Luis Enrique ha scelto i suoi fedelissimi

 La Roma di Luis Enrique sta prendendo forma. E non per la vittoria di Novara, ma perché il tecnico ha scelto i suoi intoccabili, quelli da cui, infortuni permettendo, non vuole prescindere: Stekelenburg, Burdisso, Gago, De Rossi, Pjanic e Osvaldo, più Rosi, Josè Angel e Lamela che sono sulla buona strada.

Discorso a parte per Totti che sta recuperando per il prossimo turno contro il Lecce. Non solo perché sarà un caso ma Bojan è devastante a gara in corso e decisamente meno quando viene schierato dal primo minuto.

Potrebbe diventare il Montella dell’anno del terzo scudetto, quando l’Aeroplanino spaccava le partite come nessuno.

Ancora è troppo presto, ma al momento la sensazione sembra proprio questa. Lo zoccolo duro che sta costruendo Luis Enrique non può che far bene ai giocatori, la cui alternanza, a volte obbligata da infortuni e squalifiche, è sembrata essere eccessiva.

Convocati Novara-Roma: non c’è Cicinho, qualcosa non va con Luis Enrique

 Fra i convocati di Luis Enrique per la sfida di domani a Novara non figura il nome di Cicinho. Assenza che fa pensare, visto che sulla fascia destra la Roma ha diversi problemi.

E allora proviamo a ricostruire la vicenda fra il calciatore e la Roma in questa stagione. Nel ritiro di Brunico il brasiliano aveva convinto il tecnico asturiano a puntare su di lui.

Poi l’infortunio e una condizione fisica che tarda ad arrivare l’hanno messo ai margini della squadra, proprio quando il suo procuratore stava per raggiungere l’accordo per il rinnovo del contratto e la spalmatura dell’ingaggio.

Luis Enrique: il dubbio per Novara-Roma

 Per l’anticipo di domani contro il Novara, Luis Enrique (che oggi parlerà in conferenza stampa alle 11 e 30) ha il dubbio su chi schierare nella posizione di trequartista. A contendersi il ruolo, ma non una maglia da titolare, sono Lamela e Pjanic.

Se l’argentino dovesse partire dietro alle punte, l’ex Lione scalerebbe a centrocampo vicino all’indiscusso De Rossi e uno fra Gago e Greco o più difficilmente Simplicio, che non gioca da Roma-Atalanta, partita nella quale realizzò il gol della tranquillità.

In questo caso Bojan rientrerebbe dal primo minuto, accanto a Osvaldo o Borriello, a meno che Luis Enrique non voglia riproporli insieme come contro il Palermo.

Novara-Roma: Heinze accanto a Burdisso

 L’infortunio di Juan rompe sul nascere il ballottaggio difensivo con Gabriel Heinze, che sabato sera contro la squadra di Tesser riprenderà il posto da titolare accanto a Nicolas Burdisso.

Complice anche lo stop di Kjaer, l’argentino verrà riproposto dal 1’dopo la brutta prestazione disputata contro il Genoa. La difesa anti-Novara sarà composta da Rosi sulla fascia destra, José Angel su quella sinistra e la coppia Burdisso-Heinze al centro.

Nell’allenamento di oggi oltre a Kjaer, Juan, Totti, Borini e Lobont non ha preso parte Pizarro, che come anticipato nei giorni scorsi non sarà a disposizione di Luis Enrique.

Il tecnico giallorosso, infatti, ieri ha provato Greco accanto a De Rossi e Gago. L’ex Primavera potrà fare l’esordio in questo campionato, se Pjanic e Lamela dovessero giocare in posizione più avanzata.

Novara-Roma: Lamela torna dal 1′

 Non sarà l’ultima spiaggia, ma Novara è una tappa importante del viaggio intrapreso dalla nuova Roma.

Sul sintetico del Piola, la squadra di Luis Enrique dovrà riprendere la marcia frenata bruscamente dalla sconfitta nel derby.

Contro la squadra di Tesser, il tecnico asturiano manderà in campo i giocatori che meglio ricalcano le sue idee: tenacia, determinazione e voglia di vincere.

In questo senso il post-Milan è stato esaustivo. L’atteggiamento di Lamela e Pjanic è stato elogiato dall’allenatore, che ha fatto capire ai senatori che bisogna invertire la rotta.

Proprio l’argentino riprenderà il posto da titolare nell’anticipo dell’11 giornata.

Rosi corre verso Novara-Roma

 La fascia destra ritroverà il suo proprietario inatteso per questa stagione. Aleandro Rosi è tornato ad allenarsi con il gruppo e al momento la maglia da titolare contro il Novara è sua.

Strana storia quella dell’ex Primavera, che ai nastri di partenza era dietro a Cicinho e Cassetti. Ora, complici delle buone prestazione, l’ex Siena è diventato fondamentale per il gioco di Luis Enrique.

Luis Enrique che, dai due sopra citati e da Perrotta, provato in tre occasioni in quel ruolo, non è mai riuscito a trarre le giuste garanzie.

Rosi non gioca dal derby, in cui fu costretto a uscire per uno scontro con Radu, e sabato prossimo contro la squadra di Tesser si prenderà il suo posto sulla fascia di competenza.

La dirigenza si stringe attorno a Luis Enrique. Faccia a faccia con i giocatori

 La dirigenza si è stretta intorno all’allenatore. Baldini e Sabatini fanno da chioccia a Luis Enrique, la cui leadership è stata messa per la prima volta in discussione da alcuni giocatori.

