Luis Enrique alla squadra: “Vado via”

 Luis Enrique ha comunicato che non sarà più l’allenatore della Roma. Dopo l’allenamento di ieri, ha radunato tutti per ufficializzare la notizia che era nell’aria già da due settimane.

Ha ringraziato i presenti, si è assunto le proprie responsabilità, sottolineando di non essere stato in grado di dare quello che avrebbe voluto:

“Ho deciso di lasciare a fine stagione. Non sono riuscito a dare il massimo, e così non sono un vantaggio per la Roma. Sono individualmente provato, non ho voglia di andare in vacanza e tornare qui da sconfitto, in una squadra dove non sono riuscito a dare il 100%. Andarmene per me è una sconfitta, perché non sono riuscito a trasmettere alla squadra la mia idea di calcio”. 

Dalla Spagna, la Roma riscatterà Gago

 La Roma riscatterà Fernando Gago. È quanto riporta il quotidiano Marca, secondo cui il procuratore dell’argentino parlerà fra pochi giorni con il Real Madrid per la cessione definitiva.

Il prezzo si aggira sui 7 milioni di euro. Prezzo che Franco Baldini non farebbe fatica a spendere, vista l’enorme sfida nei confronti del centrocampista.

Quello che dalla Spagna appare come una notizia certa perde il suo carattere nella Capitale, dove l’acquisto del sudamericano rimane un’ipotesi, perché in questo 2012 il giocatore ha perso quella brillantezza mostrata nel 2011. 

Luis Enrique dice addio, sempre più vicino Montella

 Ormai è certo. Luis Enrique non sarà l’allenatore della Roma nella prossima stagione. Il tecnico asturiano non ci ha ripensato, neanche davanti alle pressioni (chissà quanto convinte) dei dirigenti, che a parole l’hanno sempre confermato, nei fatti, invece, hanno parlato con molti allenatori.

Il nome più accreditato al momento per sostituire lo spagnolo è quello di Vincenzo Montella, che un anno fa fu scaricato in nome di quella discontinuità con la vecchia gestione societaria e tecnica, che poi si è rivelata una delle pecche di queste stagione.

Nessun conoscitore del calcio italiano, infatti, è stato messo a disposizione di Luis Enrique, lasciato in balìa della sua inesperienza ad alti livelli e nel pallone nostrano.

Ag.Van der Wiel: “Roma? Non è ancora il momento di parlare di mercato”

 Il toto Luis Enrique sta accompagnando l’ambiente Roma in questa ultima settimana di campionato. Ci sono voci contrastanti sul suo futuro. Chi giura che rimarrà, chi non vuole più allenare la squadra giallorossa.

Oltre alla questione legata al mister, i dirigenti di Trigoria stanno lavorando sul mercato per allestire una rosa con cui riscattare questa brutta stagione.

Ieri mattina era circolata la voce di un imminente acquisto di Gregory Van der Wiel dell’Ajax, che poi era stata negata da molti addetti ai lavori.

Luis Enrique, oggi incontro con Baldini e Sabatini

 Oggi è il giorno decisivo per il futuro di Luis Enrique, che avrà un colloquio con Franco Baldini e Walter Sabatini. L’ultimo turno di campionato ha reso quasi inutile la trasferta di Cesena e quindi si è deciso di anticipare l’incontro per decidere chi sarà l’allenatore della Roma nella prossima stagione.

Alcuni giorni fa, la separazione fra la Roma e l’asturiano sembra cosa certa. Nella serata di ieri, invece, in città è rimbalzata la voce che l’ex Barcellona B potrebbe guidare Totti e compagni anche il prossimo anno.

Il gruppo sembra essere con lui e, quindi, la sua permanenza non dovrebbe rappresentare una sorpresa per l’ambiente. In caso contrario, come ha ribadito Sabatini, la Roma si farebbe trovare pronta.

Grande Roma, dall’Ajax arriva Van der Wiel

 La Roma è a un passo da Gregory Van der Wiel, esterno destro dell’Ajax. Il costo del cartellino si aggira sui 10 milioni di euro, cifra ridotta dall’imminente scadenza del suo contratto con il club olandese: 30 giugno 2013.

La notizia è riportata da Il Romanista, secondo cui per lo sbarco dell’orange nella Capitale mancherebbero solo pochi dettagli.

La dirigenza giallorossa stava lavorando sul calciatore da tempo e già nella scorsa estate provò a portarlo alla corte di Luis Enrique per coprire una lacuna che in questa stagione è apparsa ancora più evidente.

Roma-Catania, Montella: “Per me non sarà una partita come le altre”

 Roma-Catania. L’ultima partita per Giorgio Rossi all’Olimpico e la 500esima in campionato per Francesco Totti. Basterebbe questo per rendere speciale un match, che i giallorossi dovranno vincere per rimanere aggrappati al treno europeo.

E invece no, perché domani sera ci sarà anche Vincenzo Montella, l’allenatore degli etnei, a cui sono legati alcuni dei più bei momenti della storia di questa squadra.

Montella a cui Walter Sabatini vorrebbe affidare la panchina di Luis Enrique, che anche nella conferenza stampa odierna ha lanciato messaggi discordanti riguardo il suo futuro.

