Roma-Palermo 4-1, le parole di Zeman

 La vittoria contro il Palermo, è stata la risposta migliore alle polemiche dell’ultima settimana. La Roma ha giocato bene, segnato quattro gol (potevano essere molti altri) e ha rischiato poco. Un bel segnale per i tifosi e soprattutto per Zdenek Zeman che continua a lavorare per far crescere una squadra all’eterna ricerca di un equilibrio.

Sugli scudi Francesco Totti, che è salito a 219 reti. Il capitano è spesso uno dei migliori in campo e anche ieri, oltre ad aprire le marcature, ha regalato giocare di alta scuola. Bene anche Osvaldo al sesto gol stagionale. Benissimo Lamela che con la segnatura di ieri ha raggiunto quota sette. L’argentino ha confermato la sua crescita con una prestazione molto positiva.

Roma-Palermo, Destro è più di un’ipotesi

 La Roma ha annunciato l’annullamento dell’allenamento previsto per questo pomeriggio. La squadra si ritroverà domani a Trigoria per l’ultima seduta della settimana in vista della delicata sfida contro il Palermo.

Per la gara contro i rosanero rischiano di non esserci Osvaldo e De Rossi, che oggi hanno avuto qualche problema fisico. I due non dovrebbero essere rischiati e per questo sono stati allertati Destro e Pjanic, messi un po’ da parte nelle prime nove partite (giocate)  del campionato in corso.

Roma-Palermo: finalmente arriva Stekelenbug

 Se Lamela non gli avesse rubato la scena, le luci della ribalta sarebbero tutte per le lui: Maarten Stekelenburg. Contro il Palermo l’olandese ha disputato la sua miglior prestazione con la maglia della Roma.

Fra le tante effettuate ieri, una parata su Zahavi che ha salvato il risultato. L’inizio della partita, così come l’inizio di stagione, non era stato dei migliori. Il portiere giallorosso aveva sbagliato molti rinvii con i piedi, uno dei suoi pezzi forti.

L’esordio di Lamela: personalità e intraprendenza

 Roma-Palermo, minuto numero 7: Erik Lamela raccoglie all’interno dell’area di rigore un pallone recuperato da De Rossi, e da posizione decentrata, invece che crossare come avrebbero fatto la maggior parte dei giocatori, realizza con un delizioso sinistro a giro il gol, che poi risulterà decisivo per la vittoria.

Minuto 56, punizione vicino la panchina rosanero, Lamela e Pizarro si parlano, alla fine è l’argentino a battere il calcio da fermo.

Sono solo due momenti della partita dell’ex River Plate, in cui ha dimostrato di avere una personalità difficile da riscontrare in un calciatore di 19 anni.

Personalità che si è vista anche in altre giocate del talento sudamericano; dribbling, resistenza alle cariche degli avversari che hanno fatto gongolare i tifosi giallorossi e il ds Sabatini, che l’ha fortissimamente voluto alla Roma.

Roma-Palermo: ballottaggio Cassetti-Perrotta sulla fascia destra

 Rosi e Cicinho non si sono allenati. Ragion per cui una loro convocazione per la gara di domenica è appesa a un filo.

Come terzino destro, quindi, a meno di miracoli dell’ultima ora, Luis Enrique avrà a disposizione Cassetti e Perrotta.

Nelle partitelle di oggi, il mister giallorosso ha provato l’ex Lecce e Verona nel ruolo di terzino destro e mai da centrale e il campione del mondo 2006 a centrocampo e non sulla fascia.

La logica fino ad agosto non avrebbe portato a questo ballottaggio. Logica che il tecnico asturiano ha ribaltato quando in quella posizione ha preferito Perrotta a Cassetti contro Inter e Siena.

Roma-Palermo: è il momento di Lamela

 Nella giornata in cui l’attenzione mediatica si concentra sulla conferenza stampa di Franco Baldini, la Roma continua la preparazione in vista della gara di domenica pomeriggio contro il Palermo all’Olimpico.

Olimpico che per la prima volta abbraccerà Erik Lamela. Il talento sudamericano farà il suo esordio con la maglia giallorossa. Fin qui l’argentino è stato fermato da un problema alla caviglia.

Ora è arrivato il suo momento, Luis Enrique l’ha scelto per dimenticare l’amarezza del derby e battere i rosanero, che in trasferta hanno mostrato tutte le proprie lacune.

