“Totti capitano vero”. Parola di Prandelli

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 Il Romanista:

Quando l’Italia pallonara inizia a dibattere di Totti, il luogo comune è che Francesco abbia preferito non lasciare mai Roma e la Roma per una sorta di pigrizia calcistica. Perché – questa è la teoria di qualche solone – fuori dal confini del Gra Francesco non sarebbe mai stato idolatrato come al suo interno. Ma è proprio lontano dal Grande Raccordo Anulare che il capitano della Roma ha ricevuto ieri l’assist più prezioso.Quello di Cesare Prandelli.

Quando gli riferiscono quanto chiasso mediatico è stato sollevato negli ultimi tempi su Francesco, il commissario tecnico azzurro resta basito: «Totti troppo nella bambagia a Roma? Assolutamente no», dice in un’intervista alla Rai. «In questi anni – continua il tecnico – Totti si è preso troppe responsabilità, e lui se le è assunte tutte mettendoci sempre la faccia. È stato un vero capitano. Un vero condottiero». Questo non significa che il Ct gli spalancherà le porte della Nazionale. Ma è comunque un gran bel segnale che Prandelli spedisce non tanto al Capitano, quanto a quella parte di Italia – e di Roma, ultimamente – che, quando si tratta di Totti, tende a dimenticare tutto quello che Totti ha fatto. Per l’Italia. E per la Roma. Qualche esempio? Un mondiale, uno scudetto, una Scarpa d’oro, un paio di Coppe Italia e una Supercoppa Italiana. Il commissario azzurro conferma di volere organizzare un’amichevole per rivedere insieme in campo Totti e Cassano.

L’occasione potrebbe essere Italia-Romania del 17 novembre a Klagenfurt, in Austria. Aggiunge il Ct: «Sarebbe un bel segnale per i bambini. Direbbe loro che nel calcio esiste l’amicizia e l’entusiasmo». Le parole di Prandelli avranno fatto piacere anche a Cassano. Era stato proprio Antonio, alla fine di settembre, a chiedere al Ct di poter tornare a giocare di nuovo con l’ex amico Francesco Totti. In Nazionale, ovviamente. Prandelli ne aveva colto immediatamente lo spirito. Con quella richiesta al Ct, Totò voleva infatti farsi perdonare da Francesco un passato burrascoso. Con la Roma, ma pure con lo stesso Capitano.

I rapporti si erano logorati a tal punto che, quando si era sposato, il fantasista della Samp si era dimenticato di invitare l’amato-odiato ex compagno di squadra. Totti, che oltre a essere un campione è anche un ragazzo sensibile, c’era rimasto male. Chissà che gli elogi di Prandelli, e prima ancora quelli di Cassano, non possano riportare in azzurro Francesco. Ancora una volta. Forse l’ultima. Forse.

E TI PAREVA Il prezzo della verità? Diecimila euro. Tanto costerà a Totti, e alla Roma per responsabilità oggettiva, la conferenza stampa del 20 luglio in ritiro a Riscone. Francesco è stato multato dalla Disciplinare «per aver espresso giudizi e rilievi lesivi del prestigio, della reputazione e della credibilità della classe arbitrale, delle istituzioni federali nel loro complesso e di una società operante nell’ambito della Figc (l’Inter, ndr), adombrando altresì dubbi sulla regolarità di due campionati». Un frate francescano, Fra’ Domenico, aveva osato dire alla radio che alla Roma erano stati rubati due scudetti. «E c’ha ragione!», aveva commentato con un sorriso Francesco. Embé, che c’è di “lesivo”?
 


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