Totti, pronto per Donetsk

 Da Il Romanista:

Domani sera Montella potrebbe affidare il ruolo di prima punta a Totti, che ha già ripreso confidenza col gol che è in splendida forma e che nella storia giallorossa ha saputo incidere come pochi altri grandi del calcio. Il Diecisivo, l’uomo che insegna l’amore attraverso il calcio, il giocatore che ha scolpito a colpi di pallone la storia della Roma. Il problema di Francesco Totti è che non sai più come raccontarlo. Puoi solo restare in silenzio a contemplarne le gesta per poter dire, un giorno lontano, io l’ho visto giocare. Io c’ero. E magari, io c’ero l’8 marzo 2011 a Donetsk, quando la Roma ha realizzato una delle più grandi imprese della sua storia rimontando il 2-3 dell’Olimpico. E magari, ancora, con un’impresa nell’impresa: una prova straordinaria del nostro numero 10. Montella potrebbe affidare domani sera il ruolo di unica punta proprio al suo ex compagno di squadra. Al suo capitano. A Totti. Sono rumors, indiscrezioni di radio Trigoria. Non si vedono controindicazioni. Per carità, Borriello sta benissimo. Ma Francesco pure. E ultimamente non sta sfoggiando solo una forma invidiabile.

Maldera: “Montella sta facendo bene. In Ucraina bisogna rischiare il tutto per tutto. Totti è il più forte giocatore italiano”

 Aldo Maldera è intervenuto all’interno della trasmissione “A Tutto Campo” su RadioIES.

Un giudizio sulla stagione giallorossa
“Ogni tanto sento il mio amico Conti per informarmi meglio di cosa succede alla Roma. È una squadra che non dico dovesse vincere lo scudetto, ma almeno ai primi tre posti. Poi le cose sono andate male, forse per il nervosismo, forse per una società che non è riuscita a mantenere salda la situazione. Il potenziale è di grande livello”.
Sulle ultime gare
“Quel poco che sta facendo Montella, lo sta facendo bene. La squadra appare più organizzata, giocano più corti, e ieri è stata una vittoria decisiva. Questa Roma sta crescendo e penso possa andare bene fino alla fine del campionato”.
Un aneddoto
“Quando abbiamo vinto lo scudetto nell’82, perdemmo con la Juve per colpa di un gol di Brio. La domenica successiva si giocava a Pisa che lottava per la retrocessione e non era un ambiente facile. Ma in squadra eravamo mentalmente dei campioni, di grande personalità, ci siamo guardati negli occhi e abbiamo deciso di vincere. E così è stato: la personalità in situazioni delicate è tutto. Dal capitano, a Falcao, a Bruno Conti, avevamo uomini con le palle”.

Ranieri: “La squadra aveva bisogno di uno shock per questo sono andato via. Totti è solo nello spogliatoio, troppi voci e litigi quest’anno. Pizarro non mi ha mai detto in faccia di avere problemi e la preparazione era avveneristca. Burdisso mi è rimasto nel cuore”

 Claudio Ranieri ha rilasciato un’intervista molto interessante al settimanale l’Espresso riguardante la situazione in casa Roma prima delle sue dimissioni:

“A Genova la Roma vola, va sul 3-0 e alla fine si fa rimontare. Nello spogliatoio annuncio il mio addio ai giocatori, li ringrazio uno ad uno, li saluto e nessuno fiata”.
La società non auspicava traumi immediati…
“Era necessario che i giocatori non avessero più scuse o capri espiatori, che discutessero tra loro. Mi risulta lo abbiano fatto, non a caso la settimana prima avevo annunciato alla squadra il mio punto di vista: ‘Ragazzi, voi avete bisogno di uno shock’.”
Alcuni hanno brindato al suo addio…
“Ne dubito. Se fosse accaduto davvero avrei fatto bene ad andar via prima. Al mio interesse ho sempre anteposto quello del gruppo, ci ho messo la faccia, ho cercato un rapporto onesto ed aperto con tutti”
Sulle dimissioni e suoi soldi a cui ha rinunciato…
“La dignità non è un assegno. A Torino, dove il feeling non era lo stesso, mi sono fatto pagare. Qui è diverso e non mi sarei potuto più guardare in faccia”
La Roma si è tornata ad impegnare dopo il suo addio…
“E io sarei l’incompetente…quando sono arrivato nel 2009 era l’ultima in classifica, allora mi chiedo: ‘dov’è la verità?’ Ho compiuto un errore di generosità quando ho detto: ‘resto comunque, combatto’.”
Sul rinnovo contrattuale.
“Sia la Sensi sia gli uomini di UniCredit. Non è stato possibile, ma a me interessava relativamente. Sarebbe stata soprattutto un segnale diretto alla squadra: quando venti persone sanno che sei in bilico per mantenere armonia generale serve saldezza d’animo”

