Ranieri a Mourinho: “Bravo, non fenomeno”. Il portoghese: “Chiediamo al Chelsea?”

 Da Il Messaggero:

Una sfida infinita, no? E, allora, ecco l’ennesima puntata al veleno del confronto/scontro tra Roma e Inter, protagonisti stavolta Claudio Ranieri e Josè Mourinho, due nemici di vecchia data. Una botta e risposta senza esclusione di colpi, cominciato all’ora di pranzo a Trigoria e terminato all’ora della merenda a Berlino, dove l’allenatore dell’Inter si era recato per seguire il Bayern Monaco, avversario nella finale di Champions League.
Tutto ha preso il via quando, al “Bernardini”, è stato chiesto a Ranieri di commentare il deferimento di Mourinho alla Disciplinare per le accuse mosse alla Roma di volersi comprare il Siena, domenica prossima. «Questo è un calcio che non mi piace. Io sono diverso da Mourinho: mi piace il rispetto e do rispetto. Qui in Italia non so dove si arriverà… E’ troppo facile motivare il gruppo sentendosi attaccati da tutti e da tutto. A me piace vincere in un altro modo. Facendo così, invece, sono tutte bombe a orologeria. Io non voglio dire che sia da irresponsabili creare un clima di tensione intorno ad una partita, ma so che ci sono molti modi per caricare una squadra e fare gruppo. Le librerie sono piene di testi che spiegano come fare gruppo. Se sentirsi accerchiati, se sentirsi soli contro tutti… Io scelgo quello del calcio bello, determinato, agonistico, deciso, duro ma nel rispetto del prossimo. Mourinho è un buon allenatore, siete voi che lo fate diventare un fenomeno».
Ecco Mourinho, attraverso il sito internet dell’Inter con un comunicato lungo e dettagliato dettato per filo e per segno dalla Germania.

Sessantamila cuori per Totti: l’Olimpico si veste da Capitano

 Da Il Tempo:

Uno per Totti, tutti per Totti. Il «Totti Pride», il giorno dell’orgoglio tottiano, è arrivato: tutti all’Olimpico con la maglia numero dieci del capitano. Ecco la risposta alla marea di giudizi, critiche e parole sul calcione rifilato a Balotelli, alle accuse di razzismo e all’ennesimo tiro al bersaglio su Francesco Totti. Il tifo giallorosso non poteva rimanere in silenzio e ha deciso di far sentire la sua voce, dopo averne sentite davvero tante. Roma-Cagliari è l’occasione per stringersi attorno al capitano. Basta un semplice gesto: indossare la maglia della Roma numero dieci. Al contrario, con nome e numero davanti, o nel verso giusto fa poca differenza. L’importante è farlo, recita l’imperativo. La lampadina si è accesa venerdì: Facebook e internet buttano lì l’idea. La gente è d’accordo, le radio, i messaggi sui vari forum e siti sparsi per il web, gli sms e il normale passaparola non fanno altro che amplificare la portata dell’iniziativa. Tanto da far spuntare, per le vie della città, centinaia di manifesti con la foto del «fattaccio» e due frasi eloquenti: «Roma non si tocca. Grazie Capitano». All’Olimpico, visti i preparativi ed il tam tam della vigilia, sarà un vero e proprio «Totti day» con striscioni, cori e tutto quello che si può immaginare a sostegno del capitano. Ranieri lo ha già fatto ieri:

Roma e Inter: tra Ranieri e Mourinho è guerra di nervi

 Claudio Ranieri e Josè Mourinho hanno, chi solo per aver risposto a domande secche nel corso della conferenza stampa (il testaccino) e chi per non riuscire proprio a evitare – ogni volta – di stare sotto ai riflettori (il portoghese), scaldato il pre partita delle rispettive squadre.   Da Il Tempo:

Non è più un campionato di calcio. È una guerra mediatica, dove le due partite della penultima giornata che può decidere lo scudetto – Inter-Chievo a San Siro e Roma Cagliari all’Olimpico – passano in secondo piano rispetto alle parole pronunciate dagli allenatori. Il botta e risposta rovente tra Ranieri e Mourinho arriva al termine di tre settimane piene di tensioni, dal derby romano sino alla finale di coppa Italia e alle polemiche seguenti, passando per la partita «virtuale» tra Lazio e Inter. Stavolta è Ranieri a prendere in mano per primo l’ascia di guerra. Pur mantenendo garbo e self-control, le sue parole contro il collega interista sono dure e ben mirate. «Le accuse di Mourinho? È un calcio che non mi piace – attacca l’allenatore giallorosso, che non nomina mai il portoghese – io sono diverso: mi piace il rispetto e dò rispetto. Qui in Italia non so dove si arriverà. È troppo facile motivare un gruppo facendolo sentire attaccato da tutti e da tutto: sono tutte bombe a orologeria. A me piace vincere in un altro modo. Perché lo sport è un veicolo importante per la società italiana». Ma è anche uno sport dove continua a vincere il più ricco.

