Roma, Totti: dopo gli U2, il Suv…enir

 Da La Gazzetta dello Sport:

La telefonata dei carabinieri è arrivata alle 3.30 di ieri mattina e ha fatto saltare dal letto Francesco e la moglie Ilary: «Signor Totti, siamo i carabinieri di zona. Scusi il disturbo a quest´ora, ma qualcuno ha scagliato un masso contro la sua Mercedes. Le hanno fracassato il parabrezza. Abbiamo già cominciato a perlustrare la zona…». Totti, svegliato in piena notte, è rimasto muto qualche secondo. Ha chiesto se si sapesse qualcosa di più, ha ringraziato i carabinieri e ha riattaccato. Ha faticato a riprendere sonno, poi, di buon mattino, è andato all´aeroporto ed è partito per un fine settimana di due giorni, con la famiglia. Totti è scosso: «Mi chiedo il motivo. Perché? E poi ci sono i bambini, ci sono Cristian e Chanel…», le parole, in privato, del capitano della Roma.

Italia, vai Borriello!

 Da Il Messaggero:

«A me, questo Cassano, basta e avanza». Cesare Prandelli difende il genio dell´Italia. E´ l´unico che ha e non può certo scaricarlo al primo flop. Che tra l´altro, per il cittì, non c´è stato a Belfast, venerdì sera. Ma la protezione della specie è legata direttamente al primo digiuno della sua Nazionale nelle qualificazioni europee. Azzurri caricati a salve, ma perdonati da chi a Coverciano lavora per dar loro un´identità di squadra. «Per il gol è mancato poco: quando crei otto occasioni da rete, non può essere un problema. Perché è, anzi, un segnale positivo». L´Italia di Prandelli, però, è sempre più ai piedi di Cassano. Perché se l´attacco stecca, c´è solo Totò che può far sta tranquillo chi gioca lì davanti. È la formula più semplice per il cittì, considerata la carenza di calciatori capaci di timbrare ogni partita. Ha la fionda, non il bomber: «Sfido qualsiasi persona che analizza le gare a trovare attualmente un giocatore in grado, come lui, di mettere cinque palle gol pulite, come è successo a Belfast. Sì cinque assist. Se avesse avuto anche la continuità, da dieci anni giocherebbe chissà dove. E mi è piaciuto anche per come ha tenuto la posizione, per l´ordine tattico». «Voi sapete bene che cosa ho in testa, percorso che oggi non posso praticare», fa Prandelli. Cassano e Balotelli dietro a un centravanti, l´albero di Natale.

Vucinic, Borriello, Riise, Okaka: che succede?

 Da Il Messaggero:

Sono giorni particolari per Ranieri. Chissà che cosa avrà pensato il tecnico quando venerdì sera nel fare zapping tra i vari canali satellitari e non, ha trovato alcuni calciatori della ?sua´ Roma letteralmente trasformati. Lo scenario è principalmente quello delle qualificazioni a Euro 2012: i protagonisti sono i vari Vucinic, Riise, Okaka… Tristi, abulici, svogliati quando indossano la maglia giallorossa; decisivi quando debbono rispondere alla chiamata delle loro nazionali. Singolare il caso del montenegrino: nelle prime 9 gare ufficiali con la Roma si è fatto notare solo per la rete in pieno recupero contro l´Inter. Per il resto, prestazioni insufficienti condite da gravi errori (suo l´assist a Pandev in Supercoppa…) e gol falliti in modo incredibile (sempre contro i nerazzurri in Supercoppa, Cluj e Cesena).

Euro 2012: Riise e Vucinic, gol e vittoria

 Da Il Romanista:

Stesso angolino, quasi stessa posizione di calcio, ma una potenza diversa. John Arne Riise ha  ricominciato da dove si era fermato in fatto di reti segnate. Da quella con l´Inter, che aveva dato l´illusione di poter  portare a casa la Supercoppa. Non è stato così e a San Siro arrivò la prima sconfitta di un orribile inizio di  stagione. Sul quale John ha poche colpe, perché è stato fuori a lungo a causa del tremendo colpo alla testa subito  in allenamento con la nazionale lo scorso 7 settembre. Sì, c´era già stato il deludente pareggio contro il Cesena,  ma la vera crisi giallorossa è cominciata dopo. Il gol di ieri sembra quasi un segno, un cerchio che si chiude. Ora si  può voltare pagina anche in campionato.

Italia, Prandelli insiste su Borriello?

 Per approfondire:
EURO 2012, IL GIRONE DELL’ITALIA

Da Il Romanista:

Borriello sì o Borriello no. E´ questo il principale dubbio in casa azzurra in vista della partita di martedì a Genova contro la Serbia. In linea teorica l´attaccante giallorosso, titolare contro l´Irlanda, avrebbe dovuto lasciare il posto a Pazzini, che a Belfast è entrato solo negli ultimi minuti. Ma nel ritiro di Coverciano si sta facendo strada l´ipotesi di un cambiamento di modulo da parte di Cesare Prandelli. Non più 4-3-3, ma 4-3-1-2 con due punte centrali. Questo spalancherebbe di nuovo le porte del campo a Borriello in coppia con Pazzini e con Cassano a giostrare alle loro spalle. Sarebbe una formazione spregiudicata e ci sarebbe il rischio di lasciare le fasce in mano alla Serbia, ma dal lato opposto il ct potrebbe così riuscire a dare maggiore peso all´attacco in una partita in cui la vittoria varrebbe mezza qualificazione. In più, così, Prandelli avrebbe davanti un trio di casa. Sì, non solo Cassano e Pazzini che a Marassi giocano ogni settimana, ma anche Borriello che proprio in quello stadio, ma con la maglia del Genoa, aveva disputato una grande stagione.

