Osvaldo: un gol da centravanti

 Qualche passo indietro, colpo di testa vincente sul palo opposto, che vale la prima vittoria stagionale.

E’ la cartolina parmense spedita da Osvaldo a tutto l’ambiente giallorosso. Un gol da centravanti, uno di quelli che giustifica il numero nove che porta sulla maglia.

Uno di quelli che non fanno pensare ai 15 milioni più bonus spesi per il suo acquisto.

Milioni che sono pesati non poco sulle prime tre gare di campionato, in cui l’ex Espanyol, nonostante il gol contro il Siena, non ha brillato. Un fardello che al 50’ della sfida del Tardini si è tolto assieme alla fascia che gli teneva i capelli.

Parma-Roma 0-1: quando una vittoria vale più dei tre punti

 La prima vittoria della gestione Luis Enrique non ha portato solo i tre punti, ma un bagaglio di fiducia e consapevolezza necessario per il proseguo del campionato.

Tre punti che valgono molto di più, anche a sentire i protagonisti.

Totti, Pjanic, Osvaldo, tutti i giocatori si sono uniti al coro, dicendo che il successo di Parma può essere un nodo fondamentale della stagione giallorossa. La Roma del Tardini non ha brillato, soprattutto nel primo tempo. Le cose migliori si sono viste nella prima parte della ripresa, in cui dopo il gol Totti e Osvaldo hanno sfiorato il raddoppio.

Dopo c’è stato il ritorno di Giovinco e compagni, ma il fortino alzato da Burdisso e Heinze, aiutati da un gran De Rossi, ha retto fino al triplice fischio di Orsato, che è stato accolto come una liberazione da tutta la gente romanista.

Gli equivoci tattici di Luis Enrique: troppi giocatori fuori ruolo

 Le convinzioni tattiche di Luis Enrique stanno diventando equivoci. Equivoci che mettono in difficoltà i pur volenterosi giocatori della Roma.

Nella formazione iniziale schierata contro il Siena c’erano cinque calciatori fuori ruolo più Totti, troppo lontano dalla porta avversaria.

Perrotta, Pjanic, Pizarro, Borriello e Osvaldo hanno fatto quello che hanno potuto, a prescindere dalle loro reali qualità tecnico-tattiche.

Perrotta dopo una vita da mediano è stato fatto diventare un terzino destro. Lo spirito di sacrificio mostrato dall’ex Chievo non basta per colmare evidenti lacune, che vengono accentuate in quella posizione.

Pjanic è un trequartista, ma gioca da intermedio sinistro. Il bosniaco ama giostrare in posizione più avanzata e ha nelle sue corde l’ultimo passaggio, che in questa Roma si vede partire solo dal piede di Totti.

Roma-Siena 1-1, Luis Enrique: “Abbiamo paura”. Ma di cosa?

 Scrivere i numeri stagionali della Roma di Luis Enrique sarebbe un inutile esercizio di retorica. Sarebbe come dire che è tutto da buttare, che il lavoro fatto fin qui non va rivisto e corretto, ma rispedito nelle Asturie con la prima valigia disponibile.

Nel post partita contro il Siena, il tecnico spagnolo ha detto che la sua squadra ha paura. Ma paura di cosa? Dopo la sconfitta interna con il Cagliari, l’Olimpico ha applaudito Totti e compagni. Dopo il pareggio contro l’Inter, i giallorossi sono stati ricoperti di elogi.

Ieri sera alla fine di un primo tempo brutto in cui la formazione di Sannino ha giocato e prodotto di più, Osvaldo stava firmando una vittoria immeritata.

Quindi la domanda iniziale ritorna. Di cosa ha paura questa Roma? Prima del deludente pari contro i toscani, l’ambiente si era più o meno compattato per far parte di una rivoluzione che per ora ha portato una squadra di calcio a tirare raramente in porta.

