Baldini vuole Villas Boas, Sabatini preferisce Montella

 Le due anime della Roma stanno venendo fuori. Quella esterofila di Franco Baldini e quella italianizzante di Walter Sabatini.

Lo scorso anno la spuntò l’allora futuro dg, che decise di affidare il nuovo corso tecnico nella mani di Luis Enrique, a cui il ds gli avrebbe preferito Stefano Pioli o Delio Rossi.

Oggi la situazione si sta rinnovando con Baldini che vuole Andrè Villas Boas e Sabatini che vuole Vincenzo Montella.

Dato per certo l’addio dell’allenatore asturiano, a Trigoria si sta decidendo l’allenatore che dovrà rilanciare le ambizioni della squadra e le speranze di tifosi, mai così pazienti come in questa stagione.

Chievo-Roma 0-0, De Rossi: “È un anno da rivedere”

 Lo zero a zero di ieri contro il Chievo ha certificato l’addio della Roma all’Europa. La matematica non condanna i giallorossi, ma raggiungere un piazzamento fra le prime cinque è molto difficile.

Al momento la squadra di Luis Enrique è settima con ben poche speranze di risalire la classifica. Luis Enrique che ha definito quella di ieri “non una partita, ma pallanuoto”.

Il tecnico asturiano ha continuato:

“La Roma e il Chievo hanno fatto di tutto per vincere, di più non si poteva. Per il salto di qualità ci è mancato tanto nelle partite precedenti, il punto raccolto stasera non serve quasi a niente, perché noi avevamo bisogno di vincere. Ci sono state poche possibilità di fare gol, soprattutto su qualche palla inattiva, ma era molto difficile”. 

Chievo-Roma, Luis Enrique non vuol sentir parlare di emergenza

 Per la gara di domani contro il Chievo è emergenza attacco per Luis Enrique, che però non vuole sentire questa parola, perché non vuole creare alibi a sé stesso e alla squadra:

“Non parlo mai d’emergenza. Bojan ha un colpo al polpaccio, forse sarà complicato utilizzarlo. Ma ce ne sarà un altro, Tallo o Piscitella, poi vedremo. Il Chievo è una squadra collaudata, sarà difficile, ricordo la partita d’andata. Spero di vedere la Roma simile a quella col Napoli, noi in trasferta siamo in difficoltà. Se vinciamo questa partita possiamo farcela, c’è molto equilibrio in questo campionato. Noi dobbiamo migliorare la nostra prestazione”.

Nella partita contro i clivensi mancheranno anche gli squalificati Osvaldo e Lamela, mentre preoccupa un po’ il calo di forma di Borini, anche se c’è da dire che l’attaccante in comproprietà con il Parma è tornato dopo uno stop di tre settimane.

Roma, spunta Montella

 Il futuro si chiama Chievo. Almeno per Luis Enrique, che al termine della gara di sabato contro il Napoli ha detto di pensare solo ai clivensi.

Futuro che per società e tifosi, invece, sta diventando sinonimo di ricostruzione, perché l’allenatore asturiano non rimarrà e alcuni giocatori ne se andranno (anche alcuni di quelli acquistati la scorsa estate).

Sembra un paradosso, ma la tanta annunciata rivoluzione culturale potrebbe partire da chi invece lo stesso anno è stato allontanato perché non garantiva quella discontinuità, che avrebbe voluto la nuova società: Vincenzo Montella.

Roma-Napoli, Curci sostituirà l’infortunato Stekelenburg

 Dopo Lamela, De Rossi e Osvaldo squalificati, per la gara di domani contro il Napoli non ci sarà neanche Stekelenburg, che ha un problema a una spalla.

Al suo posto giocherà ancora una volta Curci, considerando che Lobont è appena rientrato in gruppo. A confermare l’indisponibilità del portiere olandese ci ha pensato Luis Enrique, che nella conferenza stampa odierna ha detto:

“Ancora ha un problema alle spalle, potrebbe non giocare. Ma non succede nulla, ho fiducia in tutti ragazzi. Domani mi aspetto una gara difficile soprattutto per quella che è la nostra situazione. Potrebbe avvicinarci ancora alla qualificazione in Europa. Fino alla fine della stagione c’è ancora molto da lottare, migliorare. Dobbiamo rialzarci e portare più in alto possibile la squadra”.

Un problema in più per Luis Enrique che vive il momento più difficile della sua breve carriera da allenatore. Contro gli undici di Walter Mazzarri, il tecnico asturiano dovrà inventare la formazione, ma soprattutto avrà l’arduo compito di motivare una squadra scarica e giù fisicamente.

Roma-Napoli, Bojan accanto a Borini

 Mancano quattro giornate alla fine di questo travagliato campionato. Quattro giornate in cui la Roma deve pensare a fare più punti possibili per arrivare in Europa League e salvare la stagione.

Poi si penserà al futuro, al nuovo allenatore, a meno che BaldiniLuis Enrique non vogliano riprovare a ricostruire quello che quest’anno si è visto solo in potenza.

Il presente, però, si chiama Napoli, che sabato sera all’Olimpico si gioca le carte per raggiungere il terzo posto.

Addio Luis Enrique, la Roma pensa ad Allegri e Mazzarri

 A dispetto delle dichiarazioni ufficiali, Luis Enrique lascerà la Roma a fine anno. Dopo la sconfitta di ieri, il tecnico ha capito che la sua esperienza nella Capitale è giunta al termine.

Non solo per il settimo posto in classifica, ma perché la squadra ha avuto un’involuzione tecnico-tattica che ha fatto scattare l’allarme.

