Coppa Italia, per Roma-Fiorentina c’è aria di turn over

 Neanche il tempo di gioire per la vittoria casalinga contro il Chievo, che la Roma deve pensare al prossimo impegno di mercoledì in Coppa Italia contro la Fiorentina.

Fiorentina che in campionato ha svegliato la squadra di Luis Enrique, che dopo la sconfitta al Franchi per 3-0 con tre espulsi è cambiata radicalmente, raggiungendo un pareggio e tre successi consecutivi.

Quella che scenderà sul terreno dell’Olimpico contro la formazione di Delio Rossi sarà una Roma lontana parente di quella vista negli ultimi match di campionato.

Bologna-Roma, Simplicio e la sua strana storia

 Aveva già le valigie in mano. La direzione era verso Parma per diminuire il prezzo del riscatto di Borini. Ora, però, Fabio Simplicio è diventato importantissimo per Luis Enrique e di conseguenza per la Roma.

Strana storia quella del brasiliano, che prima non è stato chiamato per il ritiro estivo, poi è stato sedotto e abbandonato dopo la gara con l’Atalanta e dalla partita contro la Juve è diventato un giocatore su cui puntare.

Il Marsiglia alla caccia di Borriello

 Dopo Genoa, Chelsea e Tottenham, anche il Marsiglia ha chiesto informazioni su Marco Borriello. L’allenatore dei francesi Didier Deschamps, come riporta SkySport, vuole l’attaccante della Roma, che non è mai entrato nel progetto tattico di Luis Enrique.

Alla riapertura del mercato di gennaio, i transalpini proveranno ad acquistare il numero 22 giallorosso, anche per tentare di proseguire l’avventura in Champions League, competizione in cui affronteranno l’Inter.

La Roma, però, come ha ricordato ieri il suo ds Walter Sabatini non svenderà Borriello, pagato dieci milioni di euro. Quindi, le squadre interessare dovranno sborsare non meno di questa cifra per assicurarsi il bomber campano.

Infortunati Roma: Totti, Kjaer e Borini stanno meglio

 I due allenamenti svolti con i compagni avvicinano Francesco Totti al Lecce.

Il capitano è guarito sotto il punto di vista clinico, ora dovrà recuperare il tono muscolare dopo i 40 giorni di stop, che l’hanno costretto a saltare Lazio, Palermo, Genoa, Milan e Novara.

La pausa per la Nazionale aumenta le speranza di rivedere in campo il numero dieci contro la squadra dell’ex Eusebio Di Francesco, che dopo la vittoria di Cesena vede un po’ più salda la sua panchina.

Roma-Milan: Osvaldo dal 1′, Pjanic più no che sì

 Neanche il tempo di smaltire la delusione per la sconfitta con il Genoa che in casa Roma si pensa già al Milan. Milan che verrà affrontato ancora senza Totti e forse senza Pjanic.

Il bosniaco sta meglio, ma al momento non è ancora pronto per giocare sabato pomeriggio.

Domani verrà verificato il suo stato di salute, ma pare difficile che l’ex Lione possa scendere in campo contro i rossoneri.

Allo stato attuale delle cose è sicuro il rientro dal 1’ di Osvaldo, che ieri sera è rimasto a guardare per quasi un’ora.

Luis Enrique: perché insistere con Perrotta sulla fascia?

 Come analizzare Genoa-Roma? Come si sarebbe giudicata questa partita se i giallorossi avessero pareggiato?

E’ vero, con i se non si fa la storia e non si vincono le partite. Ma aiutano a inquadrare la strana situazione della squadra di Luis Enrique, che sembra controllare il gioco e poi improvvisamente a segnare sono gli altri.

Il risultato, per forza di cose, conta. Conta nella vita, nello sport e di conseguenza nel calcio. Degli ultimi tre incontri la Roma ne ha persi due a ridosso del 90’.

Mancanza di concentrazione, libertà di pensiero come l’ha chiamata Borini o scarsa personalità.

Genoa-Roma 2-1: i giallorossi crescono nel gioco, ma non nella concentrazione

 E’ difficile spiegare una sconfitta in una partita in cui si sono subiti tre tiri in porta e due gol.

E’ difficile spiegare come ci sia una squadra che mostra una crescita costante sul piano del gioco, ma non riesce a farlo a livello psicologico.

E’ difficile spiegare tutto questo se non avete visto o vedrete in replica Genoa-Roma.

Al 38’ la formazione di Luis Enrique, dopo un errore di Heinze, prende il gol del vantaggio di Jankovic, il primo della stagione subito nei primi tempi.

Poi 5 minuti di sbandamento, in cui i rossoblu non creano pericoli. Al 89’sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Merkel colpisce di testa indisturbato, servendo Kucka, che altrettanto indisturbato, e inconsapevole (la palla gli sbatte addosso), batte Stekelenburg per il 2-1 finale.