Ag. Cicinho: “Presto ci sarà il rinnovo con la Roma”

 E’ vero, mi sono incontrato con il direttore per discutere del nuovo contratto di Cicinho. Sono molto fiducioso che tutto possa risolversi in brevissimo tempo“. A parlare è il procuratore del brasiliano, Ricardo Sarti, che, a Forzaroma.info, ha dichiarato:

L’incontro è andato molto bene, siamo rimasti d’accordo di rivederci nelle prossime settimane per sistemare gli ultimi dettagli. Confermo che dovrebbe esserci un prolungamento con spalmatura dell’ingaggi. Credo e spero che per la fine d’ottobre la cosa possa chiudersi. Cicinho è felicissimo del momento che sta vivendo. Il modulo di Luis Enrique s’adatta perfettamente alle sue caratteristiche da terzino brasiliano. Oramai l’infortunio è passato e non vede l’ora di poter tornare in campo e dare il suo contributo alla causa romanista. E’ entusiasta del modo di pensare e di giocare che Luis Enrique ha portato a Roma“.

Roma-Siena: Sannino elogia Luis Enrique

 Questa sera all’Olimpico si presenta il Siena di Sannino. La squadra toscana in questo campionato ha collezionato un pareggio in trasferta a Catania e una sconfitta in casa contro la Juventus.

Nella partita contro la squadra di Montella, i bianconeri hanno dimostrato in un campo difficile come il Massimino di poter giocare nella categoria. Nel ko interno di domenica scorsa, mister Sannino ha messo in difficoltà il suo predecessore Conte.

Al Franchi di Siena, infatti, Buffon e compagni non sono stati brillanti come nell’esordio contro il Parma. Merito della tattica maniacale dell’ex tecnico del Varese, che ha fatto in modo di non lasciare troppa libertà a Pirlo, che contro i gialloblu era stato il migliore in campo.

Per questo, la partita odierna è tutt’altro che semplice. Già nella gara contro il Cagliari, la Roma ha sofferto il pressing degli avversari che hanno spesso ostacolato De Rossi nella fase della costruzione del gioco.

Luis Enrique vara il turnover per Roma-Siena

 Sull’etichetta che va attaccata a Roma-Siena c’è la scritta turnover. Le tre partire in una settimana costringono Luis Enrique a un ricambio di giocatori.

Se seguissimo la logica, domani contro i toscani dovrebbero riposare Burdisso e Totti, calciatori che hanno giocato le prime due gare di campionato e che all’interno della rosa possono essere sostituiti.

Discorso che non vale De Rossi, l’uomo da cui non si può prescindere per il modulo del tecnico asturiano. Contro Cagliari e Inter, nessun ha azzeccato la formazione giallorossa che poi è scesa in campo. Luis Enrique ha stupito tutti sia contro i rossoblu che contro i nerazzurri.

Tancredi punta su Curci

 L’infortunio di Stekelenburg ha dato via al ballottaggio fra Curci e Lobont per la partita contro il Siena e per le altre che dovrà saltare l’olandese.

Nella gara contro l’Inter gli è subentrato il romeno, che non è apparso molto sicuro, non riuscendo a bloccare anche i tiri meno insidiosi.

Per questo le quotazioni dell’ex Primavera giallorosso sono in rialzo per difendere la porta romanista nel posticipo della quarta giornata. Chi sa le cose in casa Roma è perfettamente a conoscenza della predilezione di Franco Tancredi per Curci.

Roma-Siena: il ritorno di José Angel

 Per il posticipo del turno infrasettimanale Luis Enrique ritrova José Angel, che ha saltato la gara con l’Inter dopo l’espulsione rimediata contro il Cagliari.

Il tecnico asturiano ritrova uno dei suoi pupilli, il cui esordio in campionato è stato macchiato dai quei due minuti sciagurati, in cui ha causato il gol dei rossoblu e ha rimediato il cartellino rosso.

Fino a quel momento era stato il migliore in campo, dimostrando di essere una fonte del gioco giallorosso.

In una Roma lenta, lo spagnolo ha corso avanti e dietro sulla fascia sinistra per fornire assist ai compagni, che non ne hanno approfittato. La partita di San Siro ha evidenziato i progressi di Totti e compagni e nell’ambiente c’è curiosità per vedere l’apporto che riuscirà a dare Josè Angel.

