Roma: Stekelenburg, l’acquisto passato sotto silenzio

 Il futuro della società Roma è ancora tutto da scoprire. Così come i progressi della squadra di Luis Enrique. È vero i problemi ci sono e sono di diversa natura, ma guardare Trigoria con i soli occhi del pessimismo oltre che non è utile e anche sbagliato.

In un momento delicato per tutto l’ambiente giallorosso, la nuova dirigenza è riuscita a colmare una lacuna atavica della rosa: il portiere.

L’acquisto di Maarten Stekelenburg è passato sotto silenzio, come se nella Capitale fossimo abituati a chissà quali estremi difensori. Negli ultimi anni un portiere davvero affidabile è stato Michael Konsel, ma siamo parlando di fine Anni 90.

Nella stagione del tricolore 2000-2001, tifosi e critica si scagliarono più volte contro Francesco Antonioli, che durante Roma-Perugia fu difeso da capitan Totti, che andò a calmare la Curva dopo l’errore che apri la porta al gol di Saudati. La Roma scudettata provò a prendere Buffon per poi ripiegare su Pelizzoli, per cui vennero spesi 27 miliardi più Rinaldi.

Vasas-Roma: panchina per Pizarro e Borriello

 Fra l’attesa del closing e un mercato tutt’altro che chiuso, stasera la Roma torna in campo a Budapest contro il Vasas (ore 20 e 15). Dopo la deludente prova nel torneo di Innsbruck, nell’amichevole di oggi la squadra di Luis Enrique deve far vedere sul campo di aver assimilato, almeno in parte, i dettami tattici del tecnico asturiano o se non altro non incappare in brutte figure come quella contro il PSG.

Ecco perché l’allenatore spagnolo manderà in campo la miglior formazione possibile. Una formazione che, se pur con un avversario che ha zero punti in classifica dopo tre gare di campionato e ha subito 11 gol, dovrà dimostrare a sé stessa e a “Lucho” che la strada intrapresa è quella giusta.

Luis Enrique dovrebbe mandare in campo questa formazione: Lobont; Cicinho, Cassetti, Heinze, Josè Angel; Taddei, De Rossi, Perrotta; Caprari, Totti, Bojan. Qualora fosse questo l’11 titolare, ci sarebbero importanti indicazioni. La linea difensiva è pressoché obbligata.

La grinta di Burdisso e la voglia di Luis Enrique

 Quando Claudio Ranieri disse ai giocatori della Romasi gioca in base a come ci si allena”, lui rispose: “No mister, si gioca come si vive”. Il lui in questione è Nicolas Burdisso, il difensore argentino che oggi è stato intervistato da Roma Channel e come sempre è stato determinato.

Ha parlato della voglia di Lamela, dell’affidabilità di Heinze, ma soprattutto ha detto: “Vincere con questa maglia per me sarebbe diverso da ogni cosa. I tifosi sono stati sempre con noi, anzi bisogna solo ringraziarli”.

Non sono parole per addolcire o mettere i tifosi dalla propria parte, è un modo di vivere quello di Burdisso, che non hai mai cercato alibi per una partita andata male o per un intervento sbagliato. Un modo di vivere che si è riversato in campo, riparando anche qualche limite tecnico-tattico.

Roma: offerto un nuovo contratto a De Rossi

 La Roma vuole tenere Daniele De Rossi. Il centrocampista di Ostia è considerato al centro del progetto da Luis Enrique, che ne ha bloccato la possibile cessione.

A De Rossi, che si sta per ricucire addosso l’etichetta di Capitan Futuro, è stato offerto un contratto per cinque stagioni con uno stipendio fisso annuo di 4,5 milioni di euro più bonus in base ai risultati personali e a quelli di squadra.

Abbiamo incontrato il procuratore e lo faremo anche prossimamente. La nostra intenzione è di trattenerlo a Roma, la voglia di Daniele è di restare, quindi dobbiamo solo trovare un punto di incontro”, parole dell’amministratore delegato giallorosso, Claudio Fenucci, che ha precisato: “Non abbiamo fissato un termine per la trattativa ma vorremmo arrivare alla firma di De Rossi entro l’inizio della stagione agonistica”.

DiBenedetto-Unicredit e Stekelenburg: i tifosi non sono più solo tifosi

 DiBenedetto è atterrato questa mattina a Roma per trovare un accordo definitivo con UniCredit per l’acquisizione della società (60%?). Non staremo qui a dirvi che la trattativa doveva già essere conclusa tempo fa, visto che il closing (parola che va tanto di moda) era previsto per la fine di luglio.