Roma-Catania, le 500 di Totti e l’ultima in casa di Luis Enrique

 Sarà il fine settimana di molti incroci e destini. Totti che contro il Catania festeggerà le 500 partite in campionato con la Roma, che coinciderà con la più che probabile ultima panchina all’Olimpico di Luis Enrique, che potrebbe rappresentare il passaggio di consegna con Vincenzo Montella, allenatore avversario di domani.

Come se non bastasse nel taccuino di Walter Sabatini c’è anche Cesare Prandelli, scelto nel 2004 da Franco Baldini per il dopo Capello.

L’attuale dg vorrebbe affidare la squadra a Andrè Villas Boas, anche se sembra stia prevalendo la linea di Sabatini (appoggiato dall’ad Fenucci), intenzionato a far sedere sulla panchina giallorossa un mister italiano.

Roma-Catania, Osvaldo e Lamela tornano a disposizione

 L’attenzione dell’ambiente Roma è tutta rivolta al prossimo allenatore che dovrà sostituire Luis Enrique, che ha già fatto sapere alla società di voler lasciare la Capitale a fine stagione.

Prima di questo però ci sono da affrontare Catania e Cesena per provare a centrale l’obiettivo minimo della stagione: l’Europa League.

Per la partita contro la squadra di Vincenzo Montella, l’allenatore asturiano riavrà a disposizione Pablo Daniel Osvaldo ed Erik Lamela, che hanno scontato i rispettivi turni di squalifica.

Luis Enrique ha comunicato di voler lasciare la Roma

 Mancano ancora due settimane alla fine del campionato, ma ormai la cosa è certa: Luis Enrique andrà via dalla Roma.

In questo senso le parole di De Rossi prima (“si può giocare a calcio anche senza di lui”) e di Sabatini poi (“penso stia pensando all’addio”) non lasciano dubbi, facendo capire che l’allenatore asturiano ha già comunicato ai dirigenti che nella prossima non siederà sulla panchina giallorossa.

Dirigenti che almeno a parole proveranno a convincerlo, ma ormai la decisione dello spagnolo appare irrevocabile.

Baldini vuole Villas Boas, Sabatini preferisce Montella

 Le due anime della Roma stanno venendo fuori. Quella esterofila di Franco Baldini e quella italianizzante di Walter Sabatini.

Lo scorso anno la spuntò l’allora futuro dg, che decise di affidare il nuovo corso tecnico nella mani di Luis Enrique, a cui il ds gli avrebbe preferito Stefano Pioli o Delio Rossi.

Oggi la situazione si sta rinnovando con Baldini che vuole Andrè Villas Boas e Sabatini che vuole Vincenzo Montella.

Dato per certo l’addio dell’allenatore asturiano, a Trigoria si sta decidendo l’allenatore che dovrà rilanciare le ambizioni della squadra e le speranze di tifosi, mai così pazienti come in questa stagione.

Chievo-Roma 0-0, De Rossi: “È un anno da rivedere”

 Lo zero a zero di ieri contro il Chievo ha certificato l’addio della Roma all’Europa. La matematica non condanna i giallorossi, ma raggiungere un piazzamento fra le prime cinque è molto difficile.

Al momento la squadra di Luis Enrique è settima con ben poche speranze di risalire la classifica. Luis Enrique che ha definito quella di ieri “non una partita, ma pallanuoto”.

Il tecnico asturiano ha continuato:

“La Roma e il Chievo hanno fatto di tutto per vincere, di più non si poteva. Per il salto di qualità ci è mancato tanto nelle partite precedenti, il punto raccolto stasera non serve quasi a niente, perché noi avevamo bisogno di vincere. Ci sono state poche possibilità di fare gol, soprattutto su qualche palla inattiva, ma era molto difficile”. 

Chievo-Roma, Luis Enrique non vuol sentir parlare di emergenza

 Per la gara di domani contro il Chievo è emergenza attacco per Luis Enrique, che però non vuole sentire questa parola, perché non vuole creare alibi a sé stesso e alla squadra:

“Non parlo mai d’emergenza. Bojan ha un colpo al polpaccio, forse sarà complicato utilizzarlo. Ma ce ne sarà un altro, Tallo o Piscitella, poi vedremo. Il Chievo è una squadra collaudata, sarà difficile, ricordo la partita d’andata. Spero di vedere la Roma simile a quella col Napoli, noi in trasferta siamo in difficoltà. Se vinciamo questa partita possiamo farcela, c’è molto equilibrio in questo campionato. Noi dobbiamo migliorare la nostra prestazione”.

Nella partita contro i clivensi mancheranno anche gli squalificati Osvaldo e Lamela, mentre preoccupa un po’ il calo di forma di Borini, anche se c’è da dire che l’attaccante in comproprietà con il Parma è tornato dopo uno stop di tre settimane.

Roma, spunta Montella

 Il futuro si chiama Chievo. Almeno per Luis Enrique, che al termine della gara di sabato contro il Napoli ha detto di pensare solo ai clivensi.

Futuro che per società e tifosi, invece, sta diventando sinonimo di ricostruzione, perché l’allenatore asturiano non rimarrà e alcuni giocatori ne se andranno (anche alcuni di quelli acquistati la scorsa estate).

Sembra un paradosso, ma la tanta annunciata rivoluzione culturale potrebbe partire da chi invece lo stesso anno è stato allontanato perché non garantiva quella discontinuità, che avrebbe voluto la nuova società: Vincenzo Montella.

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