Roma-Fiorentina è la partita della verità

 Roma-Fiorentina se non sarà la partita della verità, poco ci manca. Dopo la vittoria di ieri contro l’Udinese, arrivata grazie a una buona prestazione, la squadra di Luis Enrique è chiamata a ripetersi domenica prossima quando i viola si presenteranno all’Olimpico, senza lo squalificato Amauri.

Sempre nel prossimo turno i bianconeri di Francesco Guidolin affronteranno in casa l’Inter di Stramaccioni, il che darebbe ai giallorossi la possibilità (con una vittoria) di superare Di Natale e compagni o distanziare ancora i nerazzurri, mentre la Lazio non dovrebbe avere problemi in casa del Novara.

Coppa Italia, per Roma-Fiorentina c’è aria di turn over

 Neanche il tempo di gioire per la vittoria casalinga contro il Chievo, che la Roma deve pensare al prossimo impegno di mercoledì in Coppa Italia contro la Fiorentina.

Fiorentina che in campionato ha svegliato la squadra di Luis Enrique, che dopo la sconfitta al Franchi per 3-0 con tre espulsi è cambiata radicalmente, raggiungendo un pareggio e tre successi consecutivi.

Quella che scenderà sul terreno dell’Olimpico contro la formazione di Delio Rossi sarà una Roma lontana parente di quella vista negli ultimi match di campionato.

Fiorentina-Roma, ecco le parole di Gilardino e Pasqual

 Fiorentina-Roma sarà una sfida complicata per entrambi le formazioni. Non tanto per la caratura degli avversari, ma il momento interno che stanno vivendo.

Luis Enrique non riesce a far decollare il progetto e d alle prese con la gestione del caso Osvaldo.

Non sta messo Delio Rossi, ancora incapace di dare una sferzata alla stagione viola, dopo essere subentrato a Sinisa Mihajlovic. A parlare del momento dei gigliati e del match contro Totti e compagni ci hanno pensato Gilardino e Pasqual.

Allenatore Roma: corsa a due tra Deschamps e Delio Rossi

 Allenatore Roma: nella sola giornata di ieri la nuova società giallorossa ha ricevuto 2 rifiuti: quello di Villas Boas (“Resto al Porto anche la prossima stagione”), e quello di Rudi Garcia (“Resto al 100% al Lille”). Perciò sono rimasti, a meno di nomi non ancora individuati, praticamente solo Didier Deschamps e Delio Rossi, con Stefano Pioli che, dopo l’incontro di ieri con Sabatini è qualcosa di più di un outsider. Da Il Tempo:

Metti un’ora abbondante di chiacchiere, in un paesino alle porte di Bergamo, tra Walter Sabatini e Stefano Pioli. Un piacevole scambio di impressioni terminato con il più classico dei “ci risentiamo”. Poi ognuno se n’è andato per la propria strada: il ds giallorosso in pectore in treno verso Roma, il tecnico verso Peschiera a dirigere l’allenamento del Chievo. “Ho incontrato Sabatini – ha ammesso Pioli – e la Roma è interessata a me, ma non ho firmato nulla con nessuno”. Tanto rumore per poco o nulla: Pioli è ancora indietro nella hit parade per la panchina giallorossa. Davanti ci sono ancora Didier Deschamps e (soprattutto) Delio Rossi.

Modulo Roma: problema Pizarro?

 Dal Romanista:

Dopo questa sconfitta si parlerà molto di moduli e di rombo, che va oppure no. Con il Bayern funzionò a meraviglia, soprattutto nel secondo tempo. A Palermo per niente, anche perché la Roma ha fatto la partita contro l’avversario sbagliato, quel Palermo che si esalta se gioca in contropiede. In Sicilia bisognava stare attenti a non scoprirsi per non lasciare quelle praterie nelle quali la squadra di Delio Rossi va a nozze. Tanto è vero che in casa ha fallito contro il Cagliari (0-0) e il Lecce (2-2), due squadre che si chiusero togliendogli gli spazi.

