Per la gara di domani contro il Chievo è emergenza attacco per Luis Enrique, che però non vuole sentire questa parola, perché non vuole creare alibi a sé stesso e alla squadra:
“Non parlo mai d’emergenza. Bojan ha un colpo al polpaccio, forse sarà complicato utilizzarlo. Ma ce ne sarà un altro, Tallo o Piscitella, poi vedremo. Il Chievo è una squadra collaudata, sarà difficile, ricordo la partita d’andata. Spero di vedere la Roma simile a quella col Napoli, noi in trasferta siamo in difficoltà. Se vinciamo questa partita possiamo farcela, c’è molto equilibrio in questo campionato. Noi dobbiamo migliorare la nostra prestazione”.
Nella partita contro i clivensi mancheranno anche gli squalificati Osvaldo e Lamela, mentre preoccupa un po’ il calo di forma di Borini, anche se c’è da dire che l’attaccante in comproprietà con il Parma è tornato dopo uno stop di tre settimane.
Il futuro si chiama Chievo. Almeno per Luis Enrique, che al termine della gara di sabato contro il Napoli ha detto di pensare solo ai clivensi.
Dopo Lamela, De Rossi e Osvaldo squalificati, per la gara di domani contro il Napoli non ci sarà neanche Stekelenburg, che ha un problema a una spalla.
Mancano quattro giornate alla fine di questo travagliato campionato. Quattro giornate in cui la Roma deve pensare a fare più punti possibili per arrivare in Europa League e salvare la stagione.
A dispetto delle dichiarazioni ufficiali, Luis Enrique lascerà la Roma a fine anno. Dopo la sconfitta di ieri, il tecnico ha capito che la sua esperienza nella Capitale è giunta al termine.
La Roma non molla Luis Enrique. Luis Enrique non molla la Roma. È questo il messaggio giallorosso dopo la sconfitta interna contro la Fiorentina, che ha compromesso la qualificazione in Champions League, ma probabilmente tutto il progetto del nuovo corso.
Per la gara di domani contro la Fiorentina è scattato l’allarme Totti. Il capitano non ha preso parte all’allenamento odierno a causa di una sindrome influenzale. Al momento la sua presenza nel match contro i viola è in dubbio.
La difesa della società nei confronti di Luis Enrique è diventata una litania stucchevole. Un mero e quantomai inutile esercizio di retorica per un allenatore che ha smarrito sé stesso e non ha più in mano le redini del gruppo.
Come se non bastassero gli scricchiolii di un progetto forse mai nato veramente, esce un’altra voce che non fa bene all’ambiente Roma.
Le ripetitive modalità delle sconfitte in trasferta fanno diventare tali anche le analisi del post gara. Gli stessi difetti e l’incapacità di reagire viste in passato rendono ancora più amaro il ko dello Juventus Stadium, che è la fotografia della stagione della Roma fuori dall’Olimpico.
Francesco Totti e la Roma un amore che dura da anni. Un amore che il capitano non hai mai messo in discussione, perché per lui la maglia giallorossa è molto di più di una divisa da gioco, con la quale deliziare i palati fini di esigenti calciofili. Il nostro numero 10 l’ha ribadito oggi al sito della Fifa:
Maarten Stekelenburg sarà in campo contro la Juventus. L’attacco influenzale che l’ha colpito ieri sul finire dell’allenamento non ne pregiudicherà la presenza nel posticipo di domenica.
Loro vogliono rimanere, la Roma li vuole tenere. Detta così sembra facile, ma per la permanenza in giallorosso di Gago e Marquinho ci vuole una cifra vicina a 10 milioni di euro.