I 18 anni di Totti con la Roma

 Da Il Romanista:

Il destino aveva già deciso. Quando Francesco Totti entrò in campo quel 28 marzo 1993 a Brescia, maglia numero 16 sulle spalle e un’emozione nel cuore che ancora adesso fa persino fatica a raccontarla, ad aspettarlo c’era l’unico calciatore che potrebbe essere quasi più romanista di lui: Paolo Negro. Entrato al posto di Hagi mezzora prima di Francesco perché così aveva deciso Mircea Lucescu, l’ultimo allenatore che – per ora – Totti ha incontrato in Coppa Campioni, l’unico grande trofeo che ancora gli manca. Cos’è questo se non destino? Chissà se chi c’era quel giorno a Brescia, dove dicono facesse molto freddo, si era reso giornali riportano, quasi freddamente, l’esordio del «ragazzino della Primavera che Boskov decide di buttare nella mischia a risultato già acquisito».

Chance Borriello e tanti rebus di mercato

 Da Leggo:

A Roma è tempo di rivoluzioni. Aspettando quella americana a giugno, c’è quella messa in atto da Montella a Trigoria. L’arrivo del nuovo tecnico (che resta in attesa del cambio societario per conosce il proprio futuro) ha infatti sovvertito le gerarchie in campo e nello spogliatoio. Dopo la riabilitazione di Totti e Pizarro, l’allontanamento di Adriano e il declassamento di Julio Sergio e Simplicio, sono previsti altri cambiamenti in vista della delicata sfida con la Juve di Domenica 3 Aprile. Montella ha infatti intenzione di rilanciare Borriello nell’undici titolare. Il bomber napoletano in queste settimane ha cambiato atteggiamento e Montella lo ha subito sottolineato: «Vorrei ringraziare Marco per l’impegno e la serenità che sta mostrando. Avrà le sue chance». Forse già con i bianconeri. Il tecnico sta infatti studiando un assetto che permetta a Borriello di giocare al fianco di Totti, tornato titolare indiscusso. A farne le spese sarà Taddei che ha deluso e non poco nelle ultime uscite. Il brasiliano (al quale è stato prolungato di 4 anni il contratto pochi mesi fa) sembra ormai logoro fisicamente e la sua esperienza a Roma potrebbe davvero essere arrivata al capolinea. Il suo sostituto sarebbe dovuto essere Ménez.

La dieta di Totti

 Dal Corriere dello Sport:

Oggi è considerato ancora il più importante giocatore italiano, tre mesi fa per due volte gli fu preferito Adriano, a Verona contro il Chievo (4 dicembre) e a San Siro contro il Milan (18 dicembre). Francesco Totti in quelle due partite rimase in panchina. Oggi c’è la corsa per celebrare i suoi 201 gol. Ma proprio da quel periodo cominciò il rilancio del capitano. Prima di Natale Il campione giallorosso ha cominciato una dieta che lo ha portato a perdere cinque chili. Una dieta ferrea, preparata appositamente per lui dal professor Miggiano, specialista della scienza dell’alimentazione. Totti ha ridotto carboidrati e zuccheri, ha introdotto un allenamento supplementare di mezz’ora sulla resistenza e sulla corsa tutti i giorni, da aggiungere al solito lavoro di potenziamento muscolare. Inoltre da un mese è tornato a giocare nel ruolo che predilige, da centravanti. Se avesse continuato a giocare così avrebbe già raggiunto Roberto Baggio.

Totti torna ad essere la “bandiera”

 La ‘bandiera’ ha ripreso vigorosamente a sventolare ma, a bordo della Roma, ci sono anche due pennoni ammainati. L’arrivo di Vincenzo Montella al timone della formazione giallorossa, infatti, è coinciso da un lato col rilancio di Francesco Totti, e dall’altro con l’accantonamento di Marco Borriello e Jeremy Menez. Il numero 10 romanista, assieme a Doni e Pizarro, è stato tra i giocatori che più hanno beneficiato dell’addio di Ranieri. Col tecnico di San Saba spesso e volentieri si accomodava in panchina o addirittura era costretto ad entrare a pochi minuti dal termine, come avvenuto in casa della Sampdoria a risultato ormai compromesso. Montella invece ha restituito Totti alla Roma e la Roma a Totti.

L’ultimo tabù di Totti

 Dal Romanista:

Pensate agli stadi più importanti. Pensate agli stadi delle squadre più blasonate d’Italia, a quelle con più tradizione. Fatto? Bene, Francesco Totti ha segnato in casa loro almeno una volta. Al Milan, all’Inter, alla Juve, al Napoli, alla Samp, al Genoa. Insomma, il capitano ha timbrato il cartellino con tutte, tranne una. A Firenze con la Fiorentina. Eh sì, perché a fronte di tantissime reti segnate ai viola in casa, al Franchi non ci è mai riuscito. Un vero e proprio tabù. L’ultimo. Con la possibilità di infrangerlo domenica magari sull’onda dell’entusiasmo di quei due gol al derby che hanno fatto impazzire i romanisti, che hanno fatto agitare tante “manite” e che a Francesco hanno dato un’ulteriore carica.

