Simone Sini vuole la Roma di serie A. Ultimo anno con De Rossi?

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 Simone Sini, difensore centrale della Primavera della Roma, è un talento in erba nato il 9 aprile del 1992. Non nuovo a dare man forte, soprattutto nel corso degli allenamenti di Trigoria, alla prima squadra, scalpita e non vede l’ora di esordire nel massimo campionato. L’occasione dell’uomo di retroguardia, che è punto fermo della formazione di Alberto De Rossi, potrebbe anche arrivare in questo scampolo di campionato. Dipende da una serie di variabili, non ultima la capacità della rosa di Claudio Ranieri di giocarsi lo scudetto fino alla fine. Stessa carriera di gente come Francesco Totti e Daniele De Rossi, se non altro nell’incarnare anch’egli, la più classica delle romanità. Nasce nella Capitale e comincia a tirare i primi calci nel settore giovanile del Tor di Quinto. La Roma lo nota immediatamente: sicurezza, classe, eleganza e concretezza. Tutti i requisiti ideali per farne un centrale dal futuro glorioso: la società capitolina ne preleva il cartellino nel 2006, Sini è alle dipendenze di Andrea Stramaccioni e, assieme ai compagni, vince il campionato di categoria Giovanissimi Nazionali dopo aver battuto (suo il penalty del pareggio nel corso dei minuti regolamentari) la Sampdoria ai calci di rigore.

L’anno successivo, Sini viene integrato nel gruppo degli Allievi Nazionali, in panchina continua ad esserci mister Stramaccioni. Si spalanca in fretta, tuttavia, la finestra della Primavera, dove Sini comincia a fare le prime apparizioni fin dal 2008, mentre l’anno prima il difensore aveva risposto alla prima chiamata della Nazionale Under 16 di Antonio Rocca. A ruota, l’Europeo Under 17 in Germania, poi il Mondiale Under 17 in Nigeria. Già detto della freddezza, va anche rimarcata la capacità del giovane calciatore di impostare l’azione e calciare i rigori. Ragazzo di personalità, Sini è attualmente impegnato nel campionato Primavera con la Roma: andamento per ora esaltante, i capitolini sono primi ma il centrale ha dovuto fare i conti con una condizione fisica precaria per una serie di infortuni non gravi ma costanti e con la necessità di adattarsi al ruolo di terzino (volontà di De Rossi) che ha più volte mostrato e detto di non gradire. E’ recentemente salito alla ribalta anche per una vicenda strettamente legata al contratto. Pare che non abbia voglia di farsi un altro anno nelle retrovie: vuole la prima squadra e ha aspettato prima di rinnovare proprio per capire che intenda fare la società. Dalla sua, la garanzia di essere in scadenza nel 2011: ciò gli consentirebbe di svincolarsi nel giugno del prossimo anno per decidere come proseguire in carriera. I rapporti con la dirigenza giallorossa sono ottimi, Sini non ha intenzione di partire ma è fortemente convinto del fatto che (capitano Under 17, il miglior difensore italiano in prospettiva) il tempo degli scherzi è finito. Ora, ha voglia di fare sul serio.


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