Montella concede 24 ore di riposo con una particolarità

 Dal Romanista:

La decisione l’ha presa Vincenzo Montella in persona durante la prima riunione con il nuovo staff tecnico: concedere alla squadra, come giornata di riposo, non quella immediatamente successiva alla partita, ma le 24 ore dopo. Perché, secondo il neo allenatore giallorosso, le fatiche accumulate in partita si fanno sentire 48 ore dopo la fine della stessa. Una teoria, molto diffusa in Inghilterra (dove Montella – a Londra – ha giocato nel 2007 e dove spesso è tornato per aggiornarsi) e condivisa dallo staff giallorosso, che sarà applicata ogni qual volta la Roma non avrà partite di coppa: coi turni infrasettimanali, ovviamente, questo discorso verrà a cadere.

Rimonte e cali fisici: Montella non guarisce la Roma

 Roma, rimonte e guai fisici. Montella non guarisce la squadra giallorossa. Dall’Ansa:

Continuando a giocare così il quarto posto resterà un miraggio. È questa l’unica certezza in casa della Roma dopo il pareggio interno col Parma. Anzi, no. L’altro punto fermo riguarda il futuro di Adriano: l’Imperatore non vestirà più i colori giallorossi e dovrà cercare un altro club, magari in Brasile, pronto a dargli la stessa fiducia ricevuta, e puntualmente disattesa, dalla Città Eterna. Città che, dopo il 2-2 dell’Olimpico, si è risvegliata più delusa che arrabbiata. I tifosi, infatti, dopo le dimissioni rassegnate da Ranieri, si attendevano una reazione da parte di Totti e compagni, un moto d’orgoglio per risalire la china e puntare dritti alla conquista dell’ultimo pass utile che vale l’accesso alla prossima Champions League.

Roma: 24 gol presi negli ultimi trenta minuti

 Dal Romanista:

Questione di mentalità vincente. O ce l’hai o non te la puoi dare e questo gruppo di giocatori, è chiaro, non ce l’ha. Come spiegare altrimenti le ben 9 rimonte subite in questa stagione tra campionato e coppe, alcune delle quali obiettivamente incredibili? Come si fa a passare dal 3-0 col Genoa per poi perdere 4-3 o dal 2-0 contro squadre di media o bassa classifica come il Bologna (all’Olimpico), il Chievo (a Verona) e il Parma (all’Olimpico) per poi pareggiare 2-2 se non per colpa della mancanza di quella mentalità vincente che, quando hai un margine di vantaggio così sufficiente per portare a casa i tre punti, dovrebbe spingerti a congelare la partita fino alla fine? Altro che problemi di schemi o colpe di Ranieri o Montella, qui sono i giocatori che non vanno.

Roma: altra rimonta subita

 Dal Corriere dello Sport:

E’ bastato un colpo di tac­co per scoprire il bluff della Roma. E per cambiare la storia della par­tita. Il colpo di tacco l’ha inventato Amauri, che in cinque minuti ha se­gnato quanto non gli era riuscito in mesi e mesi. E il colpo di tacco, ol­tre a mettere in ginocchio la Roma, ha scosso il Parma e rimesso Amauri su un piedistallo, che aveva perso da tempo. Se basta un colpo di tacco, sia pur bello e velenoso, per mandare in tilt la Roma, vuol dire solo una cosa: che Montella, come si supponeva, non è il mago Merlino e la Roma resta una squa­dra malata, spenta e in seria diffi­coltà. Molti hanno insinuato che nelle ultime esibizioni si fosse ‘ri­sparmiata’ per fare dispetto a Ra­nieri.

Shakthar-Roma: a Trigoria si pensa già alla Champions

 Dal Romanista:

Ovviamente nessuno lo ammetterà mai, ma a Trigoria già si pensa all’8 marzo: data della sfida di ritorno con lo Shakhtar. Un appuntamento atteso con ansia dai tifosi, una trasferta che potrebbe regalare, finalmente, una serata da sogno. Prima, però, le energie dovranno essere convogliate tutte al campionato: venerdì, alle 20.45, la Roma farà visita al Lecce, nell’anticipo (dell’anticipo) del ventottesimo turno di serie A. Passare il turno di Champions League è molto importante sotto l’aspetto economico, tanto quanto centrare uno dei quattro posti disponibili per la prossima edizione del torneo europeo.

Montella: “Questa Roma è forte”

 Da Il Corriere dello Sport:

Sushi e zuppa di ceci per brinda­re al nuovo corso. Non tanto, nell’occasio­ne, per quel che riguarda la società, quan­to quello di Vincenzo Montella che dopo l’esordio in panchina a Bologna, oggi risco­prirà l’effetto che fa l’Olimpico. Ma oggi è tutta un’altra storia. Montella, peraltro, è il primo a sapere che, contro il Parma, in una partita in cui lui e la sua Roma saranno chiamati a bissare la vittoria di Bologna, pena l’addio anche al tentativo di impresa di riagganciare un po­sto Champions, non potrà certo vivere di ricordi. Sarà un’altra prima volta: «L’Olimpico dà sempre emozioni molto forti. Conosco il ve­ro tifoso romanista. Sta sempre vicino alla squadra. Mi aspetto un calore particolare. I tifosi ci daranno una mano. Devono soste­nere i giocatori. Io sono qui da pochi gior­ni, con me sono stati straordinari, spero che questo venga capito. Affronteremo un Parma che ha ottimi giocatori, in attacco sono tanti e bravi. Noi dobbiamo pensare solo a questo, alla partita. Una per volta, convinti che potremo risalire, abbiamo tut­te le qualità per farlo. Perché io dico solo che questa Roma è forte.

