La dirigenza si è stretta intorno all’allenatore. Baldini e Sabatini fanno da chioccia a Luis Enrique, la cui leadership è stata messa per la prima volta in discussione da alcuni giocatori.
Ieri il tecnico ha catechizzato il gruppo per il brutto primo tempo disputato contro il Milan e per i molti errori commessi in fase difensiva.
40 minuti in cui l’asturiano si è affidato alla sua lingua per strigliare i calciatori, apparsi troppo passivi nelle ultime due partite.
Calciatori che hanno ascoltato e hanno risposto, chiedendo più allenamenti su alcune fase di gioco, per esempio i calci da fermo che sono costati le ultime due sconfitte.
Sta diventando una certezza nella formazione di Luis Enrique. Fernando Gago, arrivato a Roma a fari spenti, sta conquistando l’ambiente giallorosso a suon di buone prestazioni.
Roma-Palermo, minuto numero 7: Erik Lamela raccoglie all’interno dell’area di rigore un pallone recuperato da De Rossi, e da posizione decentrata, invece che crossare come avrebbero fatto la maggior parte dei giocatori, realizza con un delizioso sinistro a giro il gol, che poi risulterà decisivo per la vittoria.
“Consigliai Luis Enrique prima al Genoa e subito dopo, verso metà maggio, chiamai Sabatini che di concerto con Baldini hanno scelto lo spagnolo per la nuova Roma” . L’ha ha detto il procuratore Dario Canovi ai microfoni di 1927, la storia continua.
“Il progetto tecnico-tattico è al 50%, ma le abitudini e i comportamenti ormai sono vicini alla perfezione. Siamo vicini al modello che vogliamo”.
Poteva essere un eroe. E non per caso. Perché non ci si trova nel posto giusto, al momento giusto dopo pochi secondi dall’ingresso in campo.
Con tutte le vicissitudine che hanno caratterizzato l’estate giallorossa, abbiamo perso di vista le condizioni di un giocatore fondamentale per la Roma: Juan.
Se la nuova dirigenza voleva dare un segnale forte, l’ha dato ieri pomeriggio con gli acquisti di Kjaer, Gago, Pjanic più il giovane Borini.
Dei 3-4 acquisti che ha in mente Sabatini c’è un giocatore per reparto. L’altro sarà figlio delle occasioni di mercato e delle possibili cessioni di Marco Borriello o di un extracomunitario.
Concentri sul closing, sul mercato e sulla rivoluzione attuata da Luis Enrique, abbiamo perso di vista un giocatore che per la Roma è fondamentale: Juan. Dall’inizio della preparazione, il difensore brasiliano non si é mai allenato con continuità e spesso il problema al tendine rotuleo l’ha costretto al differenziato.
Nell’esordio brillante di Bojan, nella conferme di Totti e De Rossi e nel giovane Viviani che avanza, Luis Enrique ha avuto la conferma: la strada è quella giusta. Perché contro il Vasas i nuovi José Angel e Heinze hanno dimostrato affidabilità, i vecchi, tranne alcuni casi, hanno dato la sensazione di aver capito cosa vuole il tecnico asturiano.