Ieri il tecnico ha catechizzato il gruppo per il brutto primo tempo disputato contro il Milan e per i molti errori commessi in fase difensiva.

40 minuti in cui l’asturiano si è affidato alla sua lingua per strigliare i calciatori, apparsi troppo passivi nelle ultime due partite.

Calciatori che hanno ascoltato e hanno risposto, chiedendo più allenamenti su alcune fase di gioco, per esempio i calci da fermo che sono costati le ultime due sconfitte.

Novara-Roma: Luis Enrique ora o mai più

 Anche la fiducia e la pazienza hanno un limite. Limite che la Roma di Luis Enrique non dovrà varcare sabato sera sul sintetico di Novara.

Perché in questa stagione e soprattutto in questo ultime 4 partite se ne so viste troppe e ripetersi negativamente contro la squadra di Tesser significherebbe dare il colpo di grazia a un progetto già traballante.

Progetto, rivoluzione cambio di mentalità, usate il termine che volete, ma a Trigoria i conti cominciano a non tornare. Si sapeva che la strada sarebbe stata in salita, ma non così. Perché l’inclinazione di questa salita sta diventando talmente ripida che nessuno riesce a percorrerla.

Roma-Milan 2-3: giocatori nuovi, problemi vecchi

 Stilare percentuali sui demeriti di Luis Enrique e su quelli dei giocatori è un esercizio inutile, oltre che difficile. La cosa certa è che la Roma tira poco in porta, i centrocampisti si inseriscono di rado, i terzini salgono, azzeccando un cross ogni cinque o sei e in fase difensiva si fanno errori incredibili.

Come se non bastassero queste lacune, i calciatori ci mettono una dose di concentrazione in alcune situazioni di gioco talmente bassa da lasciare inorriditi.

Concentrazione che tranne in poche annate è sempre stato il problema atavico dei giallorossi. Dei 14 elementi scesi sabato in campo 9 erano nuovi. Insomma cambiano gli interpreti, ma il risultato rimane uguale.

Roma-Milan, Luis Enrique: “Pjanic può giocare”

 Ieri ha fatto un lavoro a parte e oggi si è unito al gruppo. Può giocare”. Sono le parole pronunciate nella conferenza stampa di oggi da Luis Enrique riguardo a Miralem Pjanic.

Il centrocampista bosniaco sembrava aver alzato bandiera bianca per la sfida di domani contro il Milan e, invece, il solo allenamento che ha svolto oggi lo riporta nella possibile formazione titolare.

Se l’ex Lione dovesse partire dal primo minuto verrebbero confermate le voci dell’assenza di Lamela dagli undici iniziali.

Roma-Milan: Osvaldo dal 1′, Pjanic più no che sì

 Neanche il tempo di smaltire la delusione per la sconfitta con il Genoa che in casa Roma si pensa già al Milan. Milan che verrà affrontato ancora senza Totti e forse senza Pjanic.

Il bosniaco sta meglio, ma al momento non è ancora pronto per giocare sabato pomeriggio.

Domani verrà verificato il suo stato di salute, ma pare difficile che l’ex Lione possa scendere in campo contro i rossoneri.

Allo stato attuale delle cose è sicuro il rientro dal 1’ di Osvaldo, che ieri sera è rimasto a guardare per quasi un’ora.

Luis Enrique: perché insistere con Perrotta sulla fascia?

 Come analizzare Genoa-Roma? Come si sarebbe giudicata questa partita se i giallorossi avessero pareggiato?

E’ vero, con i se non si fa la storia e non si vincono le partite. Ma aiutano a inquadrare la strana situazione della squadra di Luis Enrique, che sembra controllare il gioco e poi improvvisamente a segnare sono gli altri.

Il risultato, per forza di cose, conta. Conta nella vita, nello sport e di conseguenza nel calcio. Degli ultimi tre incontri la Roma ne ha persi due a ridosso del 90’.

Mancanza di concentrazione, libertà di pensiero come l’ha chiamata Borini o scarsa personalità.

Gago: la certezza di Luis Enrique per Genoa-Roma

 Sta diventando una certezza nella formazione di Luis Enrique. Fernando Gago, arrivato a Roma a fari spenti, sta conquistando l’ambiente giallorosso a suon di buone prestazioni.

Il suo approdo nella Capitale è targato Franco Baldini, che lo portò a Madrid quando si occupava del mercato delle Merengues. Il quasi nuovo dg giallorosso l’ha indicato in estate a Walter Sabatini come rinforzo per il centrocampo.

Appena sbarcato a Trigoria, si era vociferata una sua incompatibilità con De Rossi. Incompatibilità che, come ha sottolineato l’argentino nella conferenza stampa di presentazione, non ha ragione di essere. Così la pensa il tecnico che gli sta dando sempre più fiducia accanto a Capitan Futuro.

Genoa-Roma: ballottaggio Osvaldo-Borriello

 Palermo, Genoa, Milan e turnover. Sono stati questi i compagni di viaggio di Luis Enrique per la trasferta di oggi contro il Grifone.

Il tecnico giallorosso sta pensando a come sfruttare al meglio la sua rosa, soprattutto in attacco dove nonostante le assenze di Totti e Pjanic, c’è grande abbondanza.

Per caratteristiche e vista l’ottima prova di domenica scorsa, Lamela si prenderà la maglia di trequartista dietro a due attaccanti, uno dei quali sarà Bojan. L’altro uscirà fuori dal ballottaggio Osvaldo-Borriello.

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