Derby: Luis Enrique ha l’imbarazzo della scelta

 Per il derby di domenica sera (ore 20:45) Luis Enrique ha a disposizione tutta la rosa, con il solo dubbio legato alle condizioni Francesco Totti.

Per il resto tutti i giocatori sono agli ordini del tecnico asturiano, che ritrova anche il brasiliano Juan, il quale la settimana scorsa ha fatto sapere tramite il suo procuratore di non gradire altre esclusioni dagli undici titolari.

Brasiliano che per la stracittadina si candida per un posto da titolare, anche se sarà difficile togliere uno fra Burdisso e Heinze, che hanno fornito ottime prestazioni in questo primo scorcio di stagione.

Serbia-Italia: Prandelli non rinuncia a De Rossi

 Fra un contratto da rinnovare e l’impegno per la Nazionale è un periodo molto intenso per Daniele De Rossi.

Il centrocampista della Roma farà parte del centrocampo azzurro che domani affronterà la Serbia, gara valevole per le qualificazioni a Euro 2012.

Come al solito i ct italiani non posso prescindere dalla sua presenza, che da quantità e qualità al reparto.

Un reparto che vede anche Andrea Pirlo, Riccardo Montolivo e con ogni probabilità Claudio Marchisio.

Come gli succede spesso, il numero 16 giallorosso non si riposa mai. Solo all’inizio di questa stagione, complice la squalifica in Europa League, il centrocampista ha ripreso a giocare solo nell’esordio in campionato contro il Cagliari.

Bojan: “Il gol? Mi sono tolto un peso. I tifosi della Roma sono unici”

 A chi crede che il calcio sia dettato solo da fattori fisici e atletici, escludendo quelli mentali, deve leggere le parole di Bojan:

“Il gol era un obiettivo che aspettavo, mi sono tolto un peso. Dopo tutto questo tempo nel Barcellona, che aveva una specifica filosofia, ero più vicino a casa, con la mia gente, improvvisamente mi sono trovato in un nuovo club con una cultura diversa e un nuovo allenatore, ma dal primo giorno mi sono sentito a casa grazie ai tifosi, ed è il motivo per cui il gol contro l’Atalanta è per loro”.

L’attaccante spagnolo ha detto di essersi tolto un peso, liberando la mente da fastidiosi problemi nati nel doppio confronto con lo Slovan Bratislava e acuiti contro il Cagliari.

Sabato scorso l’ex Barcellona ha segnato una rete da attaccante vero: taglio verso il centro a suggerire la verticalizzazione di De Rossi, stop e tiro di sinistro a battere Consigli in uscita.

Luis Enrique ha la carta Pizarro

 Gli sono basti 21 minuti più 3 di recupero per dimostrare la sua forza. In totale 24 minuti, che hanno conciso con il momento più delicato della partita contro l’Atalanta.

David Pizarro ha ben impressionato nella parte finale del match contro la squadra di Colantuono.

Entrato in sostituzione di Totti infortunato, il cileno si è piazzato a centrocampo a conservare e smistare palloni, che poi è la sua caratteristica migliore.

L’importanza dell’ex Udinese aumenta quando gli avversari bloccano De Rossi nella fase di costruzione della manovra, creando una fonte alternativa di gioco.

Pizarro è pronto per Roma-Atalanta

 L’infortunio di Perrotta spiana la strada a Pizarro, che nell’anticipo di domani all’Olimpico partirà titolare.

In questa stagione solo in casa contro il Siena, Luis Enrique l’aveva scelto nella formazione iniziale.

Il cileno formerà il terzetto di centrocampo con De Rossi  e Pjanic.

La presenza del numero 7 sarà importante anche in considerazione dello schema tattico di Colantuono che prevede quattro giocatori nella zona nevralgica del campo più Maxi Moralez alle spalle dell’unica punta Denis.

Luis Enrique e il rebus formazione per Roma-Atalanta

 Ci sono problemi di formazione per Luis Enrique in vista della sfida di sabato prossimo in casa contro l’Atalanta.

Nell’allenamento di questa mattina, infatti, si sono fermati Perrotta, De Rossi e Borriello, non ha preso parte Gago e Rosi ha fatto lavoro differenziato. A destare preoccupazioni sono le condizioni del numero 20, che si è bloccato a causa di una distorsione.

Domani ci saranno gli accertamenti. L’assenza di Supersimo costringerebbe il tecnico a schierare uno fra Cassetti e Cicinho (se Rosi non dovesse recuperare) sulla corsia destra e uno fra Pizarro e Gago a centrocampo.

Il cileno e l’argentino vengono rispettivamente da un problema alla schiena e un problema al polpaccio.

Roma-Siena: Sannino elogia Luis Enrique

 Questa sera all’Olimpico si presenta il Siena di Sannino. La squadra toscana in questo campionato ha collezionato un pareggio in trasferta a Catania e una sconfitta in casa contro la Juventus.

Nella partita contro la squadra di Montella, i bianconeri hanno dimostrato in un campo difficile come il Massimino di poter giocare nella categoria. Nel ko interno di domenica scorsa, mister Sannino ha messo in difficoltà il suo predecessore Conte.

Al Franchi di Siena, infatti, Buffon e compagni non sono stati brillanti come nell’esordio contro il Parma. Merito della tattica maniacale dell’ex tecnico del Varese, che ha fatto in modo di non lasciare troppa libertà a Pirlo, che contro i gialloblu era stato il migliore in campo.

Per questo, la partita odierna è tutt’altro che semplice. Già nella gara contro il Cagliari, la Roma ha sofferto il pressing degli avversari che hanno spesso ostacolato De Rossi nella fase della costruzione del gioco.