Roma, Totti fa 600 in giallorosso

Da Il Messaggero:

Seicento e non sentirle. Chissà quali saranno oggi le sensazioni di Totti nel salire le scalette che portano al campo e sapere di avere  alle spalle 599 gare con la maglia giallorossa. […] Ieri Montella, a chi  gli faceva notare il record del capitano, è sembrato sinceramente sorpreso: «Sono veramente tante 600 presenze, complimenti». In effetti, bastano poche parole davanti ad un traguardodel genere. Meglio, forse, riavvolgere  il nastro dei ricordi, sfogliare qualche almanacco e rendersi conto come quel ragazzino – che Mazzone minacciava di non far giocare se i tifosi avessero continuato a reclamarne la presenza in campo – ora è un uomo di 34 anni, sposato, con due figli, che continua a dare del ‘tu’ a quell  che per una vita è stato il suo compagno inseparabile: il pallone. […] Con la quale Francesco – oltre ai successi in Nazionale e con l’Under 21 – ha vinto uno scudetto, due CoppeItalia,due Supercoppeitaliane, la classi ficamarcatori, la Scarpa d’Oro, il Golden Foot e vari riconoscimenti a livello personale. Montella, nella nuova veste di allenatore, si affida al suo ex capitano che ha proprio nel Parma, avversario di oggi, la vittima preferita in campionato.

Spogliatoio Roma, crescono gli scontenti

 Da la Gazzetta dello Sport:

Da una parte un allenatore capace di scontentare tutti con scelte di formazioni spesso discutibili ed atteggiamenti ambigui, dall’altra un gruppo di giocatori in cui le vicende personali — giocare sempre e confrontare i propri stipendi— prevalgono spesso sul bene comune. La Roma è questa. È l’esatto contrario di quello che racconta da giorni Claudio Ranieri: se il sondaggio fosse segreto come il voto, il consenso dell’allenatore sarebbe al minimo storico. Da luglio ad oggi, diversi giocatori hanno avuto confronti più o meno accesi con il tecnico. Con Borriello, insultato ieri da un paio di tifosi, con tanto di manate sull’auto, il rapporto è stato tormentato dall’inizio. Il primo battibecco ci fu in Napoli-Roma del 3 ottobre 2010, quando l’attaccante fu sostituito («io stanco? Stavo benissimo» ), l’ultimo l’altra sera («sto fuori io che ho segnato 25.000 gol» , «la prestazione di Borriello mi ha dato ragione» la replica dell’allenatore). Ieri l’ennesimo chiarimento, in cui Borriello ha detto a Ranieri «non volevo mancarle di rispetto» . Arrivederci alla prossima puntata.

Totti e Pizarro non erano il problema della Roma?

 Da Leggo:

Rosella Sensi è davvero saggia. E infatti, dopo Milano, ha detto: «Non dobbiamo mollare». In realtà questa Roma non molla mai. È la stessa da tempo: arriva al punto in cui l’Europa League si può soltanto perdere e la perde (Panathinaikos); Supera in classifica l’Inter dopo una rimonta epica e crolla con la Samp; perde la finale della Coppa Italia, perde la Supercoppa, e ricomincia. Così, disastro e rimonta, rimonta e altro disastrino.

Ritorno in treno per la Roma

 Dal Corriere dello Sport:

Una corsa contro il tempo. Questo è stata l’immediato dopo partita della Roma, anzi dopo i quindici minuti giocati di una partita che la logica avrebbe consigliato di non far neppure cominciare. La corsa contro il tempo è stata determinata dall’anticipata fine della gara e, quindi, è nata anche la necessità di anticipare i tempi di rientro rispetto al volo di linea previsto alle diciannove e venti dall’aeroporto di Bologna. Non essendoci altri voli, ma soprattutto il ri schio che con quella neve l’aeroporto poteva essere chiuso, non rimaneva che cercare di salire su un treno. Cosa che hanno imme diatamente fatto il travel manager del club giallorosso Antonio Tozzi e il team manager Salvatore Scaglia. «E’ possibile fare quarantasei biglietti di prima classe sul treno Freccia Rossa delle 17.23 da Bologna a Roma? ».