Trigoria: l’allenamento in vista del Parma. Montella riprende i giovani tifosi: “Perchè non siete a scuola?”

 TRIGORIA – Ultimo allenamento della Roma in vista della partita di domani pomeriggio contro il Parma. La squadra si ritrova questa mattina al centro sportivo Fulvio Bernardini. Il nuovo direttore operativo, Giampaolo Montali, è arrivato stamattina verso le 8,45. Prima dell’inizio della sessione Montella scherza con un gruppo di ragazzi presenti al Bernardini. L’allenatore li ha ripresi: “Perchè non siete andati a scuola oggi?”.
Ore 11.20 Il gruppo scende in campo in ritardo rispetto all’orario previsto perché mister Montella ha fatto visionare il DVD dell’ultima partita giocata dal Parma. Inizia il lavoro fisico con il riscaldamento sul campo B. Stretching unito a corsa a ritmi leggeri.

Montella torna a casa

 Dal Messaggero:

«E Vincenzo Montè, e Vincenzo Montella olè». Il coro è già nell’aria. E’ lo stesso che Francesco Totti ha intonato al suo nuovo mister quando si è presentato, fresco di nomina, negli spogliatoi di Trigoria e quello che il mister ha sentito a Bologna da quei pochi tifosi giallorossi residenti in Emilia. E’ il coro che, Montella, sentirà anche domani pomeriggio quando si affaccerà sul terreno dell’Olimpico. Ma stavolta i tifosi che lo acclameranno saranno molti, molti di più. Lui sì, sarà applaudito, qualcun altro verrà contestato, almeno così si è appreso in questi giorni.
Vincenzo però è l’idolo da sempre. Anche se oramai è un uomo che si avvicina alla quarantina, per la gente resta sempre Vincenzino. Per lui domani sarà un giorno particolare: sarà la prima all’Olimpico, il suo stadio per definizione. E’ vero, ha detto che l’esordio da tecnico era meglio farlo in trasferta, vista la situazione di tensione generale che si respirava in città, ma adesso Montella non vede l’ora di prendersi l’abbraccio della sua gente.

Montella, ricordati quel 17 giugno 2001

 Dalla Gazzetta dello Sport:

Non si nemmeno arrabbiava più, lo ha detto lui. Per questo, probabilmente, i soli 11 minuti giocati (7 più 4 minuti di recupero) quel 16 maggio di due anni fa gli sono sembrati il sommesso canto di un cigno che non aveva più voglia di volare. Vincenzo Montella, a 35 anni ancora da compiere, dando il suo piccolo contributo nella vittoria contro il Catania, quel giorno salutava l’Olimpico. L’Aeroplanino non avrebbe più indossato nessuna tenuta da calciatore. […] domani Montella guiderà la squadra giallorossa contro un avversario particolare: il Parma. Perché? Facile.

Trigoria, la Roma si allena in vista del Parma, Perrotta zoppica e abbandona la seduta

 TRIGIORIA – Nuovo allenamento della Roma di Montella e penultima seduta al centro tecnico Fulvio Bernardini per i giallorossi in vista della sfida di domenica contro il Parma. Sembra essere tornato il sereno tra i giocatori e la tifoseria, nonostante il clima freddo e il forte vento: non sono più presenti, infatti, le forze dell’ordine a presidiare il centro sportivo. Alle ore 11,00 la squadra fa il suo ingresso sul terreno d’allenamento. Subito un lavoro atletico intenso sul lato corto del campo diretto da Bertelli mentre Perrotta lavora a parte con il preparatore Luca Franceschi. I portieri Lobont e Pena sono i primi a entrare in campo, insieme a Riise, e lavorano con il preparatore Nanni sul campo C su uscite e cross alti. Adriano, unico assente, lavora all’interno del centro tecnico.
Ore 11,15 – Con la squadra divisa in due gruppi, Montella ha dato disposizioni per iniziare un lavoro atletico. Il gruppo è composto da Pettinari, Loria, Greco, G. Burdisso e Marangon, fratello di Doni, che prima svolgeva lavoro atletico all’interno del circuito.

E Totti cantò: “Montella olè”

 Dal Romanista:

«E Vincenzo Montella, e Vincenzo Montella, e Vincenzo Montella olè». Il celebre coro lo intonavano i romanisti sugli spalti del Dall’Ara, ma non solo. Il motivetto frullava per la testa anche della maggior parte dei romanisti davanti alla tv. Ma, cosa ancora più importante, c’era qualcuno che lo canticchiava seduto in panchina mentre il neo allenatore giallorosso veniva sommerso dai flash dei fotografi prima del
fischio d’inizio della partita col Bologna.  Quel qualcuno era Francesco Totti, il capitano che Montella aveva deciso di tenere, in avvio, accanto a sé nel giorno del debutto. Il motivo almeno? «Francesco sarà molto importante per noi – ha detto il tecnico a fine partita -, ma oggi la partita l’ho letta in un certo modo e la squadra a oggi non può supportare tre attaccanti in campo. E’ stata una scelta tecnica e l’ha presa molto bene».

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