Roma-Siena, Bojan: salgono le quotazioni dello spagnolo

 Nel posticipo di giovedì contro il Siena, Bojan potrebbe tornare a far parte dei titolari.

Lo spagnolo, che ha deluso nelle prime uscite stagionali ed è andato in panchina contro l’Inter, potrebbe trovar spazio nello schieramento iniziale che Luis Enrique vuole opporre ai toscani.

Complice le tre partite in una settimana, complice la scarsa vena realizzativa di Osvaldo, il tecnico asturiano vuole rilanciare il suo pupillo per conquistare la prima vittoria della sua gestione.

Altra concausa che suggerisce l’impiego dell’ex attaccante del Barcellona è l’aspetto psicologico. Bojan finora ha reso al di sotto delle sue possibilità e l’esclusione nella sfida di sabato è stata una mezza bocciatura.

Roma-Siena: Curci-Lobont, una maglia per due

 L’infortunio di Stekelenburg costringerà Luis Enrique a schierare la terza formazione in altrettante giornate di campionato.

Così giovedì prossimo contro il Siena all’Olimpico, a contendersi la maglia dell’olandese saranno Lobont e Curci.

Il portiere romeno, subentrato all’ex numero 1 dell’Ajax, non ha subito gol contro l’Inter, non dando, però, la sicurezza necessaria alla squadra a causa di parate in due tempi anche quando i tiri non erano irresistibili.

Per questo a Trigoria stanno salendo le quotazioni di Curci, la cui cessione è stata bloccata dal preparatore dei portieri giallorosso Franco Tancredi, che crede molto nelle capacità dell’estremo difensore cresciuto dopo le esperienze a Siena e a Genova, sponda Samp.

Il modulo di Luis Enrique: fra il 4-3-3 e il 3-4-3

 Si è parlato molto del 4-3-3 di Luis Enrique. Ma mai come a Milano con l’Inter, il tecnico asturiano ha messo in campo, almeno nella fase di costruzione del gioco, un 3-4-3.

Dove i 3 dietro sono stati Burdisso e Kjaer più De Rossi che ha arretrato, con i due terzini Perrotta e Taddei a creare la superiorità numerica a centrocampo. Tattica che ha portato i suoi frutti per gran parte della partita, fino a quando la gambe de due laterali hanno “tenuto”.

Nel finale di gara, complice anche l’ingresso di Muntari per Forlan e lo spostamento in avanti di Sneijder, l’opaca squadra di Gasperini ha sfiorato il gol in più di una occasione.

Inter-Roma: è ora di invertire la rotta

 Siamo arrivati alla vigilia di Inter-Roma.

Dopo una lunga attesa, acuita dalla sconfitta in casa contro il Cagliari di domenica scorsa, ormai manca davvero poco, le luci di San Siro si stanno per accendere.

Non è, non sarà e non può essere una partita decisiva per Luis Enrique, che ha la fiducia e il sostegno di dirigenza e squadra.

Una vittoria o quantomeno un pareggio accompagnato da una buona prestazione sarebbe un’iniezione di fiducia importante per il proseguo della stagione.

A Trigoria si lavora alacremente, in ogni allenamento il sudore bagna le fronte e la maglia di ogni giocatore, che crede nel progetto tattico del proprio mister.

La certezza di Luis Enrique si chiama De Rossi

 Fra le poche certezze di Luis Enrique per la gara contro l’Inter c’è Daniele De Rossi.

Il numero 16 di Ostia è il faro del centrocampo che ha in mente il tecnico asturiano per la delicata trasferta milanese.

Vicino a lui ci sarà sicuramente Pjanic più uno fra Perrotta, Pizarro e Gago.

Ma la certezza rimane lui, Daniele De Rossi che domenica scorsa contro il Cagliari ha ripagato la fiducia riposta in lui dal mister, mostrando una buona condizione sia fisica che mentale.

Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.