Totti: “In un campionato livellato vengono fuori le qualità dei singoli

 Ecco l’articolo di Francesco Totti sulle colonne del Corriere dello Sport:

Stiamo entrando nella fase cruciale della stagione: qui si deci­deranno le sorti di molte squadre, impegnate per vari traguardi. Tra poco torneranno le coppe europee e le squadre che vi partecipano giocheranno tre volte a settimana, quindi sarà facilitato il compito delle altre che potranno prepara­re le partite durante tutta la setti­mana con allenamenti program­mati. Ma il prezzo da pagare per chi punta in alto è anche questo. Negli ultimi tempi le squadre di bassa classifica, vedi Cesena, han­no incontrato avversari di vertice come Roma, Inter e Milan metten­dole in difficoltà, ma alla fine la qualità dei singoli ha avuto ragio­ne.

“Totti e la Roma, una cosa sola”

 Otto ex della Roma commentano per il Corriere dello Sport il momento che sta attraversando Francesco Totti:

RUGGIERO RIZZITELLI
«Lui può anche giocare da fermo in campo fa fare il salto di qualità»
«Francesco è sempre incensato quando le cose vanno bene. Quando invece ci sono dei proble mi, danno la colpa a lui.

Mazzone: “Roma, contro il Siena non è facile”

Carlo Mazzone mastica il giallorosso da una vita intera. Smessi i panni da allenatore della Roma (dal 1993 al 1996), Sor Carletto non ha mai smesso di stare vicino a squadra e società.
Il romano e romanista, infatti, segue la squadra da tifoso e non manca mai nel momento in cui occorre rilasciare giudizi e suggerimenti.
Le parole dell’ex difensore alla vigilia di Roma-Siena consentono di porre l’accento su due fatti: il primo è che, con le assenze in attacco di Francesco Totti e Luca Toni, per i capitolini sarà dura; il secondo porta dritto in casa Siena, dove milita uno di cui aver paura.
Si chiama Massimo Maccarone e, oltre a fare l’attaccante di professione, è uno che sa segnare alle big (due reti all’Inter due settimane fa).
Le parole di Mazzone sono riportate dal Corriere dello Sport:

Perrotta: alla Juve in bianco e nero, alla Roma un mondo a colori

Simone Perrotta, la Juventus, la Roma. Il ragazzo si farà, gli avrebbe cantato Francesco De Gregori se l’avessse visto, a ventun anni, quando approdo nella Juventus in seguito a una operazione di mercato condotta da Luciano Moggi, che acquisto il centrocampista dalla Reggina per una cifra di poco inferiore ai quattro miliardi di lire. Un articolo apparso sul Corriere dello Sport di stamane richiama alla memoria quel contesto: “Perrotta giocava da interno, fece solo cinque partite in campionato. Fu penalizzato anche dal servizio militare, ma Lippi non lo vedeva molto“. Suo allenatore, in quel periodo, fu Marcello Lippi, lo stesso tecnico che poi ne ha riconosciuto qualità e quantità. Al punto da ritenerlo un calciatore fondamentale per l’Italia, al punto da fargli vivere l’emozione indimenticabile dei Mondiali del 2006. Perchè, con il passare degli anni, Perrotta è cresciuto e ha saputo farsi trovare pronto nelle occasioni che più contano. Ancora il quotidiano:

Azevedo vuole la Roma: braccio di ferro con l’Atletico Paranaense

Il calciomercato della Roma entra nella fase cruciale: dopo Luca Toni, infatti, sono le ore in cui vanno risolti più di un affare intavolato. In entrata e in uscita. Nicolas Burdisso, Julio Baptista, Marcio Azevedo, Fabio Simplicio. Un quadrilatero di nomi che rappresentano il corso della società giallorossa per il presente e per il prossimo futuro. Mentre le trattative che porterebbero Baptista all’Inter e Burdisso (e conguaglio, dice la Roma) in giallorosso paiono intrecciate e sembrano viaggiare in parallelo (per cui, una dipende dall’altra), quelle relative a Simplicio e Azevedo procedono in autonomia e sono svincolate dall’esito delle altre. Per Simplicio, si è detto del forte avvicinamento tra le parti, ma il cartellino del centrocampista rosanero potrebbe essere a diposizione della Roma solo a giugno; riguardo Azevedo, la saga si arricchisce – dopo la brusca frenata del presidente dell’Atletico Paranaense – della ferma volontà del calciatore, disposto a tutto pur di venire a Roma. Lo racconta il Corriere dello Sport:

Totti: “Il derby, un regalo a Ranieri, ai Sensi e ai nostri tifosi”

 Francesco Totti dalle colonne del Corriere dello Sport:

Il derby non potrà mai essere per me una partita come tutte le altre. Per chi è nato in questa città e per chi ha vestito una sola maglia ed è tifoso della stessa squadra non potrà mai essere una partita normale. Proba­bilmente queste sensazioni le posso condivi­dere attualmente con Daniele De Rossi e fi­no allo scorso anno con Alberto Aquilani. Dall’altra parte non credo che ci siano colle­ghi che possano vivere la stracittadina con lo stesso stato d’animo. Il derby è importante vincerlo, a prescindere da come si gioca, dal­l’organizzazione di gioco e dalla qualità espressa. Rimane solo il risultato finale, è quello che conta. Anche per questo è una partita diversa dalle altre.

Roma, per la fascia destra in 4 si giocano un posto

 Riportiamo l’articolo del ‘Corriere dello Sport’ sui dubbi tattici di Claudio Ranieri in vista del derby, soprattutto sulla fascia destra, dove in 4 si giocano un posto.

Alla Roma piace poco la destra. Il Presidente del Consiglio stia pure tranquillo, stiamo parlando di calcio, in particolare di fascia. Destra, appunto. Che, in questa prima parte della stagione, crediamo di non dire un’eresia sostenendo che per i giallorossi si è rivelata il punto debole, cioè la zona del campo dove ha subito di più, nonostante i cambi di giocatori e di moduli. C’è un dato che spiega a sufficienza questa preoccupazione giallorossa: la Roma fin qui nelle partite ufficiali ha incassato 34 reti, undici conseguenza di calci piazzati, per il restante dieci, circa il 40%, sono maturate dall’out destro. Basti ricordare le ultime due reti subite da Julio Sergio, cioè quella di Ceravolo a Bergamo e quella di Huggel giovedì sera contro il Basilea. Una garanzia, ma per gli avversari. Ecco perchè, al di là delle 2 o 3 punte, il vero dubbio per la formazione che Ranieri manderà in campo nel suo primo derby da allenatore, è quello relativo a chi affidare la maglia di esterno basso destro, dubbio reso ancora più inquietante dal fatto che, molto probabilmente, da quella parte Ballardini piazzerà Zarate, cioè il giocatore di maggiore qualità, uno che, già nel derby di ritorno della passata stagione, sempre dalla corsia destra, mise a segno un gol che è ancora un cult tra i tifosi laziali e, ovviamente, un pò meno tra quelli romanisti.

Totti: “C’è ancora gente che parla a vanvera”

 L’articolo integrale de Il Corriere dello Sport a firma Francesco Totti:

Torno a scrivere sul Corriere dello Sport-Stadio dopo un periodo di pausa dovuto anche al mio infortunio e spero di rientrare presto in campo, già da domenica, per dare il mio contributo alla Roma . In questo periodo trascorso da spettatore il calcio l’ho vissuto in maniera diversa. Da fuori si vedono e si percepiscono situazioni che quando si è in campo e concentrati per giocare non si avvertono. Abbiamo avuto un momento di difficoltà contro il Livorno e l’Udinese, ma sia con il Bologna che in Coppa con il Fulham e infine con l’Inter ci siamo ripresi e abbiamo dato dimostrazione soprattutto di compattezza di gruppo. In questo periodo ho sentito che sono state dette molte cose sulla situazione del mio contratto.

Roma, primi tempi troppo fatali

 Tratto dall’articolo del Corriere dello Sport di  oggi.

La Roma è prima in clas­sifica. Non abbiamo bevuto trop­po, perché non stiamo parlando ovviamente di quella del campio­nato, dove la posizione è decisa­mente più in basso, ma di un’altra classifica, molto particolare, ma che comunque sottolinea come in questa stagione il fattore sfortuna non si sia dimenticato di abitare dalle parti di Trigoria. Sia chiaro, non vuole essere un alibi, ma una semplice constatazione di fatti. La Roma primatista è quella per le sostituzioni nel primo tempo, sostituzioni che nel novantanove per cento dei casi sono dettate da in­fortuni. La statistica è il frutto di un det­tagliato e scrupolo­so lavoro del sito LAROMA24.IT, che ha preso in esame le prime dodici gior­nate di questo cam­pionato. La Roma è stata capace, si fa per dire, di dover cambiare un suo giocatore in sei oc­casioni, in pratica il venti per cento di queste sostituzioni per infortunio ( in tutto sono state 30) registrate per tutte le venti squadre della nostra serie A.

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