Bojan: “Il gol? Mi sono tolto un peso. I tifosi della Roma sono unici”

 A chi crede che il calcio sia dettato solo da fattori fisici e atletici, escludendo quelli mentali, deve leggere le parole di Bojan:

“Il gol era un obiettivo che aspettavo, mi sono tolto un peso. Dopo tutto questo tempo nel Barcellona, che aveva una specifica filosofia, ero più vicino a casa, con la mia gente, improvvisamente mi sono trovato in un nuovo club con una cultura diversa e un nuovo allenatore, ma dal primo giorno mi sono sentito a casa grazie ai tifosi, ed è il motivo per cui il gol contro l’Atalanta è per loro”.

L’attaccante spagnolo ha detto di essersi tolto un peso, liberando la mente da fastidiosi problemi nati nel doppio confronto con lo Slovan Bratislava e acuiti contro il Cagliari.

Sabato scorso l’ex Barcellona ha segnato una rete da attaccante vero: taglio verso il centro a suggerire la verticalizzazione di De Rossi, stop e tiro di sinistro a battere Consigli in uscita.

Josè Angel: dal Cagliari qualcosa è cambiato

 La pausa per la Nazionale porta a fare un primo bilancio stagionale sulle prestazioni dei giocatori.

I primi a balzare agli occhi della critica sono per forza dio cose i nuovi, se non altro per vedere se il loro acquisto è stato azzeccato.

In proposito quello di José Angel sembrava il più convincente, almeno nel doppio confronto contro lo Slovan in Europa League e in campionato contro il Cagliari.

Causare il vantaggio di Conti e farsi espullere nello spazio di due minuti sono stati fattori che hanno inciso sul rendimento dello spagnolo nelle partite susseguenti.

Roma-Siena 1-1, Luis Enrique: “Abbiamo paura”. Ma di cosa?

 Scrivere i numeri stagionali della Roma di Luis Enrique sarebbe un inutile esercizio di retorica. Sarebbe come dire che è tutto da buttare, che il lavoro fatto fin qui non va rivisto e corretto, ma rispedito nelle Asturie con la prima valigia disponibile.

Nel post partita contro il Siena, il tecnico spagnolo ha detto che la sua squadra ha paura. Ma paura di cosa? Dopo la sconfitta interna con il Cagliari, l’Olimpico ha applaudito Totti e compagni. Dopo il pareggio contro l’Inter, i giallorossi sono stati ricoperti di elogi.

Ieri sera alla fine di un primo tempo brutto in cui la formazione di Sannino ha giocato e prodotto di più, Osvaldo stava firmando una vittoria immeritata.

Quindi la domanda iniziale ritorna. Di cosa ha paura questa Roma? Prima del deludente pari contro i toscani, l’ambiente si era più o meno compattato per far parte di una rivoluzione che per ora ha portato una squadra di calcio a tirare raramente in porta.

Inter-Roma: è ora di invertire la rotta

 Siamo arrivati alla vigilia di Inter-Roma.

Dopo una lunga attesa, acuita dalla sconfitta in casa contro il Cagliari di domenica scorsa, ormai manca davvero poco, le luci di San Siro si stanno per accendere.

Non è, non sarà e non può essere una partita decisiva per Luis Enrique, che ha la fiducia e il sostegno di dirigenza e squadra.

Una vittoria o quantomeno un pareggio accompagnato da una buona prestazione sarebbe un’iniezione di fiducia importante per il proseguo della stagione.

A Trigoria si lavora alacremente, in ogni allenamento il sudore bagna le fronte e la maglia di ogni giocatore, che crede nel progetto tattico del proprio mister.

Inter-Roma: Borini, il predestinato

 Poteva essere un eroe. E non per caso. Perché non ci si trova nel posto giusto, al momento giusto dopo pochi secondi dall’ingresso in campo.

Perché se Heinze non avesse colpito la palla di testa in fuorigioco, lui nella posizione alla Pippo Inzaghi c’era, come c’era la sua zampata vincente che ha strozzato in gola la gioia del pareggio romanista contro il Cagliari.