Roma-Palermo: Juan prenota una maglia

 Nonostante gli accertamenti medici abbiamo tranquillizzato sulle condizioni di Heinze, Luis Enrique sta pensando di concedergli un turno di riposo.

Contro il Palermo, infatti, il tecnico vuole riproporre Juan al centro della difesa accanto al rientrante Burdisso.

Per il brasiliano sarebbe l’esordio in una stagione che secondo alcuni potrebbe essere l’ultima con la maglia della Roma. Anzi, c’è chi dice che il verdeoro sia in procinto di lasciare la Capitale già a gennaio.

Roma-Palermo: Luis Enrique e il punto sulla difesa

 Heinze sta meglio. Nonostante gli esami effettuati ieri abbiano confermano il problema alla caviglia, l’argentino ha avuto l’ok dallo staff tecnico per lavorare con il gruppo.

La sua presenza contro il Palermo non sembra essere in dubbio, anche se bisogna conservare una certa cautela.

Ancora da verificare, invece, le condizioni di Rosi, che oggi si sottoporrà a un controllo medico.

Per questo sono già in allarme Juan, Cassetti e Perrotta. Il brasiliano potrebbe fare il suo esordio al posto dell’ex Marsiglia, uno dei migliori nel derby, i due ex di Lecce e Chievo si contenderanno una maglia se Rosi non dovesse farcela.

Lamela corre verso Roma-Palermo

 L’inferiorità numerica nel derby gli ha chiuso la porta dell’esordio con la maglia della Roma. Erik Lamela scalpitava domenica sera e scalpita ancora per giocare.

Contro il Palermo potrebbe essere la volta buona, visto che l’argentino ha convinto staff tecnico e sanitario sulle sue buone condizioni fisiche.

L’assenza di Totti facilita l’ex talento del River Plate, che dovrebbe formare il tridente offensivo (o il 1+2) con Bojan e Osvaldo, facendo arretrare Pjanic nel ruolo di centrocampista.

Roma-Palermo: Luis Enrique senza Totti e forse Heinze

 Smaltita la delusione per la sconfitta nel derby, la Roma guarda già al prossimo impegno di campionato domenica pomeriggio all’Olimpico contro il Palermo.

Luis Enrique dovrà verificare le condizioni di Francesco Totti e Gabriel Heinze.

Il capitano sta recuperando dall’infortunio post-Atalanta, mente il difensore è uscito malconcio dalla partita contro la Lazio.

Entrambi difficilmente saranno a disposizione del tecnico per la gara contro la squadra di Mangia.

Le condizioni del numero dieci saranno verificate oggi, ma a meno di miracoli sportivi lo rivedremo in campo forse contro il Genoa o più verosimilmente nella giornata successiva contro il Milan. Diverso il discorso per l’argentino, che ha qualche chance di giocare contro i rosanero.

Mercato Roma, Ag. Hernandez: “Quella giallorossa è una grande piazza, che affascina non poco il ragazzo”

 Dal Romanista:

Il 16 gennaio 2009 Vincenzo D’Ippolito, procuratore di Abel Hernandez, parlava così: «La Roma è molto interessata a lui, che ricorda un piccolo Thierry Henry. È un’operazione da concludere in fretta perché adesso inizierà il campionato sudamericano under 20 e il suo valore potrebbe incrementarsi a dismisura». L’affare con i giallorossi, è cosa nota, non andò in porto. E il gioiellino (come soprannome impone) dell’Uruguay a 19 anni fece sì i bagagli per sbarcare in Italia, ma non a Roma, bensì qualche centinaia di chilometri più a Sud. A Palermo. Adesso, due anni dopo, il cerchio potrebbe chiudersi. Ed Hernandez potrebbe indossare la maglia giallorossa: «È prematuro parlarne – spiega proprio il suo agente al Romanista – perché non c’è ancora una trattativa. Se però la Roma dovesse chiamarci, visto che, da come leggiamo, arriverà Sabatini, noi prenderemmo seriamente in considerazione l’ipotesi. Quella giallorossa è una grande piazza, che affascina non poco il ragazzo ». Con un contratto che scade nel 2013, Hernandez è chiamato, a 21 anni (li compirà ad agosto) a prendere una decisione importante: rinnovare col Palermo o lasciare la Sicilia. La seconda è l’ipotesi più probabile. Anche perché «è vero che potrebbe restare in rosanero ancora un altro anno per crescere ancora, ma è vero anche – precisa D’Ippolito – che ci sono squadre a cui è difficile dire di no».