Closing che con ogni probabilità slitterà di qualche giorno. Non è un dramma, ma è l’ennesima telenovela giallorossa per i tifosi, che stanno aspettando anche l’ufficialità dell’affare Stekelenburg, per cui c’è qualche intoppo relativo al pagamento. Anche qui si attendono notizie.

Pizarro è il 4-3-3 di Luis Enrique

 E’ un reparto di cui se ne parla poco. Qualche indiscrezione di mercato, ma nulla più. Stiamo parlando del centrocampo della Roma, che stando alle parole del tecnico Luis Enrique ha due punti fermi: Daniele De Rossi e Simone Perrotta.

Salta all’occhio l’assenza fra gli intoccabili di David Pizarro, un giocatore da cui fino a qualche tempo fa non si poteva prescindere. Il 4-3-3 dell’allenatore asturiano non sembra per fatto per il cileno, costretto a decentrarsi sulla destra, posizione a lui poco congeniale. Il suo ruolo sarebbe quello davanti alla difesa, occupato in campo e nella mente del mister da De Rossi.

E allora la domanda sorge: Pizarro serve a questa Roma? Il talento del centrocampista sudamericano non è in discussione, semmai lo è l’apporto che potrebbe dare alla squadra che sta plasmando Luis Enrique.

Roma-Nilmar: lo strano incastro con Juve e Villarreal

 Il mercato della Roma sembra un puzzle. Un puzzle da comporre pezzo per pezzo e spesso questi tasselli vengono messi per via indiretta. E’ quello che sta succedendo nelle ultime ore.

Dopo che il Villarreal ha venduto Cazorla al Malaga, ha bloccato la cessione di Giuseppe Rossi alla Juventus, che ha virato su Mirko Vucinic per cui sul piatto della bilancia ha messo 15 milioni più bonus. L’incastro non finisce qui, perché il tuttofare del calcio spagnolo, Ernesto Bronzetti, ieri ha detto a Sky: “Rossi non si muove e non va alla Juve. Il Villarreal ha ceduto Cazorla e sta vendendo Nilmar a una squadra italiana“.

Mercato Roma: tutto ruota intorno a Vucinic e Borriello

 Dopo la non esaltante prova nel triangolare di Innsbruck, le attenzioni romaniste si sono spostate sulla chiusura della trattativa per la vendita della società e sul calciomercato.

Calciomercato di cui si è dibattuto ieri sera dopo le partite con Psg e Wacker, in cui soprattutto nella prima sono emersi i problemi attuali della squadra di Luis Enrique. Facciamo il punto della situazione, andando in ordine di ruolo. Domani sarà il giorno di Stekelenburg, il portiere dell’Ajax, che è stato convinto con sei milioni di euro più bonus.

Roma-Psg, Luis Enrique non è preoccupato. Sacchi: “Bisogna avere pazienza”

 Roma non si è fatta in un giorno”. L’espressione vale più che mai per la Roma di Luis Enrique, che nel primo vero test della stagione contro il Psg ha incassato tre reti in 45’.

Il tecnico asturiano non si è detto preoccupato perché “non abbiamo la bacchetta magica, non si costruisce una squadra in 10 giorni. Mi aspettavo una partita del genere, perché siamo una squadra incompleta. L’importante è che finora non abbiamo avuto degli infortunati”.

Nel dopo partita il mister spagnolo ha fotografato così il match contro la nuova squadra di Menez:

“Prendiamo sempre gol per delle nostre disattenzioni, dobbiamo migliorare la fase difensiva. Stiamo lavorando sulla posizione perché è li che ho visto i maggiori errori, per un quarto d’ora abbiamo giocato bene. Non posso trarre un bilancio perché sono solo 10 giorni che lavoriamo, dobbiamo soltanto lavorare per essere competitivi”.

Sulla formazione giallorossa aleggia la scritta “Lavori in corso” o “Working in progress”, vista l’americanizzazione che porterà DiBenedetto, che è sempre più vicino ad acquistare parte della società, anche se la chiusura della trattativa potrebbe slittare rispetto alla fine di luglio, data prevista dai famosi accordi di Boston.

Triangolare con Psg e Wacker: per la Roma è il primo vero test

 Fra il closing per la cessione della società e il mercato che impazza c’è la Roma di Luis Enrique, che stasera (ore 20 su Sky Sport e Sky Supercalcio) affronterà Psg e Wacker nel triangolare di Innsbruck.