Nordhal, Meazza, Baggio. E Francesco Totti

 Da Il Corriere dello Sport:

Gunnar Nordhal. Giuseppe Meazza. Roberto Baggio. E Francesco Totti. Il capitano della Ro­ma, in fatto di gol, è ormai a un passo da tre nomi che hanno fatto la storia del calcio. Con il gol numero 250 realizza­to con l´unica maglia della sua vita, il rigore trasformato sabato sera contro il Cagliari, il capitano giallorosso si è avvicinato a un´altra serie di record che è intenzionato a scrivere sul suo curri­culum di campione.
RECORD – Totti nella sua carriera ne ha centrati già una vagonata.
Basta an­dare a leggersi il libro dei record della Roma, per rendersene conto, sono quasi tutti del ragazzo di Porta Metronia. Quindi, Nordhal e Meazza. Che anche quelli che non erano ancora na­ti, sanno benissimo che sono stati due tra i più straordinari cannonieri del calcio ita­liano. Sono ai primi due po­sti nella classifica dei cannonieri di tut­ti i tempi per i gol realizzati con la stes­sa maglia in campionato.

Reti Totti: la Gazzetta ne conta 249

 Da La Gazzetta dello Sport:

«Tristezza, per favore vai via…» . Più che altro, Totti le dà un calcio con tutta la forza che ha. Un rigore alla Di Bartolomei. Il dito in bocca e uno sguardo al cielo. Totti non segnava in campionato dal 13 novembre e all´Olimpico, in casa sua, non gli era ancora capitato in questo torneo. Suonava male, pareva una bestemmia. Da ieri, 195 reti in Serie A, distanza tonda (-10) dai 205 di Roberto Baggio, la sua ossessione. Con le coppe di ogni genere, sono 249 gol tutti giallorossi («Le reti più belle? Alla Lazio» ), ma qui le statistiche dissentono, per qualcuno sono già 250, e allora tanti auguri.

Standing ovation per Francesco Totti

 Da Il Romanista:

Bene così. Seconda vittoria consecutiva in campionato, terza in meno di una settimana considerando anche il derby: la Roma liquida 3-0 il Cagliari all´Olimpico, grazie ai gol di Totti, Perrotta e Menez. E continua, senza freni, la sua rincorsa. E´ il Capitano il grande protagonista della fredda notte romanista: un gol (e sono 250 con la maglia della Roma), lanci di prima, colpi di tacco, rincorse agli avversari anche ben oltre il 90´ e la sensazione che, adesso che è tornato anche a segnare, la Roma possa davvero tornare a sognare. E a far sognare. Ranieri in avvio sorprende tutti, lasciando in panchina sia Vucinic sia Menez e rinforzando il centrocampo, con Taddei e il rientrante Perrotta a dar man forte a De Rossi e Simplicio. Il primo tiro in porta al 4´ porta la firma di Totti, che dal limite dell´area riceve da Borriello e tira di destro, ma Agazzi blocca con facilità. Al 6´ gli applausi dell´Olimpico sono per Julio Sergio, bravo a respingere in angolo un gran tiro di Cossu. Al 16´ è anco a il Cagliari a farsi avanti, con una punizione battuta improvvisamente e Acquafresca che, in posizione defilata, prova a sorprendere Julio Sergio.

Roma, Mexes: “Grande Totti, sul contratto vediamo che succede”

 Da La Gazzetta dello Sport:

L´idea che Michel Platini sia venuto allo stadio, a guardare la partita (ops, un tempo, solo un tempo della partita… d´altra parte, Boniperti gli ha insegnato che si fa così) piace un po´ a tutti. Soprattutto a Mexes commosso, dice che sì «il grande Platini è stato uno stimolo in più averlo tra noi» . Poi, però, è il momento di commentare la partita: «Questi tre punti sono fondamentali, un segnale forte, anche se dobbiamo farne di più di partite così: sempre uniti e determinati» . Poi, svela il modo con cui Ranieri motiva le scelte di formazione: «Prima di comunicarcela, ci ha fatto vedere un foglio statistico, con i nomi che sono scesi in campo quando la Roma ha vinto: ci ha convinto» . Infine, una parola sui compagni: «Mi è piaciuto il Capitano, è stato fondamentale il suo apporto.

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