Totti: “C’è ancora gente che parla a vanvera”

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 L’articolo integrale de Il Corriere dello Sport a firma Francesco Totti:

Torno a scrivere sul Corriere dello Sport-Stadio dopo un periodo di pausa dovuto anche al mio infortunio e spero di rientrare presto in campo, già da domenica, per dare il mio contributo alla Roma . In questo periodo trascorso da spettatore il calcio l’ho vissuto in maniera diversa. Da fuori si vedono e si percepiscono situazioni che quando si è in campo e concentrati per giocare non si avvertono. Abbiamo avuto un momento di difficoltà contro il Livorno e l’Udinese, ma sia con il Bologna che in Coppa con il Fulham e infine con l’Inter ci siamo ripresi e abbiamo dato dimostrazione soprattutto di compattezza di gruppo. In questo periodo ho sentito che sono state dette molte cose sulla situazione del mio contratto.
Mi sono stati riferiti discorsi fatti nei salotti buoni di Roma, durante i quali si discuteva sull’opportunità o meno di fare un contratto di un certo tipo al sottoscritto. Non mi sono stati riferiti i nomi di queste persone, ma posso immaginare che siano sempre le stesse che poi mi vengono a chiedere foto, gadget e maglie autografate e subito dopo continuano a sparlare di me. Credo di aver dimostrato sul campo in questi anni quello che rappresento come calciatore. Il ruolo di leader viene attribuito dal gruppo, dalla gente e non da se stessi. Quindi spesso vengo chiamato per rappresentare la Roma, Roma e il calcio italiano in eventi di varia natura, in particolare con scopi benefici. Non sono io che assurgo a questo ruolo, ma sono gli altri che identificano in me un simbolo che racchiude il calciatore, lo sportivo e l’uomo e io di questo ne sono fiero. Non credo sia una colpa se mi scelgono per fare l’ambasciatore Unicef, o per le iniziative della Fifa per aiutare i bambini.
Mi è capitato di ricevere migliaia di persone di tutti i tipi: politici, attori, sportivi, che mi volevano conoscere per farsi una foto. Ma quando mi è stato detto che c’era la proprietaria del cane del commissario Rex, popolare in tutte le tv d’Europa, sono rimasto molto sorpreso. Mi ha fatto molto piacere constatare che sul mio nuovo sito Internet si sono registrate in pochi giorni migliaia di persone da tutte le parti del mondo. Non ho mai fatto nulla per finire sotto i riflettori. Se anche oggi Roma e la Roma avessero a disposizione uno o più calciatori che possano sostituirmi sia sul campo che fuori, io sarei il primo ad esserne contento. E ancora una volta voglio smentire le solite dicerie secondo le quali io non vorrei calciatori importanti nella Roma. Il tempo è galantuomo, è stato lo stesso Toni a confermare pubblicamente di essere stato cercato da me per indossare la maglia giallorossa e in precedenza lo stesso avevo fatto con Mutu e Gilardino.
Un’altra cosa che mi ha dato fastidio è aver sentito ex calciatori come Di Canio, che non ha mai vestito la maglia della Nazionale maggiore, dare giudizi sulla mia eventuale convocazione in Nazionale e sulle mie condizioni di salute. Glielo dico con grande rispetto: credo che le sue parole siano fuori luogo per vari motivi. Io non mi sono mai permesso di dare giudizi su colleghi, allenatori o dirigenti e su situazioni di cui non sono a conoscenza e soprattutto di cui non conosco le dinamiche. Credo che alcune volte parlare di Totti significa stare sui giornali per qualche giorno e magari avere qualche momento di visibilità sui mezzi di comunicazione.
Ringrazio invece i miei colleghi della Nazionale per gli attestati di stima nei miei confronti. Mi hanno fatto molto piacere. Con alcuni di loro, specie Buffon e Gattuso, c’è un rapporto particolare.
Probabilmente il calcio ha bisogno di una svolta e questa la possono dare solo i giovani, quindi le nuove leve dovranno trovare la forza, le idee e le energie per poter trasformare il calcio attuale. Il consiglio che posso dare è quello di dire la verità, assumersi le responsabilità, con scelte che possono essere impopolari, ma se sentite sono quelle più giuste. Inoltre consiglio di non cadere nell’errore di parlare alle spalle di compagni, allenatori e dirigenti, ma di essere diretti con gli interessati.
In questo periodo del nuovo infortunio mi sono state vicine molte persone, sono quelle che in queste situazioni mi conoscono di più. Per esempio sia l’ex sindaco di Roma Veltroni che l’attuale primo cittadino Alemanno, che hanno potuto conoscere il Francesco uomo e il Francesco calciatore e quello che ho rappresentato e potrò rappresentare ancora per questa città.
Alla ripresa del campionato ci troveremo una partita difficile contro il Bari di Ventura, che è una delle sorprese. Come era prevedibile ho visto un Milan in netta ripresa perchè i campioni fanno sempre la differenza. Ci sono tante squadre che possono dire la loro nelle zone alte della classifica. La Fiorentina, il Napoli, il Palermo e la Samp. Magari queste ultime saranno avvantaggiate perchè non hanno gli impegni delle Coppe.


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