Come se non bastasse, anche la tifoseria ha scaricato l’allenatore più aspettato degli ultimi 20 anni. Al termine della sconfitta contro la Fiorentina, il coro unanime dello stadio non ha lasciato dubbi.

Roma-Fiorentina 1-2, la confusione di Luis Enrique

 La Roma non molla Luis Enrique. Luis Enrique non molla la Roma. È questo il messaggio giallorosso dopo la sconfitta interna contro la Fiorentina, che ha compromesso la qualificazione in Champions League, ma probabilmente tutto il progetto del nuovo corso.

Almeno a livello di facciata, tutto rimane com’è. Lo stesso allenatore asturiano è stato chiaro nelle interviste post-partita:

“Non è il momento di scappare, adesso devo stare vicino ai ragazzi e cominciare a pensare alla partita con il Napoli. Mancano quattro partite alla fine della stagione e dobbiamo cercare di arrivare in Europa”.

Roma-Fiorentina, Totti in dubbio per l’influenza

 Per la gara di domani contro la Fiorentina è scattato l’allarme Totti. Il capitano non ha preso parte all’allenamento odierno a causa di una sindrome influenzale. Al momento la sua presenza nel match contro i viola è in dubbio.

Con Lamela e Bojan squalificati, il numero dieci proverà a scendere in campo per aiutare la squadra a rialzarsi dopo la pesante sconfitta di domenica in casa della Juventus.

In caso di forfait, Luis Enrique confermerà Pjanic come trequartista dietro alla coppia Osvaldo e Borini.

Juventus-Roma, Perrotta contraddice Luis Enrique

 La difesa della società nei confronti di Luis Enrique è diventata una litania stucchevole. Un mero e quantomai inutile esercizio di retorica per un allenatore che ha smarrito sé stesso e non ha più in mano le redini del gruppo.

Nel post gara di Torino, l’allenatore asturiano aveva detto che la posizione di Perrotta era da intermedio di centrocampo, salvo poi essere contraddetto dal diretto interessato, il quale ha rivelato che il suo compito era quello di limitare il raggio d’azione di Pirlo.

È l’ennesimo scricchiolio di un progetto a cui ormai è difficile credere. Come dimenticare l’accesa discussione con Heinze dopo il ko interno contro il Milan a novembre, che portò in panchina l’argentino nella partita successiva di Novara in favore di Cassetti, divenuto desaparecido proprio dalla trasferta piemontese.

Scontro tra Baldini, Osvaldo, De Rossi e Heinze dopo Roma-Udinese

 Come se non bastassero gli scricchiolii di un progetto forse mai nato veramente, esce un’altra voce che non fa bene all’ambiente Roma.

Secondo l’edizione online di Repubblica, dopo la vittoria contro l’Udinese ci sarebbe stato un duro confronto fra Baldini da una parte e Osvaldo, De Rossi e Heinze dall’altra a causa delle parole del dg che aveva così commentato la sconfitta di Lecce: “Qualche giocatore è stato sopravvalutato caratterialmente“.

I tre hanno chiesto chiarimenti al dirigente con una frase che suonava più o meno così: “Diccelo in faccia adesso che non abbiamo personalità“. Si racconta di “porte degli spogliatoi sbattute in faccia e lunghi silenzi”.

Juventus-Roma 4-0, Luis Enrique e l’incapacità di reagire

 Le ripetitive modalità delle sconfitte in trasferta fanno diventare tali anche le analisi del post gara. Gli stessi difetti e l’incapacità di reagire viste in passato rendono ancora più amaro il ko dello Juventus Stadium, che è la fotografia della stagione della Roma fuori dall’Olimpico.

Anche questa volta nel momento della verità la squadra è mancata, sciogliendosi sotto i colpi di Juventus, sorpresa da tanta arrendevolezza romanista.

Dopo solo 8’ la partita contro la formazione di Antonio Conte è già finita grazie alla doppietta di Vidal, la cui seconda rete è viziata da un fallo all’inizio dell’azione di Quagliarella non visto dall’arbitro Bergonzi.

Bergonzi che al 28’ espelle ingiustamente Stekelenburg per un fallo su Marchisio, considerando la chiara occasione da gol.

Totti: “Non posso immaginarmi con un’altra maglia e comunque non saprei come spiegarlo ai miei figli”

 Francesco Totti e la Roma un amore che dura da anni. Un amore che il capitano non hai mai messo in discussione, perché per lui la maglia giallorossa è molto di più di una divisa da gioco, con la quale deliziare i palati fini di esigenti calciofili. Il nostro numero 10 l’ha ribadito oggi al sito della Fifa:

“Ho avuto diverse possibilità di andare via ma ho sempre detto che avrei voluto indossare solo una maglia nella mia carriera. Non posso immaginarmi con un’altra maglia e comunque non saprei come spiegarlo ai miei figli. Sono contento della mia decisione, vale molto di più che vincere il Pallone d’Oro“.

Ha 36 anni c’è chi mormora di un suo imminente addio, perché chissà quale forma fisica o rendimento che non più come quello di un tempo.

Juventus-Roma, Stekelenburg ci sarà

 Maarten Stekelenburg sarà in campo contro la Juventus. L’attacco influenzale che l’ha colpito ieri sul finire dell’allenamento non ne pregiudicherà la presenza nel posticipo di domenica.

Tira un sospiro di sollievo Luis Enrique, ma lo tira una tifoseria intera perché il portiere olandese è un elemento cardine della formazione giallorossa. Curci è stato allarmato (Lobont è infortunato), ma a Trigoria nessuno ha messo in dubbio l’impiego dell’estremo difensore orange.

Ieri la squadra è stata nascosta dal proprio tecnico, che ha fatto spegnere le telecamere di Roma Channel e ha blindato l’ultima mezz’ora della seduta.

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