Fabio Borini poteva essere un eroe, entrando nel cuore del popolo giallorosso in un batter d’occhio. Il ragazzo, classe ’91, cresciuto con Drogba e Lampard, si è fatto trovare subito pronto.

Perché la sua stagione sarà così, scampoli di partita da sfruttare nel migliore dei modi (a meno che il giovane non esploda e guadagni il posto da titolare). Il suo procuratore, Marco De Marchi, lo aveva detto alla vigilia e l’ha ribadito nel post-partita: il giocatore ha la mentalità giusta e si farà trovare pronto. Ai più sono sembrate frasi di circostanze.

E invece la gara di domenica ha dimostrato che quello che si era detto sull’ex Parma era tutto vero. Non solo per la rete annullata che avrebbe potuto far tornare il sorriso sulla volto triste di Luis Enrique, ma perché l’attaccante è giocatore, come si dice nel gergo calcistico.

Roma-Cagliari 1-2 e lo sliding doors giallorosso

 Una dirigenza nuova, un allenatore nuovo, 6 acquisti partiti subito titolari; la Roma, però, è la stessa. E’ la stessa squadra degli anni passati, che in due minuti manda in fumo un esordio non eccezionale, ma non tutto da buttare.

Ieri alla prima vera azione, il Cagliari va in vantaggio con Daniele Conti, che sfrutta al meglio un errato disimpegno di José Angel, la cui espulsione dopo un minuto priva Luis Enrique del migliore in campo. In 120” i giallorossi si sciolgono, riuscendo nell’ultimo quarto di gara a creare poco per ribaltare il risultato. A fine partita, il tecnico asturiano fa me culpa, mostrandosi dispiaciuto per i tifosi, che nonostante la sconfitta hanno applaudito Totti e compagni.

Roma-Cagliari: Pjanic è il grande dubbio di Luis Enrique

 Fra i dubbi di formazione che attanagliano Luis Enrique, ce ne è uno in particolare che lo sta facendo riflettere più degli altri. E’ quello relativo all’impiego dal primo minuto di Pjanic.

Il centrocampista bosniaco ha le qualità tecniche che piacciono all’allenatore asturiano, che però l’ha avuto a disposizione solo in tre allenamenti, troppo pochi per poter scendere in campo dal primo minuto.

Ieri l’ex Lione è stato provato a sinistra in un centrocampo a tre che ha visto Gago al centro e De Rossi a destra, che poi dovrebbe essere il terzetto titolare nella mente del tecnico spagnolo.

Roma-Cagliari: Bojan sulla sinistra o al centro dell’attacco

 Si era fermato ieri per un attacco influenzale. Oggi è tornato in campo per lavorare con i compagni. Bojan Krkic c’è e ci sarà domenica nel tridente d’attacco che affronterà il Cagliari nel delicato esordio in campionato.

L’attaccante spagnolo deve riscattare le opache prove in Europa League, ma soprattutto dovrà ripagare l’incontrastata fiducia che gli sta dando Luis Enrique.

La posizione dell’ex Barcellona dipenderà dalla presenza in campo di Francesco Totti. Se il capitano farà parte degli undici titolari, Bojan agirà sulla fascia sinistra, altrimenti potrebbe giocare al centro dell’attacco.

Roma-Cagliari: Heinze sta convincendo Luis Enrique

 Vincere all’esordio contro il Cagliari sarebbe un toccasana per l’ambiente-Roma, che ritroverebbe la tranquillità perduta dopo l’eliminazione in Europa League per mano del modesto Slovan Bratislava.

E per farlo Luis Enrique sta pensando di affidarsi a una difesa granitica con Burdisso e Heinze centrali, Cassetti e Josè Angel sulle fasce.

L’ex Marsiglia sembra aver convinto il tecnico asturiano, che fino a ieri era intenzionato a puntare su Rosi a destra e Cassetti centrale oppure con l’ex Lecce sulla corsia esterna e Kjaer vicino al Bandito.