Aquilani: “Non sono un traditore”

 Dal Romanista:

C’è una data che Alberto Aquilani ha segnato in rosso sul proprio calendario, non da oggi ma da quando ha deciso di tornare a giocare in Italia: è il 14 novembre e all’Olimpico di Torino si giocherà Juventus-Roma. Che per nessun romanista è una partita come tutte le altre, figuriamoci per lui che, romano e romanista, la giocherà con la maglia sbagliata. Quella bianconera.

Riise: “Segnare è stato bellissimo”

 John Arne Riise, dopo la vittoria in terra cipriota con la sua nazionale, ha voluto rilasciare dichiarazioni d’incoraggiamento attraverso il suo sito internet

Il 2-1 al Cipro è stato in realtà un buon risultato, noi siamo molto felici e tutta la squadra norvegese era felice negli spogliatoi dopo la partita. E’ stato meraviglioso vedere il mio tiro in rete in all’inizio della partita. Il gol ci ha dato  la tranquillità di cui avevamo bisogno” .

Da lunedì in vendita i biglietti per il Genoa

 Dal Romanista:

Se siete in astinenza da calcio giocato e vi manca il calore dell’Olimpico, preparatevi perché Roma-Genoa si sta avvicinando. Parte, infatti, lunedì la vendita dei biglietti per la gara di sabato prossimo alle 20.45. Dalle 15, i titolari dell’As Roma Club Privilege non abbonati, potranno recarsi in tutti i punti vendita abilitati e comprarsi il diritto ad assistere al secondo anticipo della 7^ giornata. Ventiquattro ore dopo e fino alle 14 di mercoledì, esclusivamente nei Roma Store, invece, toccherà agli abbonati della scorsa stagione sui posti disponibili nello stesso settore del proprio abbonamento. Infine, scatterà la fase libera, dove non ci saranno vincoli per l’acquisto dei tagliandi.

Roma, troppi pesi sul bilancio

 Il Tempo:

Vendere per comprare. E farsi comprare. Nella Roma tutto si intreccia. Mercato in entrata, mercato in uscita, futuro societario. In mezzo c´è un bilancio da allegerire: il passivo di quasi 22 milioni registrato a giugno è destinato a lievitare nella semestrale di dicembre. Con questi numeri sta diventando sempre più difficile la cessione del club. È tutto fermo. Dall´info memorandum, arrivato e rimasto a casa Sensi da giorni, alla costituzione della Newco. Ma quello che manca sono soprattutto acquirenti all´orizzonte: si lavora su più fronti eppure non è uscito ancora fuori nulla di convincente. Un bilancio più «pulito» aiuterebbe il lavoro di Rothschild e Unicredit. Servono delle cessioni, quelle che non si è riusciti a realizzare ad agosto. Più qualche nuovo caso.

“Totti capitano vero”. Parola di Prandelli

 Il Romanista:

Quando l’Italia pallonara inizia a dibattere di Totti, il luogo comune è che Francesco abbia preferito non lasciare mai Roma e la Roma per una sorta di pigrizia calcistica. Perché – questa è la teoria di qualche solone – fuori dal confini del Gra Francesco non sarebbe mai stato idolatrato come al suo interno. Ma è proprio lontano dal Grande Raccordo Anulare che il capitano della Roma ha ricevuto ieri l’assist più prezioso.Quello di Cesare Prandelli.

Quando gli riferiscono quanto chiasso mediatico è stato sollevato negli ultimi tempi su Francesco, il commissario tecnico azzurro resta basito: «Totti troppo nella bambagia a Roma? Assolutamente no», dice in un’intervista alla Rai.

Tutto fermo in casa Roma

 Dal Corriere della Sera:

Sempre più complicato capire chi deciderà cosa, se la sfera d’influenza di Unicredit possa sconfinare ancora nella gestione ordinaria, come avvenne per gli acquisti di Nicolas Burdisso e Borriello, mediante l’avallo per le garanzie necessarie a definire le due trattative altrimenti impossibili da chiudere. L’ultimo rinnovo in ordine cronologico ha riguardato Matteo Brighi, che un mese fa si è legato al club giallorosso per i prossimi quattro anni.
E il primo contratto in bilico – ça va sans dire – è quello che riguarda il responsabile tecnico della squadra.
Claudio Ranieri non parla con i vertici di Piazza Cordusio ma tiene spesso a precisare di aver ricevuto «rassicurazioni dall’alto» circa la sua conferma in panchina, almeno per i prossimi due anni.

In gol Vucinic e Riise. Le nazionali fanno bene

 Dal Romanista:

«Andiamo a vincere». Così aveva scritto John Arne Riise sul suo blog a poche ore dalla partita contro Cipro per le qualificazioni a Euro 2012. In quella frase c´era tutta la voglia di Thunderbolt di mettersi alle spalle la commozione cerebrale provocata dal colpo alla testa in allenamento un mese fa. Quella che gli ha fatto perdere qualche partita con la Roma e l´incontro poi vinto dalla sua Norvegia col Portogallo. Aveva voglia di spaccare il mondo, John.

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