Riparte la stagione ufficiale della Roma Primavera con le convocazioni di Alberto De Rossi: molti i classe 1993, già campioni d’Italia con gli Allievi di Andrea Stramaccioni. Da Il Romanista:
Ripartire. Dalla delusione dell’eliminazione agli ottavi contro il Chievo, ma anche dalle soddisfazioni degli esordi in serie A dei tanti talenti che, ogni anni, affollano il Bernardini. È questo l’obiettivo con cui, oggi, si raduna la nuova Primavera di Alberto De Rossi. In tutti oggi si ritroveranno ventidue esordienti affiancati da nove “senatori”, che costituiranno l’ossatura della prima formazione del vivaio giallorosso. Una squadra particolarmente giovane, a cui presto potrebbero essere tolti Scardina e Mladen. In tutto saranno solo due i ragazzi classe ’91: il difensore romeno, appunto, e Florenzi, che con ogni probabilità sarà il capitano.
Investire sui giovani talenti significa anche metterli nelle condizioni di maturare facendo esperienza in realtà calcistiche minori: la Roma potrebbe in tal senso decidere di prestarli per un anno a squadre meno pretenziose (il Lecce in serie A, Vicenza e Livorno in B) e mettere i propri campioncini di tornare arricchiti e maturati. Pettinari, Scardina, Sini: ecco quello che li attende. Da Il Romanista:
Simone Sini, difensore centrale della Primavera della Roma, è un talento in erba nato il 9 aprile del 1992. Non nuovo a dare man forte, soprattutto nel corso degli allenamenti di Trigoria, alla prima squadra, scalpita e non vede l’ora di esordire nel massimo campionato. L’occasione dell’uomo di retroguardia, che è punto fermo della formazione di Alberto De Rossi, potrebbe anche arrivare in questo scampolo di campionato. Dipende da una serie di variabili, non ultima la capacità della rosa di Claudio Ranieri di giocarsi lo scudetto fino alla fine. Stessa carriera di gente come Francesco Totti e Daniele De Rossi, se non altro nell’incarnare anch’egli, la più classica delle romanità. Nasce nella Capitale e comincia a tirare i primi calci nel settore giovanile del Tor di Quinto. La Roma lo nota immediatamente: sicurezza, classe, eleganza e concretezza. Tutti i requisiti ideali per farne un centrale dal futuro glorioso: la società capitolina ne preleva il cartellino nel 2006, Sini è alle dipendenze di Andrea Stramaccioni e, assieme ai compagni, vince il campionato di categoria Giovanissimi Nazionali dopo aver battuto (suo il penalty del pareggio nel corso dei minuti regolamentari) la Sampdoria ai calci di rigore.
Da Il Romanista