Roma-Palermo 4-1 rassegna stampa

 I rosanero lasciano l’Olimpico con volto scuro e delusione evidente. Gli toccheranno – Delio Rossi compreso – le parole dure di un Maurizio Zamparini ancora una volta prodigo di bordate nei confronti dei propri elementi in rosa. Ma la Roma va. Non si ferma più e la vittoria consente di mettere pressione all’Inter, impegnata in una sfida difficile (al San Paolo contro il Napoli). I giornali in edicola sono tutti evidentemente chiari nel ribadire quanto la vittoria giallorossa sia stata, oltre che un merito, un segnale di forza da non sottovalutare affatto. Claudio Ranieri alla vigilia aveva parlato di gara più importante: ebbene, la si è vinta. Anche questa. Il Messaggero: “Solo nel finale la Roma rallenta, il Palermo, con Budan per Cavani, si risveglia. Palo di Balzaretti. Al trentacinquesimo Miccoli trasforma il rigore concesso per fallo di Taddei su Pastore proprio sulla linea (almeno così vede Tagliavento) dell’area giallorossa. Tre minuti più tardi, percussione di Pizarro a destra e rasoterra a sinistra per la botta in corsa di Riise e per il 4 a 1 che fa sognare i tifosi giallorossi. Aspettando l’Inter, ora a più sei. Oggi e anche il 28 marzo all’Olimpico dove la Roma vince da tredici partite”. Il Romanista: “La Roma asfalta letteralmente il Palermo, fa venti risultati utili consecutivi (17 vittorie e 3 pareggi), si riprende il secondo posto ai danni del Milan (che però deve recuperare ancora la gara con la Fiorentina) e si porta a meno 6 dall’Inter che stasera affronterà il Napoli al San Paolo. Tanta roba per una partita sola. Un 4-1 che consente alla formazione giallorossa di mettersi in poltrona oggi pomeriggio e di gustarsi quello che succederà in giro per l’Italia, con la consapevolezza che comunque vada sarà un successo. Perché il Napoli è a 9 punti, il Palermo è ormai a 10, la Juve e il Genoa a 12, la Fiorentina a 16, delle altre si sono perse le tracce”.

Roma-Palermo: Ranieri e Rossi per la Champions League

 Roma-Palermo è stata decantata dai protagonisti come una sfida da Champions League: la classifica, dati alla mano, non fa che confermare. Per entrambii tecnici, Claudio Ranieri e Delio Rossi, più di una le insidie che si celano dietro l’avversario di turno. Ce ne parla La Gazzetta dello Sport in edicola oggi:
Perché la squadra giallorossa spera nella rimonta sull’Inter, mentre quella rosanero insegue un posto in Champions League
RANIERI STUDIA Certo, dinanzi alla disponibilità di Totti a mettersi in gioco, anche Claudio Ranieri barcolla, ma con molto realismo. «Domani (oggi, ndr) vedremo, lo gestirò come potrò. Francesco vuole sempre giocare, e questi sono i giocatori più a rischio, devi starci attento. Altri sanno dirti “sto bene, sto male”. Lui mette sempre il cuore sopra a tutto e questo non va bene. Quindi dovrò essere io a decidere». Sembrerebbe una porta chiusa (anche in vista di giovedì ad Atene), ma l’ultima parola non è ancora detta.

Zamparini: “Liverani è il nostro De Rossi”

 Per Delio Rossi non è un derby, per Maurizio Zamparini è come se lo fosse. Roma-Palermo raccontata dal Presidente rosanero ai microfoni di Radio Radio si presenta come una gara difficile al pari di una stracittadina. L’incipit dell’intervento di Zamparini è tuttavia polemico nei confronti di una radio romana che aveva azzardato uno scherzo allo stesso patron palermitano: quello di fargli credere che fosse in collegamento insieme a Julio Baptista e al suo agente. In realtà, due attori.

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