Sabatini: “Luis Enrique è il futuro della Roma”

 Chi pensava che il derby fosse l’inizio della fine del famoso progetto Luis Enrique dovrà ricredersi.

Perché, almeno a parole, la società si è stretta intorno all’allenatore. in questo senso le dichiarazioni di Walter Sabatini non lasciano dubbi:

“Non cambiamo idea su di lui e non siamo pentiti è un allenatore fortissimo e ha portato a Trigoria una mentalità nuova. Luis Enrique non è stato mai in discussione e non lo è neanche ora. È il futuro della Roma se lui lo vorrà. Ovviamente siamo pronti a sopportare i rovesci che ci sono perché non dipendono dall’allenatore, ma dalle circostanze. La Roma non ha incontrato e non incontrerà altri allenatori”.

Ricorso Osvaldo, qualcosa sta cambiando nella Roma

 Che qualcosa fosse cambiato nella Roma lo si era capito dalle parole di Luis Enrique al termine del derby.

Per la prima volta nella sua esperienza nella Capitale, il tecnico asturiano aveva dichiarato di voler giocare una stracittadina in 11, accusando di fatto l’operato dell’arbitro.

Operato che non era mai stato messo in discussione né dalla dirigenza né dall’allenatore, che anzi sono stati i primi a “squalificare” i propri giocatori.

Roma-Lazio 1-2, Baldini e Luis Enrique: le vostre idee vanno riviste

 Il diverso metro di giudizio dell’arbitro Bergonzi non può coprire le magagne di una squadra che fa sempre gli stessi errori. Anche nel derby di ieri si sono riviste le solite dinamiche tattiche.

E non è solo un discorso relativo alla difesa, perché anche in attacco si fa fatica a tirare in porta.

Andiamo con ordine. Nella fase d’impostazione perdere palla significa mandare un avversario a tu per tu con il portiere e questo per la Roma, ma per tutti le formazioni di calcio, non è una cosa ammissibile.

Derby, Simplicio: “Paura? Mai, non c’è nel nostro vocabolario”

 Due giorni al derby. Due giorni in cui Luis Enrique dovrà scogliere i dubbi per la formazione anti-Lazio.

La squalifica di Gago obbliga il tecnico a ridisegnare il centrocampo. In lizza per sostituire l’argentino ci sono Greco, Marquinho e Simplicio, che sembra aver recuperato dal problema fisico che ieri l’aveva costretto ad abbandonare la seduta.

A margine dell’iniziativa “Roma e Lazio unite contro il razzismo e l’antisemitismo“, il brasiliano ha parlato delle sue condizioni fisiche: “Ho solo una distorsione alla caviglia, ho già recuperato, oggi penso di poter fare l’allenamento“.

Stekelenburg: “Il derby? Vogliamo la rivincita”

 In molte occasioni ha salvato la Roma, ma in pochi se ne sono accorti. Spesso perché poi la squadra di Luis Enrique segnava molti gol o vinceva e la sua parata veniva messa in secondo ordine.

Quella parata unica, è tipica di un grande portiere, che non è impegnato per gran parte della gara e poi si oppone agli attaccanti avverarsi a freddo.

È il caso di Marteen Stekelenburg, che incontro dopo incontro sta convincendo sempre di più, anche se, come è normale, ogni tanto incappa in qualche errore.

Roma-Lazio, Luis Enrique ha il dubbio centrocampo

 Buone notizie per la Roma. La contusione all’alluce sinistro rimediata ieri da Totti in allenamento è meno grave del previsto, tanto che poche ore dopo il colpo di Cicinho, il capitano camminava senza difficoltà.

A meno di clamorose ricadute (ma non sembra questo il caso) il numero dieci guiderà la squadra nel derby di domenica.

Per la gara interna con la Lazio, Luis Enrique ha il dubbio su come sostituire lo squalificato Gago a centrocampo, dove tornerà De Rossi dopo i noti fatti di Bergamo e Pjanic (ieri 81’ giocati con la sua Bosnia) appare recuperato. 

Juan: “Il derby è una partita speciale”

 Il suo rendimento spesso coincide con quello della Roma. Quando Juan gioca ai suoi livelli, la squadra giallorossa fa spesso grandi prestazioni. Quando Juan non gioca ai suoi livelli, la squadra giallorossa fa spesso brutte prestazioni.

Con l’infortunio di Burdisso, le responsabilità della difesa sono andate tutte a lui e a Gabriel Heinze.

Questo ne ha pregiudicato un po’ le prove, ma solo perché il brasiliano avrebbe bisogno di riposo, visti i suoi continui infortuni muscolari.

In questo senso anche il mancato inserimento di Kjaer nel progetto tattico di Luis Enrique non gli ha facilitato il compito.

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