Prima dello svantaggio e della rete del ko, tanta Roma, che sviluppa buone trame di gioco, dando la sensazione di avere il match in mano.

Genoa-Roma: ballottaggio Osvaldo-Borriello

 Palermo, Genoa, Milan e turnover. Sono stati questi i compagni di viaggio di Luis Enrique per la trasferta di oggi contro il Grifone.

Il tecnico giallorosso sta pensando a come sfruttare al meglio la sua rosa, soprattutto in attacco dove nonostante le assenze di Totti e Pjanic, c’è grande abbondanza.

Per caratteristiche e vista l’ottima prova di domenica scorsa, Lamela si prenderà la maglia di trequartista dietro a due attaccanti, uno dei quali sarà Bojan. L’altro uscirà fuori dal ballottaggio Osvaldo-Borriello.

Pjanic: il punto fermo di Luis Enrique

 Sembra il termometro della squadra di Luis Enrique. Una crescita lenta, ma costante.

Partita dopo partita miglioramenti che fanno ben sperare. Miralem Pjanic si sta prendendo la sua fetta Roma.

Esaustivo in questo senso l’atteggiamento nei suo confronti di Francesco Totti, che spesso cerca di duettare con il bosniaco.

E se il capitano appena può passa la palla all’ex Lione, vuol dire che questi ha qualità tecniche sopra la media.

Il ruolo naturale di Pjanic è quello di trequartista e proprio in quella posizione ha lanciato Simplicio per gol della sicurezza contro l’Atalanta. Per esigenze e per il credo tattico di Luis Enrique, sta giocando da intermedio a destra nel centrocampo a tre.

Osvaldo e Bojan, Luis Enrique: “Quelli che voi reputate esterni”

 Due dei tre gol contro l’Atalanta sono arrivati da Bojan e Osvaldo. Il primo si è bloccato, togliendosi di dosso le tossine di inizio stagione; il secondo ha confermato quello che di buono aveva fatto vedere contro Siena e soprattutto Parma.

Entrambi hanno realizzato i famosi gol da centravanti. L’ex Barcellona ha attaccato al profondità e ha capitalizzato al meglio una splendida verticalizzazione di De Rossi. L’italoargentino era al posto giusto al momento giusto e ha realizzato il raddoppio.

Entrambi giocano ai lati di Totti e formano il tridente finto della Roma di Luis Enrique. Finto perché il capitano si abbassa notevolmente e gioca nel ruolo di trequartista. In più i due neoacquisti partono sì larghi, ma si accentrano per dettare il passaggio dei compagni.

Roma-Atalanta: Bojan prenota una maglia

 Dopo tre gare in cui è partito dalla panchina, Bojan torna titolare. Nel match di domani contro l’Atalanta, Luis Enrique rilancerà il suo pupillo, che non parte negli undici iniziali dall’esordio in campionato contro il Cagliari.

L’avventura giallorossa dell’Under 21 spagnolo era iniziata bene, con le prime due amichevoli che lo avevano visto protagonista. Poi nel doppio confronto contro lo Slovan Bratislava e nel match contro i sardi qualcosa si era inceppato.

Tre indizi che hanno fatto la famosa prova per il tecnico che l’ha rispolverato solo nella parte finale della vittoriosa trasferta parmigiana. Parte finale che è stata sufficiente per convincere il suo connazionale a dargli un’altra chance.

Inter-Roma: Borini, il predestinato

 Poteva essere un eroe. E non per caso. Perché non ci si trova nel posto giusto, al momento giusto dopo pochi secondi dall’ingresso in campo.

Perché se Heinze non avesse colpito la palla di testa in fuorigioco, lui nella posizione alla Pippo Inzaghi c’era, come c’era la sua zampata vincente che ha strozzato in gola la gioia del pareggio romanista contro il Cagliari.

Fabio Borini poteva essere un eroe, entrando nel cuore del popolo giallorosso in un batter d’occhio. Il ragazzo, classe ’91, cresciuto con Drogba e Lampard, si è fatto trovare subito pronto.

Perché la sua stagione sarà così, scampoli di partita da sfruttare nel migliore dei modi (a meno che il giovane non esploda e guadagni il posto da titolare). Il suo procuratore, Marco De Marchi, lo aveva detto alla vigilia e l’ha ribadito nel post-partita: il giocatore ha la mentalità giusta e si farà trovare pronto. Ai più sono sembrate frasi di circostanze.

E invece la gara di domenica ha dimostrato che quello che si era detto sull’ex Parma era tutto vero. Non solo per la rete annullata che avrebbe potuto far tornare il sorriso sulla volto triste di Luis Enrique, ma perché l’attaccante è giocatore, come si dice nel gergo calcistico.