Mourinho-Burdisso: il mea culpa dello Special One

 Dal Corriere dello Sport:

Coccole per Nicolas Burdisso. Non ci sarebbe nulla di strano, in casa della Roma, considerando quanto è stato difficile strapparlo all’Inter (e alla Juventus). E’ un po’ curioso, invece, se le belle parole arrivano da Josè Mourinho, ieri vinci tutto a Milano, oggi padrone al Real Madrid. Intervistato da France Football, la rivista che ha inventato il Pallone d’Oro, Mourinho ha ricordato Burdisso come uno dei migliori giocatori mai allenati: «Quando arri vai all’Inter (era l’estate del 2008, ndr) gli dissi che era meglio che andasse via perché non ci sarebbe stato spazio per lui.

Champions League: Roma, qualificazione vicina

 Dalla Gazzetta dello Sport:

È la storia di una impresa. Dall’umiliazione di una sconfitta senza attenuanti al trionfo che proietta la Roma a un passo dagli ottavi di Champions League. A Cluj, tra due settimane, basterà un pareggio, o forse nemmeno quello. Un 3-2 incredibile, col Bayern Monaco avanti di due gol e padrone di un primo tempo terribile, e la Roma capace di cambiare pelle nell’intervallo. Metamorfosi difficile da spiegare, perché in questa partita da infarto, bella, emozionante ma giocata da due squadre assai presto lunghissime, c’entrano poco schemi e diavolerie tattiche.

Ribery-Gomez-Muller come Menez-Borriello-Vucinic

 Dalle pagine de Il Romanista:

E’ una sfida che si preannuncia spettacolare quella di stasera fra Roma e Bayern Monaco. In ballo, oltre la qualificazione agli ottavi di Champions (per i giallorossi) c’è il confronto fra due attacchi fenomenali, due batterie d’avanti che farebbero (e fanno) invidia a mezza Europa: da una parte Menez, Vucinic e Borriello, dall’altra Ribery, Muller e Gomez.

Il favoloso mondo di Jerry

 Da Il Romanista:

Più che amici, fratelli. Più che compagni di squadra, compagni di vita. Jeremy e Menez e Philippe Mexes, due facce della stessa medaglia fatta di talento francese e spregiudicatezza testaccina. Il primo è arrivato nell’estate del 2008 a Roma, dove già da quattro anni viveva il connazionale che, appena venne a sapere dell’interessamento della Roma per il ragazzino del Monaco, decise di prenderlo sotto la sua ala. 

Roma: Aabar in testa

 Dal Romanista:

Per usare una terminologia sportiva, al momento è in vantaggio il fondo Aabar. A pochi giorni dal rush finale, dallo sprint cui parteciperanno i soggetti interessati ad acquistare l’As Roma, questa è una novità. Una novità importante. Aabar è davanti. L’indiscrezione giunge al “Romanista” da fonti finanziarie estremamente attendibili. A quanto risulta al nostro giornale, la proposta del gruppo arabo sarebbe stata ritenuta, per ora, la migliore.

Roma-Bayern: Ranieri ritrova De Rossi e Pizarro

 Dal Romanista:

«De Rossi e Pizarro? Sono disponibili tutti e due al cento per cento. Sono in grado di giocare». Claudio Ranieri “arruola” ufficialmente i due centrocampisti giallorossi, che non giocano insieme da cinquanta giorni: l’ultima volta che il Pek e Daniele hanno giocato uno al fianco dell’altro è stato il 3 ottobre scorso nella trasferta di Napoli, uno dei momenti più bassi della stagione romanista.

Europa: Roma a caccia della centesima vittoria

 Dal Corriere dello Sport:

Roma, facci dire cento. Vittorie in competizioni organiz zate dall’Uefa. Siamo a quota novantanove dopo il successo sul campo del Basilea, non sarebbe male andare a tre cifre proprio stasera contro il Bayern, un suc cesso che vorrebbe dire un passo avanti probabilmente decisivo per approdare agli ottavi di finale della Champions League, tra guardo che sarebbe centrato per la quarta volta negli ultimi cinque anni. STORIA -Tutto è co minciato nella stagione 1969- 70, il primo successo contro gli irlandesi dell’Ards, tre a uno per i giallorossi che, peraltro, in Europa già da un pezzo bazzicavano, una vittoria nella Coppa delle Fiere in bacheca.

Champions: Roma, pericolo Gomez

 Dal Corriere dello Sport:

Si guarda intorno, incuriosito. Come dargli torto? L’hotel Hilton di Roma per un forestiero è uno spettacolo tutto da vivere, con la sua terrazza panoramica che mostra il meglio della città. E che sovrasta un Monte che si chiama come lui: Mario. Più che un micidiale attaccante, davanti ai microfoni Gomez sembra uno studente di college in gita premio: elegante nel suo completo scuro, curato nella pettinatura, garbato nei modi. Ma la Roma farà bene a non fidarsi.

Candela: “Menez è insostituibile”

 Dalla Gazzetta dello Sport:

Passa il tempo e il suo accento francese s’intende sempre più a malapena. A Vincent Candela riesce quasi meglio parlare il romano. Che venga da Oltralpe lo si capisce quando pronuncia un nome: «Jeremy». Da un francese a un francese: «Tutti hanno capito che ora Menez è un giocatore insostituibile».

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