Il Tempo:
Stavolta è finita davvero. La Roma è in vendita, l’impero dei Sensi si chiude e cancella i suoi debiti con le banche. L’8 luglio è una data che entra nella storia giallorossa. Il «colpetto» di scena è l’annuncio del riscatto del portiere romeno Lobont che precede la fumata bianca, l’ultimo atto concreto di una proprietà che presto dovrà farsi da parte. La firma sulla lettera d’intenti con Unicredit è arrivata pochi minuti dopo le ore 22 nello studio del professor Cesare Ruperto. Rosella Sensi e Paolo Fiorentino, vice ad di Unicredit Group, hanno annunciato la fine di un’epoca.
Il Giornale:
Il Tempo:
L’accordo è stato raggiunto, la Roma è in vendita. Ecco il Comunicato Italpetroli-Unicredit:
Stadio Franco Sensi: il progetto ancora non ha conosciuto sviluppi, colpa la legge sugli Stadi. Avvicinato da un cronista della SignorainGiallorosso.it, l’architetto Gino Zavanella, desiner ed esperto di impiantistica sportiva e ideatore del progetto dello Stadio Franco Sensi, a margine del convegno “Le Arene prossime future. Modelli di sviluppo e tendenze in tema di impianti sportivi, alla luce del DDL Lolli-Butti” presso la Sala Conferenze di Palazzo Marini , ha commentato:
Dalla Repubblica:
Voglia di dirlo. Seeeeeeeee. Eppure, Giampaolo Angelucci viene sempre più indicato quale prossimo Presidente della Roma grazie a un investimento immediato di 200 milioni di euro: con 120 comprerebbe il club, con altri 80 farebbe mercato. E, giusto per non farci mancare niente (che je voi fà, certe volte), ecco la dote del multimilionario. Fernando Torres (Adriano è venuto a fà er quarto de reparto…..chi j’o dice – mo’ – che avemo scherzato?). Da blitzquotidiano:
L’ultima stagione di Fabio Henrique Simplicio è stata sicuramente agrodolce. Se, da un lato, il mediano carioca ha avuto la soddisfazione di essere convocato nella Seleçao di Carlos Dunga (nella doppia amichevole novembrina contro Inghilterra ed Oman) e di aver realizzato due reti decisive sulle quattro totali messe a segno nell’annata, dall’altro l’ex rosanero ha dovuto combattere più contro gli allenatori che contro i compagni per ottenere un posto fisso in squadra. Il 2009/2010 del Palermo era iniziato infatti con Walter Zenga al timone ed ambizioni molto alte da parte della dirigenza. L’arrivo di Javier Pastore, al contempo, aveva accresciuto la concorrenza nella zona nevralgica del campo ma nonostante questo l’ex numero 1 dell’Inter era riuscito a far coesistere i due talenti. Il 15 agosto arriva la prima soddisfazione personale nel 4-2 contro la Spal nel terzo turno di Tim Cup mentre per il primo sigillo in campionato occorre attendere la rete del 2-0 alla settima giornata contro la Juventus.