Roma-Cagliari: i giallorossi salutano l’Olimpico, teatro di vittorie

 Roma-Cagliari, penultima giornata del campionato italiano di serie A; l’ultima, per l’Olimpico giallorosso. Domani pomeriggio, infatti, i ragazzi di Claudio Ranieri saluteranno l’impiano che sorge all’interno del Foro Italico per l’ultima volta in questa stagione. Uno stadio che, numeri alla mano, ha contribuito a rilanciare le ambizioni tricolore della società di Trigoria.
“Campo Testaccio, c’hai tanta gloria, nessuna squadra ce passerà. Ogni partita è ‘na vittoria…” recita Campo Testaccio, l’inno sulla gloriosa casa romanista fino al 2 giugno 1940. Nei giorni nostri i gladiatori giallorossi combattono sul terreno dell’Olimpico, tornato finalmente fortino (quasi) inespugnabile da quando Claudio Ranieri, testaccino di nascita, ha preso le redini della formazione di Trigoria. Il feeling tra l’impianto e la Roma, in questa stagione, era iniziato tra alti e bassi: in piena estate prima il Gent e poi il Kosice dovettero arrendersi agli uomini di Luciano Spalletti nelle prime gare di Europa League.

La Roma regina del “fuori casa”

 Faceva ancora un caldo torrido quando la Roma è scesa in campo per la sua prima partita ufficiale della stagione 2009-2010, era infatti il 30 luglio 2009 quando la Roma ha affrontato sul verde dell’Olimpico i belgi del Gent vincendo per 3-1, da quella data è successo veramente di tutto: Il buio totale in campionato, l’esonero di Spalletti, l’arrivo di Ranieri (1 settembre), la rinascita e, infine, il sogno scudetto e la stella d’argento mancata.
Il cammino in Europa League è stato breve ma intenso: 12 partite fra preliminari, fase a gironi e playoff di cui 7 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte.
La Coppa Italia svolge ancora un ruolo decisivo nella stagione della Roma ma quest’anno, la “coppetta” ci sfugge e con lei anche il sogno della stella d’argento; in questa competizione la Roma ha collezionato 3 vittorie e 2 sconfitte.

L’avversaria: il Cagliari di Melis

 Roma-Cagliari. Per continuare a sognare. Nella penultima giornata di campionato la squadra di Ranieri si troverà di fronte l’undici allenato da Giorgio Melis. Il Cagliari scenderà in campo all’Olimpico senza problemi di classifica avendo raggiunto la salvezza matematica domenica scorsa pareggiando in casa 2-2 con l’Udinese.

Formazione e modulo: Melis per la trasferta a Roma dovrà rinunciare a Cossù squalificato, e a Lopez, Agazzi e Pisano infortunati. L’allenatore rossoblù, dovrebbe schierare il Cagliari con un 4-3-1-2  molto offensivo con Lazzari, in gol domenica scorsa con l’Udinese, che agirà dietro le due punte Matri e Jeda. Nella zona centrale del campo Dessena e Biondini giocheranno come interni ai lati di Conti che è ormai da anni il regista e capitano della squadra sarda. In difesa Melis, dovendo rinunciare a Lopez, dovrebbe scegliere come coppia centrale Astori e Ariaudo, mentre sulle corsie laterali agiranno Agostini e Canini che verrà spostato nell’insolito ruolo di terzino destro.
Si accomoderà in panchina e probabilmente entrerà a partita in corso Nenè. L’attaccante brasiliano non sta attraversando un buon momento di forma, negli ultimi quattro mesi ha segnato soltanto un gol, mentre nella prima parte della stagione era andato a segno sette volte.

Il Cagliari fuori casa: La formazione sarda ha costruito la sua salvezza in casa. Lontano dal Sant’Elia, infatti, il Cagliari ha ottenuto soltanto 16 punti dei 43 attuali in classifica riuscendo a vincere soltanto 4 partite su 18 e perdendone 10. Fuori casa il Cagliari segna in media un gol a partita, (18 reti in 18 partite), 

Ranieri-Mourinho, il mio miglior nemico. Il giallorosso: “Non è un fenomeno”, il portoghese: “E lui non è un vincente”