Luis Enrique vara il turnover per Roma-Siena

 Sull’etichetta che va attaccata a Roma-Siena c’è la scritta turnover. Le tre partire in una settimana costringono Luis Enrique a un ricambio di giocatori.

Se seguissimo la logica, domani contro i toscani dovrebbero riposare Burdisso e Totti, calciatori che hanno giocato le prime due gare di campionato e che all’interno della rosa possono essere sostituiti.

Discorso che non vale De Rossi, l’uomo da cui non si può prescindere per il modulo del tecnico asturiano. Contro Cagliari e Inter, nessun ha azzeccato la formazione giallorossa che poi è scesa in campo. Luis Enrique ha stupito tutti sia contro i rossoblu che contro i nerazzurri.

Il modulo di Luis Enrique: fra il 4-3-3 e il 3-4-3

 Si è parlato molto del 4-3-3 di Luis Enrique. Ma mai come a Milano con l’Inter, il tecnico asturiano ha messo in campo, almeno nella fase di costruzione del gioco, un 3-4-3.

Dove i 3 dietro sono stati Burdisso e Kjaer più De Rossi che ha arretrato, con i due terzini Perrotta e Taddei a creare la superiorità numerica a centrocampo. Tattica che ha portato i suoi frutti per gran parte della partita, fino a quando la gambe de due laterali hanno “tenuto”.

Nel finale di gara, complice anche l’ingresso di Muntari per Forlan e lo spostamento in avanti di Sneijder, l’opaca squadra di Gasperini ha sfiorato il gol in più di una occasione.

La certezza di Luis Enrique si chiama De Rossi

 Fra le poche certezze di Luis Enrique per la gara contro l’Inter c’è Daniele De Rossi.

Il numero 16 di Ostia è il faro del centrocampo che ha in mente il tecnico asturiano per la delicata trasferta milanese.

Vicino a lui ci sarà sicuramente Pjanic più uno fra Perrotta, Pizarro e Gago.

Ma la certezza rimane lui, Daniele De Rossi che domenica scorsa contro il Cagliari ha ripagato la fiducia riposta in lui dal mister, mostrando una buona condizione sia fisica che mentale.

Inter-Roma: Pizarro e Borriello, ecco perché potrebbero essere titolari

 Da esclusi dal progetto a titolari. Potrebbe questa essere la parabola di David Pizarro e Marco Borriello. I due giocatori, anche per l’elevato ingaggio, erano stati messi sul piede di partenza.

Ora sembrano tornati di moda e per la partita contro l’Inter, una loro candidatura è tutt’altro che da escludere.

Nell’esordio in campionato contro il Cagliari, la Roma ha fatto fatica a fare gioco, anche perché uno dei giocatori deputati (De Rossi) era sempre bloccato nella costruzione del gioco da un attaccante rossoblu.

Costruzione che quando passava per i piedi di José Angel e Pjanic dava buoni risultati, decisamente meno quando a iniziare l’azione erano Burdisso, Heinze, Rosi e Perrotta.

Roma-Cagliari: Pjanic è il grande dubbio di Luis Enrique

 Fra i dubbi di formazione che attanagliano Luis Enrique, ce ne è uno in particolare che lo sta facendo riflettere più degli altri. E’ quello relativo all’impiego dal primo minuto di Pjanic.

Il centrocampista bosniaco ha le qualità tecniche che piacciono all’allenatore asturiano, che però l’ha avuto a disposizione solo in tre allenamenti, troppo pochi per poter scendere in campo dal primo minuto.

Ieri l’ex Lione è stato provato a sinistra in un centrocampo a tre che ha visto Gago al centro e De Rossi a destra, che poi dovrebbe essere il terzetto titolare nella mente del tecnico spagnolo.

L’avversario, il Cagliari: Cossu il pericolo numero uno

 Il Cagliari che affronterà la Roma domenica prossima ha cambiato poco rispetto alla scorsa stagione, almeno negli undici titolari. Nella prima parte dell’anno passato, i rossoblu hanno giocato con il 4-3-1-2 per poi passare al 4-3-2-1 dopo la partenza di Matri a gennaio alla Juventus.

La formazione che si presenterà all’Olimpico vede Agazzi in porta, la linea difensiva composta da Pisano, Canini, Astori e Agostini, Biondini, Conti e Nainggolan a centrocampo con Cossu che agirà dietro a Nenè e a El Kabir, l’unico neoacquisto in scena nell’esordio in campionato.

Per dieci undicesimi, il Cagliari è lo stesso che pochi mesi fa ha ottenuto una salvezza tranquilla. Per questo i ragazzi di Ficcadenti non dovranno far altro che ritrovare la compattezza che sta cercando la Roma di Luis Enrique.

Roma-Cagliari, Luis Enrique: Totti sì, Totti no

 Totti sì, Totti no. E’ inutile negarlo, la presenza del capitano contro il Cagliari tiene banco in casa Roma. Le cronache da Trigoria danno il numero dieci sereno, che sta lavorando sodo per partire titolare nell’esordio in campionato.

Per quando ci si sforzi di parlare d’altro; il contratto di De Rossi, la presentazione di Gago, la Nazionale, la luce dei riflettori è puntata sempre su Totti.

Non che lui lo voglia, come detto più volte Francesco non ha fatto nulla per alimentare vecchie polemiche o farne nascere di nuove, ma l’attenzione mediatica nei suoi confronti è tale che è difficilmente controllabile anche dal direttore interessato.

Per questo il grande interrogativo nella partita contro la squadra di Ficcadenti è Totti. Totti sì, Totti no è il tormentone che accompagnerà Luis Enrique e tutto l’ambiente giallorosso fino all’ufficializzazione della formazione che deve bagnare la prima con una vittoria per scacciare fantasmi e paure di un’altra stagione deludente.

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