La dirigenza si è stretta intorno all’allenatore. Baldini e Sabatini fanno da chioccia a Luis Enrique, la cui leadership è stata messa per la prima volta in discussione da alcuni giocatori.
Ieri il tecnico ha catechizzato il gruppo per il brutto primo tempo disputato contro il Milan e per i molti errori commessi in fase difensiva.
40 minuti in cui l’asturiano si è affidato alla sua lingua per strigliare i calciatori, apparsi troppo passivi nelle ultime due partite.
Calciatori che hanno ascoltato e hanno risposto, chiedendo più allenamenti su alcune fase di gioco, per esempio i calci da fermo che sono costati le ultime due sconfitte.
Anche la fiducia e la pazienza hanno un limite. Limite che la Roma di Luis Enrique non dovrà varcare sabato sera sul sintetico di Novara.
Stilare percentuali sui demeriti di Luis Enrique e su quelli dei giocatori è un esercizio inutile, oltre che difficile. La cosa certa è che la Roma tira poco in porta, i centrocampisti si inseriscono di rado, i terzini salgono, azzeccando un cross ogni cinque o sei e in fase difensiva si fanno errori incredibili.
“Ieri ha fatto un lavoro a parte e oggi si è unito al gruppo. Può giocare”. Sono le parole pronunciate nella conferenza stampa di oggi da Luis Enrique riguardo a Miralem Pjanic.
Ormai le sorprese di Luis Enrique nella formazione iniziale ce le dobbiamo aspettare.
Neanche il tempo di smaltire la delusione per la sconfitta con il Genoa che in casa Roma si pensa già al Milan. Milan che verrà affrontato ancora senza Totti e forse senza Pjanic.
Come analizzare Genoa-Roma? Come si sarebbe giudicata questa partita se i giallorossi avessero pareggiato?
E’ difficile spiegare una sconfitta in una partita in cui si sono subiti tre tiri in porta e due gol.
Sta diventando una certezza nella formazione di Luis Enrique. Fernando Gago, arrivato a Roma a fari spenti, sta conquistando l’ambiente giallorosso a suon di buone prestazioni.
Nell’attacco giallorosso che domani sfiderà il Genoa a Marassi ci sarà Bojan Krkic dal primo minuto. Luis Enrique ha scelto il suo pupillo per scardinare la difesa dei rossoblu, che arrivano dal bel pareggio in casa della Juventus.
Non serviva il turno infrasettimanale a Luis Enrique per varare il turnover. Il tecnico giallorosso, infatti, fin qui non ha mai schierato la stessa formazione.
Se Lamela non gli avesse rubato la scena, le luci della ribalta sarebbero tutte per le lui: Maarten Stekelenburg. Contro il Palermo l’olandese ha disputato la sua miglior prestazione con la maglia della Roma.