Borini corre verso Roma-Cesena

 In gol contro la Fiorentina in coppa Italia e pochi minuti con il Catania prima della sospensione.

Così è iniziato l’anno per Fabio Borini, che dopo l’infortunio patito nella gara contro il Milan è tornato con una voglia di giocare da far invidia.

Voglia di giocare che con molta probabilità lo porterà a scendere in campo dal primo minuto sabato prossimo contro il Cesena all’Olimpico. Sembra, infatti, che sarà l’under 21 azzurro a essere titolare con Bojan in panchina.

Modulo Roma: Ranieri ha scelto

 Dal Corriere dello Sport:

Sarà 4-4-2. Lo dice la storia di Ranieri. Dalla Spa­gna all’Inghilterra il tecnico romano, potendo scegliere, ha sempre utilizzato il modulo sacchiano. Lo stesso modulo che gli costò la panchina della Juventus. L’attuale allenatore della Roma fece notare al club bianconero che ad una squa­dra che giocava con il 4-4-2 da anni – con qualche variante solo nelle stagioni di Zidane – non sarebbe servito Diego. Meglio investire su una grande ala, pensava Ranieri, che provò a chiedere Ribery. Niente. E a poco più di un anno di distanza si sa bene come è andata a finire tra Diego e la Ju­ve e quale prezzo hanno pagato i bianconeri, fuori dalla Champions, con un progetto Ferrara-Lippi mai veramente nato, e uno Del Neri che è ancora in fase embrionale.

Totti: “Campionato inimmaginabile. Ranieri super”

 Ecco l’articolo settimanale di Francesco Totti sulle pagine de Il Corriere dello Sport. Il capitano giallorosso dice la sua sul campionato e sullo sprint scudetto:

Nessuno poteva immaginare un campionato come questo. Con tante sorprese, tante novità. A cinque giornate dalla fine nessuna squadra può avere la certezza di aver conseguito i propri obiettivi. Questo rivaluta il nostro calcio che spesso viene criticato, ma che in questo momento ci sta regalando forti emozioni. All’inizio del torneo, con il trasferimento di grandi campioni come Ibrahimovic e Kakà all’estero si prevedeva un campionato meno spettacolare, ma così non è stato. E’ cresciuto il valore di tanti calciatori che già giocavano in Italia e questo ha portato a un livello di spettacolo più elevato. I giocatori di tecnica e fantasia sono sempre quelli che fanno la differenza. La Samp con Cassano e il Palermo con Miccoli lo testimoniano e stanno lottando per il traguardo della Champions League.

Juventus: Marchisio, Sissoko e Candreva per fermare la Roma

Giovane, fresca, ambiziosa e con la voglia di scrollarsi di dosso la negatività del periodo: Ciro Ferrara si affida ai ragazzi e, per la sfida tra Juventus e Roma, pare deciso a schierare un centrocampo “ragazzino”, nel quale Momo Sissoko (25 anni compiuti ieri) è il tassello più anziano.
Assieme a lui, la mediana sarà preservata da Claudio Marchisio e Antonio Candreva.
Tuttosport ne svela i dettagli:

Ferrara vs. Ranieri: uno in bilico, l’altro in Champions

In foto ride il bianconero, nella realtà non è proprio così. Juventus-Roma vissuta dalla panchina, da una parte Ciro Ferrara e dall’altra Claudio Ranieri. Stati d’animo differenti, a tal punto opposti che, mentre l’allenatore bianconero sta convivendo da oramai qualche settimana con l’ombra di un sostituto (si sussurra Hiddink, anche se la società nella figura di Jean Claude Blanc ha prontamente smentito ogni contatto), il tecnico testaccino ha tra le mani un mezzo miracolo che può diventare anche qualcosa di più. La sua Roma, infatti, dopo un avvio di stagione travagliato ha cominciato a invertire il trend e – grazie all’approdo di Ranieri – ha compiuto una scalata in graduatoria che ha portato i giallorossi al terzo posto (35 punti) dietro Milan (40) e Inter (46). “Mai gufato Ranieri – diceva nella conferenza della vigilia Ciro Ferrara – perchè penso di stare bene se la Juve sta bene“: tant’è, tra i due un legame professionale inevitabile, visto che proprio Ferrara subentrò a Ranieri dopo l’esonero subito dal testaccino alla fine della scorsa stagione.

L’avversaria: Juventus post Calciopoli, nè scudetto nè Champions. Obiettivi di stagione: Coppa Italia, Europa League (!)

L’enigma Juventus imperversa in questo 2010 appena abbozzato. Lontano anni luce dalle favole a lieto fine che ne hanno costruito la storia sportiva – a suon di vittorie e trofei alzati al cielo, cuciti sul petto – il presente del club più glorioso d’Italia è più nero che bianco, quasi a prolungare il purgatorio di una società a cui mancano come il pane successi e traguardi raggiunti. Il dopo Calciopoli della squadra di proprietà della famiglia Agnelli, che ha avuto nel compianto Gianni il massimo esponente dirigenziale, ha offerto ai tifosi della Vecchia Signora una sola gioia – simbolicamente importante ma da cui trarre scarso giovamento – legata all’immediata promozione in serie A (ottenuta sul campo nel 2006/07) dopo la retrocessione in B decretata a tavolino (a seguito di sentenza della Commissione di Appello Federale in merito ai fatti oggetto dello scandalo del calcio italiano del 2006 che declassò la Juventus dal 1º al 20º posto del campionato 2005-06 mandandola in serie B per la prima volta nella storia del club).

Juventus-Roma, Boniek: “Tridente ok. Giallorossi favoriti, ma…”

 Al doppio ex Zibì Boniek , 3 anni con la maglia di Juve e Roma, analizza la partitissima di sabato a Torino, che potrebbe essere un crocevia sia per i giallorossi che per i bianconeri. Da Il Tempo:

«Chi vede favorita per sabato? «La Roma attraversa un bel momento, la Juve no. Dire Roma è facile, ma…». Ma? «Ma per certi versi può essere un discorso sbagliato. I bianconeri adesso non se la passano bene, però non dimentichiamoci delle vittorie con l’Inter e con la Sampdoria, che quando arrivò a Torino era in forma smagliante».

Quindi la Roma dovrà essere attenta a non svegliare il can che dorme? «Dovrà fare attenzione all’emergenza della Juve e alla legge dei grandi numeri. Anche perché, da un punto di vista juventino, non ci potrebbe essere un’occasione migliore per poter ripartire della gara di sabato».

A Roma l’argomento è soprattutto uno: tridente si, tridente no. Lei come la pensa? «Non vedo nessuna controindicazione nel far giocare insieme Totti, Toni e Vucinic: renderebbe la Roma ancora più forte. Comunque la scelta spetta a Ranieri».