Mercato Roma, Pastore ha già parlato con Burdisso

 Da Il Romanista:

Javier Pastore e la Roma, un sogno destinato a diventare realtà. Quella che, fino a qualche settimana fa, sembrava soltanto una voce di mercato, trova adesso sempre più riscontri concreti. Tre su tutti: i contatti già ci sono e sono anche piuttosto intensi, soprattutto adesso che la Roma ha affrontato il Palermo; il giocatore ha parlato con amici romani (tra cui Burdisso) di un suo trasferimento; la Nike, oltre ad essere il marchio che gli americani vorrebbero prima possibile sulle magliette giallorosse, è lo sponsor tecnico del giocatore e vedrebbe di buon occhio (per non dire di più) l’arrivo del Flaco in una piazza importante. Una piazza che, pur non essendo (ancora) come Real Madrid o Barcellona, intriga tantissimo Pastore. Il perché lo avrebbe confessato lui stesso ad alcune persone che lo conoscono bene qui a Roma, compreso quel Nicolas Burdisso suo compagno in Nazionale: in squadre come quelle guidate da Mourinho e Guardiola sarebbe uno dei tanti, a Trigoria, invece, sarebbe messo al centro del progetto. A ventun anni potrebbe giocare con Totti (uno dei suoi idoli) e potrebbe legare per sempre il suo nome a un evento storico, come magari la vittoria di un grande trofeo internazionale che alla Roma manca.

Mercato Roma, piace Hernandez

 Dal Corriere dello Sport:

In attesa dell’allenatore, fioriscono le voci di mercato intorno alla nuova Roma americana. Inevitabile, non solo come conseguenza del cambio di proprietà, ma anche perché, con tutto il rispetto per questo gruppo che alla Roma ha dato tantissimo nelle ultime stagioni, l’età media è quella che è e c’è bisogno di una rifondazione. Da fare nell’arco di due- tre anni, comunque da fare. Non è un caso, infatti, che l’identikit dei giocatori che interessano la Roma a stelle e strisce, è quello di un’età sotto i venticinque anni ( a parte qualche eccezione come potrebbe essere Buffon), dall’ingaggio non elevato, con addosso la fame di chi non ha vinto nulla, con margini di miglioramento. In questo senso Walter Sabatini, prossimo direttore sportivo giallorosso (l’ufficialità ci sarà entro dieci giorni), è una garanzia, visto quello che è riuscito a fare nella sua carriera, in particolare nella sua esperienza al Palermo.

Roma-Palermo: tutte le dichiarazioni dei protagonisti. Montella: “C’è amarezza, si allontana la Champions”. Montali: “Ora pensiamo alla Coppa Italia”. Pizarro: “Vediamo che succede domani”

Roma-Palermo, tutte le dichiarazioni dei protagonisti:

 Vincenzo Montella a Sky Sport, Mediaset Premium e in conferenza stampa al termine dell’incontro:
Si allontana la Champions, guardando la classifica. Guardiamo avanti, questa sconfitta brucia. Abbiamo avuto varie occasioni per portarsi in vantaggio, ma non ci siamo riusciti. Ci sono molte analogie rispetto alla gara con la Juve. Non hanno aiutato le vicende societarie, ma si deve saper convivere con queste situazioni. Capita a tutti di sbagliare gol facili, ma limiti caratteriali di alcuni giocatori. Il pari non ci andava bene, non siamo stati bravissimi come nel primo tempo a coprire le ripartenze rosanero. C’è tanta amarezza per quanto espresso. Sconfitta immeritata, il Palermo ha fatto la sua partita. La Roma sfortunata negli episodi decisivi, riferimento all’arbitro”.
“Le vicende societarie non ci hanno condizionato, sicuramente la Roma ha cercato di fare la partita contro un ottimo Palermo, quando non riesci a far gol facili vieni castigato, ci siamo esposti al contropiede perchè volevamo vincere. Per il quarto posto si complica la situazione, dobbiamo ricaricare le batterie. La squadra ha mostrato anche in passato di commettere errori ingenui. Non mi preoccupano le tante voci sul totoallenatore, lo avevo messo in preventivo”.
“I fischi a Menez e Vucinic? Fanno parte del calcio. Anche io sono stato fischiato quando giocavo male, ci può stare, non può influire sul loro futuro a Roma.Mirko di gol così ne ha sbagliati due simili a Torino, ci sta, si è preso i fischi e badta cosi, non bisogna pensare che l’abbia fatto di proposito”.

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