 Trigoria, conferenza alla vigilia di Roma-Cagliari. Claudio Ranieri, davanti alla stampa, è intervenuto sul deferimento di Josè Mourinho: “Questo è un calcio che a me non piace. Io voglio un calcio di rispetto, lo stesso che do e pretendo. Non mi piace fare gruppo facendo sentire i giocatori attaccati da tutti e da tutto, a me piace vincere in modo diverso” continua il tecnico romano. Ranieri ha poi continuato la conferenza, parlando del suo collega Josè Mourinho: “Certe dichiarazioni sono bombe ad orologeria, e a me piace dare messaggi positivi, perché per me il calcio è questo. Ci sono molti modi per caricare la squadra e fare gruppo, io cerco quello agonistico, duro, ma nel rispetto del prossimo. Quindi Mourinho non è un fenomeno? Siete voi che lo fate diventare fenomeno, per me è un buon allenatore. E mi fermo qua”.”
Appiano Gentile, conferenza alla vigilia di Inter-Chievo. Josè Mourinho, intervenendo sul sito web dell’Inter davanti alla stampa ha risposto al tecnico romano: “Io preparo calciatori, non gladiatori”, alludendo all’aggressività con cui la Roma e l’Inter si sono affrontate nella finale di Coppa Italia.,

Roma-Cagliari: i numeri del match. Da Greatti allo streaptease di Vucinic

 Dopo il lungo cammino la Roma si è fermata. Prima con la Sampdoria, poi con l’Inter. Sempre all’Olimpico. I giallorossi hanno corso a rotta di collo e sono inciampati sul più bello, da primi in classifica ed in finale di coppa Italia. La stagione della Roma è stata comunque strepitosa, ma adesso è importante rialzarsi per non svegliarsi bruscamente dal sogno iridato. Si riparte dallo stadio di casa per non fermarsi più; due partite alla conclusione della stagione, due gare da vincere per continuare il dolce sogno scudetto, sperando in un qualche passo falso dell’Inter. Per non avere rimpianti i giallorossi dovranno superare il Cagliari, domenica, nell’impianto che sorge all’interno del Foro Italico; stadio che nelle ultime due partite (tre, considerando anche la partita – è giusto definirla così? – tra Lazio ed Inter) ha complicato, e non poco, le mire capitoline. A Roma salirà il Cagliari di Daniele Conti e di Gianluca Festa: il primo all’andata ha siglato il suo terzo gol ai giallorossi, il secondo, alla sua quarta esperienza in panchina da allenatore (in seconda), tenterà il colpaccio contro la sua ex squadra (21 presenze con la maglia della Roma nel campionato 1993/94 ed un gol, contro il Parma).

Ranieri: “Le motivazioni? Non mancheranno”

 Claudio Ranieri, alla vigilia del delicato match di campionato di domani pomeriggio (ore 15, Stadio Olimpico) contro il Cagliari, torna a parlare della partita di mercoledì sera e spazia a 360 gradi sulla forma e sulla condizione mentale della sua squadra.

Riguardo la questione del deferimento di Mourinho, esordisce così: “Questo è un calcio che a me non piace. Io voglio un calcio di rispetto che do e pretendo. Non mi piace fare gruppo facendo sentire i giocatori attaccati da tutti e da tutto, a me piace vincere in modo diverso”, l’allenatore romano prosegue commentando le parole del suo collega interista: “Certe dichiarazioni sono bombe ad orologeria, e a me piace dare messaggi positivi, perché per me il calcio è questo. Ci sono molti modi per caricare la squadra e fare gruppo, io cerco quello agonistico, duro, ma nel rispetto del prossimo.”

Roma-Cagliari: all’Olimpico senza Vucinic. Il montenegrino fermato da un trauma alla caviglia

 Mirko Vucinic non ci sarà. Il nome dell’attaccante montenegrino non è stato inserito nella lista dei 20 giocatori che Claudio Ranieri, allenatore della Roma, ha convocato per la gara casalinga in programma domani con il Cagliari. Penultima giornata del campionato di serie A, ultima apparizione stagionale per i giallorossi all’Olimpico. Il numero 9 giallorosso non si mai allenato dopo la finale di Coppa Italia contro l’Inter per una botta alla caviglia rimediata in uno scontro con Materazzi ed ha riportato un trauma contusivo distorsivo alla caviglia destra. Il colpo lo costringerà ad osservare qualche giorno di riposo; possibile, comunque, il suo recupero per l’ultima di campionato che vedrà la Roma impegnata al Bentegodi di Verona sul campo del Chievo. Vucinic ieri aveva saltato la seduta d’allenamento, così come questa mattina, avendo svolto ha svolto un lavoro differenziato insieme ad Artur e Cassetti. Lo stesso terzino bresciano invece, ha riportato un trauma distorsivo al ginocchio sinistro. Non è stato convocato precauzionalmente visto che è anche squalificato per la gara di domani pomeriggio.

A questo punto Claudio Ranieri dovrebbe riproporre il tridente Menez-Totti-Toni anche se il francese si giocherà la maglia da titolare con Taddei. In difesa largo a Motta, al posto dello squalificato Cassetti. Il fischio d’inizio della gara dell’Olimpico è previsto per le ore 15,00 e sarà affidato a Bergonzi di Genova.

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