Chi pensava che il derby fosse l’inizio della fine del famoso progetto Luis Enrique dovrà ricredersi.
Perché, almeno a parole, la società si è stretta intorno all’allenatore. in questo senso le dichiarazioni di Walter Sabatini non lasciano dubbi:
“Non cambiamo idea su di lui e non siamo pentiti è un allenatore fortissimo e ha portato a Trigoria una mentalità nuova. Luis Enrique non è stato mai in discussione e non lo è neanche ora. È il futuro della Roma se lui lo vorrà. Ovviamente siamo pronti a sopportare i rovesci che ci sono perché non dipendono dall’allenatore, ma dalle circostanze. La Roma non ha incontrato e non incontrerà altri allenatori”.
Che qualcosa fosse cambiato nella Roma lo si era capito dalle parole di Luis Enrique al termine del derby.
Il diverso metro di giudizio dell’arbitro Bergonzi non può coprire le magagne di una squadra che fa sempre gli stessi errori. Anche nel derby di ieri si sono riviste le solite dinamiche tattiche.
Due giorni al derby. Due giorni in cui Luis Enrique dovrà scogliere i dubbi per la formazione anti-Lazio.
In molte occasioni ha salvato la Roma, ma in pochi se ne sono accorti. Spesso perché poi la squadra di Luis Enrique segnava molti gol o vinceva e la sua parata veniva messa in secondo ordine.
Buone notizie per la Roma. La contusione all’alluce sinistro rimediata ieri da Totti in allenamento è meno grave del previsto, tanto che poche ore dopo il colpo di Cicinho, il capitano camminava senza difficoltà.
Il suo rendimento spesso coincide con quello della Roma. Quando Juan gioca ai suoi livelli, la squadra giallorossa fa spesso grandi prestazioni. Quando Juan non gioca ai suoi livelli, la squadra giallorossa fa spesso brutte prestazioni.