Totti ad un passo da altri due record

 Da Goal.com:

Due goal nel Derby per ricordare a tutti che lui è sempre Francesco Totti. Una doppietta di grande importanza, sia a livello di squadra che personale. Con queste due gemme, il Capitano è infatti giunto all’incredibile quota di 199 reti in Serie A. Tante, tantissime, nessuno, tra i giocatori in attività, ha segnato più di lui. Nell’attesa di festeggiare il 200° goal nel massimo campionato italiano, Francesco Totti guarda anche alla classifica di sempre dei cannonieri di Serie A. Il 5° posto assoluto, attualmente occupato da un certo Roby Baggio, dista ora solo 6 reti (205 per il Divin Codino). Insomma, con un pizzico di fortuna, l’aggancio potrebbe arrivare prima del rompete le righe estivo. Ma il Capitano ha un altro grande sogno. Con la doppietta di domenica (non segnava nella partitissima dal 23 ottobre 2005), il numero 10 giallorosso è infatti salito anche a quota 8 centri nel Derby.

6 sempre unica

 Da Il Messaggero:

L’ultima volta che aveva segnato alla Lazio, il 23 ottobre del 2005, Cristian, il suo biondissimo figliolo, era ancora nel pancione di mamma Ilary, seduta in tribuna accanto alla sorella Silvia. Dopo quel gol, Francesco si mise il pallone sotto la maglietta, mimando di essere in dolcissima attesa, e si gettò a terra sulla pista di atletica sotto la Monte Mario circondato da tutti i suoi compagni nelle vesti di infermieri. Una scenetta, studiata fin nei minimi particolari, che commosse Ilary e che appartiene alla galleria dei ricordi più belli del capitano giallorosso. Cristian, ieri pomeriggio, nonostante la pioggia e il freddo era allo stadio, seduto sulla ginocchia della mamma. E papà Totti, stanco di restare a secco contro la Lazio e di non farsi bello agli occhi del figliolo, gli ha donato, donandoselo, un bellissimo regalo. Anzi, un doppio regalo. Un gol su calcio di punizione e un altro su calcio di rigore, e tanti saluti alla Lazio. E tanti saluti anche a quanti dicevano (lo diranno ancora?) che è un giocatore finito, che quando c’è lui la Roma non vince e che la squadra giallorossa fa suoi i derby sempre e soltanto senza il suo capitano.

Roma, Totti: “Il derby così, l’ho sempre sognato”

 Da Il Corriere della Sera:

«È il derby dei sogni, quello che ho sempre voluto. Vincere con due miei gol è troppo bello» . Francesco Totti a fine partita fatica a contenere la sua gioia. D’altronde una doppietta alla Lazio non l’aveva mai segnata e nel derby – dove ora i gol sono diventati 8 -non timbrava il cartellino dal 2005. Con i due di ieri è arrivato a 7 gol in campionato (9 in stagione), 199 in serie A e 254 in carriera. Tutti con la maglia della Roma. «Sono state due reti importantissime. Era un momento particolare perché venivamo dalla brutta sconfitta di Donetsk. Vincere contro la Lazio fa sempre un certo effetto e poi fare gol per un romano e romanista è una grande soddisfazione» . Francesco ha una doppia dedica per la famiglia Sensi e per la moglie Ilary, in tribuna col figlio Cristian. «Sono nove anni che stiamo insieme. Era destino che segnassi, come la prima volta. Per i Sensi sarà l’ultimo derby e sono contento di aver fatto questa grande vittoria» .

Roma, Totti: “Dedichiamolo ai nostri tifosi”

 Le parole di Francesco Totti alla vigilia di Roma-Lazio: “Sono pronto, ce la metteremo tutta per i nostri tifosi”. Da Il Corriere dello Sport:

Per allontanare le tensioni del derby ha scelto di accompagnare i figli a vedere le moto. Nel primo po­meriggio Francesco Totti è andato al­la nuova Fiera di Roma per il Moto­days. Ventiquattro ore più tardi cer­cherà di dare gas all’Olimpico nella partita che sente di più. Blindato. Bocca cucita, scaramanzia e rispetto delle regole, preferisce non parlare alla vigilia del derby. Una sola frase, una risposta ad alcuni fans che gli hanno chiesto un autografo tra i boli­di delle due ruote: « Sono pronto, ce la metteremo tutta per i nostri tifosi » . E quando gli hanno chiesto un gol nel derby ha risposto con un sorriso. Il piccolo Cristian è ipnotizzato dalle acrobazie dei centauri. Michel Fabri­zio, pilota della Suzuki campione eu­ropeo in Superbike, gli ha regalato il suo giubbetto da corsa: « Non gli da­rò nessun consiglio, lui sa cosa deve fare per zittire gli antiromanisti. E’ stata una grande emozione incon­trarlo, è una bandiera della Roma».