di Innsbruck.

Triangolare che sarà la cartina di tornasole per l’allenatore asturiano, che potrà verificare la crescita della squadra in un test più probante rispetto alle prime due uscite stagionali. Il mister spagnolo verificherà i progressi della sua “creatura”, che gli dovrà dimostrare di aver assimilato i suoi dettami tattici.

Il destino vuole che una delle due avversarie sia quel Psg, che ieri ha ufficializzato l’acquisto di Jeremy Menez, che si è presentato nello spogliatoio parigino con la maglia della Roma ancora indosso.

Americani-Unicredit: la trattativa continua

 Mark Pannes e Sean Barror sono venuti ieri a Roma per la chiusura della trattativa per l’acquisizione del 60% della società di Trigoria e hanno avuto un colloquio con l’amministratore delegato Fenucci e lo staff dello studio legale Tonucci.

Ma non solo, perché i due manager del “Raptor Evolution Fund”, il fondo di investimenti di James Pallotta, sono sbarcati nella Capitale anche in veste diplomatica per non far precipitare la delicata situazione con UniCredit con cui oggi ci sarà un confronto. Gli americani ritengono che a Piazza Cordusio abbiano presentato i conti giallorossi in maniera diversa da quella reale. La volontà è quella di mettere la parola fine a una storia che dura ormai da un anno.

Roma: è fatta per Stekelenburg, i soldi arrivano dalla cessione di Menez

 Ormai sembra fatta: Maarten Stekelenburg sarà il prossimo portiere della Roma. Secondo Sky Sport 24 il direttore sportivo Walter Sabatini stamattina è volato a Milano non solo per le cessioni di Julio Sergio, Simplicio e Barusso, ma anche per sferrare l’attacco decisivo al giocatore olandese.

Il costo dell’operazione si aggira sugli 8 milioni di euro, stessa cifra di quella che la Roma ha incassato dal Psg per Menez, che è entrato nello spogliatoio parigino con la maglia giallorossa indosso. Verrebbero così confermate le indiscrezioni che voleva intrecciato il destino di Stekelenburg e quello di Menez e le parole dei dirigenti dell’Ajax degli ultimi due giorni.

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