Triangolare che sarà la cartina di tornasole per l’allenatore asturiano, che potrà verificare la crescita della squadra in un test più probante rispetto alle prime due uscite stagionali. Il mister spagnolo verificherà i progressi della sua “creatura”, che gli dovrà dimostrare di aver assimilato i suoi dettami tattici.

Il destino vuole che una delle due avversarie sia quel Psg, che ieri ha ufficializzato l’acquisto di Jeremy Menez, che si è presentato nello spogliatoio parigino con la maglia della Roma ancora indosso.

Americani-Unicredit: la trattativa continua

 Mark Pannes e Sean Barror sono venuti ieri a Roma per la chiusura della trattativa per l’acquisizione del 60% della società di Trigoria e hanno avuto un colloquio con l’amministratore delegato Fenucci e lo staff dello studio legale Tonucci.

Ma non solo, perché i due manager del “Raptor Evolution Fund”, il fondo di investimenti di James Pallotta, sono sbarcati nella Capitale anche in veste diplomatica per non far precipitare la delicata situazione con UniCredit con cui oggi ci sarà un confronto. Gli americani ritengono che a Piazza Cordusio abbiano presentato i conti giallorossi in maniera diversa da quella reale. La volontà è quella di mettere la parola fine a una storia che dura ormai da un anno.

Roma: è fatta per Stekelenburg, i soldi arrivano dalla cessione di Menez

 Ormai sembra fatta: Maarten Stekelenburg sarà il prossimo portiere della Roma. Secondo Sky Sport 24 il direttore sportivo Walter Sabatini stamattina è volato a Milano non solo per le cessioni di Julio Sergio, Simplicio e Barusso, ma anche per sferrare l’attacco decisivo al giocatore olandese.

Il costo dell’operazione si aggira sugli 8 milioni di euro, stessa cifra di quella che la Roma ha incassato dal Psg per Menez, che è entrato nello spogliatoio parigino con la maglia giallorossa indosso. Verrebbero così confermate le indiscrezioni che voleva intrecciato il destino di Stekelenburg e quello di Menez e le parole dei dirigenti dell’Ajax degli ultimi due giorni.

Menez e Julio Sergio via, Vucinic fra Juventus e Premier

 Menez al Psg, Julio Sergio al Lecce e Vucinic fra Juventus e Premier League. E’ questa la fotografia del mercato in uscita della Roma. Il francese è con un piede e mezzo in patria e le parole di ieri di Sabatini non fanno altro che “ufficializzare” la conclusione della trattativa.

Trattativa che ha avuto un’accelerata venerdì scorso, tant’è che sabato l’ormai ex giallorosso ha saltato la seconda uscita stagione della squadra di Luis Enrique. Un’altra cessione in casa Roma è quella di Julio Sergio che ritroverà l’ex romanista Eusebio Di Francesco, che ha ereditato la panchina di De Canio. La situazione più complicata è relativa a Mirko Vucinic. Anche qui il ds Sabatini è stato molto chiaro, definendo “dolorosa” la cessione del montenegrino, a cui sono interessate Arsenal, le due squadre di Manchester e Juventus.

Ufficiale, Bojan è giallorosso: “Il mio obiettivo è fare bene con la Roma”

 Bojan Krkic è ufficialmente un giocatore della Roma. Nelle casse del Barcellona andranno 12 milioni di euro. La società blaugrana nella stagione 2012-2013 sarà obbligata a riscattare il giocatore per 13 milioni di euro, operazione che la dirigenza giallorossa può sbloccare, esercitando il diritto del contro riscatto fissato a 40 milioni di euro.

L’attaccante spagnola ha salutato la Catalogna in una conferenza stampa. Ecco le sue parole riprese da As.com:

Vai via a malincuore dal Barcellona?
Sono dodici anni che sono qui, a grandi livelli. Negli ultimi anni non mi è stata sempre data la possibilità di dimostrare quanto valgo. Però mi considero un privilegiato per essermi formato in questo ambiente.

Quali sono le ragioni della tua scelta?
Voglio continuare ad essere felice giocando a pallone. Ho vent’anni e tanta voglia di dimostrare quello che non sono riuscito a dimostrare qui. Nel mio piccolo ho avuto modo di vincere col Barcellona. Tornare qui? Non lo so, non dipenderà da me soltanto.

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