Il danese si è unito da poco al gruppo, motivo che induce Luis Enrique a proporre Heinze, che si allena già da alcune settimane con il gruppo ed è un giocatore, la cui esperienza e tenacia non possono essere messe in discussione.

Luis Enrique e l’infortunio di Juan

 Con tutte le vicissitudine che hanno caratterizzato l’estate giallorossa, abbiamo perso di vista le condizioni di un giocatore fondamentale per la Roma: Juan.

Il brasiliano è costretto a lavorare a parte a causa dell’infiammazione al tendine rotuleo del ginocchio destro.

Problema che il difensore si porta dietro da molto tempo. E’ innegabile che le stagioni positive della squadra siano coincise con un alto rendimento del difensore e quindi, la preoccupazioni dello staff tecnico attorno alle sue condizioni fisiche sono più che giustificate.

Giustificate a tal punto che nel mercato estivo il ds Walter Sabatini ha acquistato l’esperto Heinze e il giovane promettente Kjaer.

L’avversario, il Cagliari: Cossu il pericolo numero uno

 Il Cagliari che affronterà la Roma domenica prossima ha cambiato poco rispetto alla scorsa stagione, almeno negli undici titolari. Nella prima parte dell’anno passato, i rossoblu hanno giocato con il 4-3-1-2 per poi passare al 4-3-2-1 dopo la partenza di Matri a gennaio alla Juventus.

La formazione che si presenterà all’Olimpico vede Agazzi in porta, la linea difensiva composta da Pisano, Canini, Astori e Agostini, Biondini, Conti e Nainggolan a centrocampo con Cossu che agirà dietro a Nenè e a El Kabir, l’unico neoacquisto in scena nell’esordio in campionato.

Per dieci undicesimi, il Cagliari è lo stesso che pochi mesi fa ha ottenuto una salvezza tranquilla. Per questo i ragazzi di Ficcadenti non dovranno far altro che ritrovare la compattezza che sta cercando la Roma di Luis Enrique.

Roma-Cagliari, Luis Enrique: Totti sì, Totti no

 Totti sì, Totti no. E’ inutile negarlo, la presenza del capitano contro il Cagliari tiene banco in casa Roma. Le cronache da Trigoria danno il numero dieci sereno, che sta lavorando sodo per partire titolare nell’esordio in campionato.

Per quando ci si sforzi di parlare d’altro; il contratto di De Rossi, la presentazione di Gago, la Nazionale, la luce dei riflettori è puntata sempre su Totti.

Non che lui lo voglia, come detto più volte Francesco non ha fatto nulla per alimentare vecchie polemiche o farne nascere di nuove, ma l’attenzione mediatica nei suoi confronti è tale che è difficilmente controllabile anche dal direttore interessato.

Per questo il grande interrogativo nella partita contro la squadra di Ficcadenti è Totti. Totti sì, Totti no è il tormentone che accompagnerà Luis Enrique e tutto l’ambiente giallorosso fino all’ufficializzazione della formazione che deve bagnare la prima con una vittoria per scacciare fantasmi e paure di un’altra stagione deludente.

Roma-Cagliari come Roma-Bologna?

 Roma-Cagliari aprirà i battenti del campionato giallorosso, che quest’anno come mai è accompagnato da molti punti interrogativi.

L’atmosfera ricalca quella dell’ultimo 2000-2001, quando la squadra di Capello uscì dalla Coppa Italia per mano dell’Atalanta, portando con sé critiche e sospetti sulla campagna acquisti. Nella partita di Bergamo, Samuel, messo a sinistra nella difesa a tre, sembrò essere la brutta copia di Trotta.

Quel campionato si aprì con un’aria simile a quella che si respira in questi giorni. Ricordiamo che nell’esordio in casa con il Bologna, la futura Roma scudettata non brillò, andando in vantaggio allo scadere del primo tempo con un gol di testa di Totti su calcio piazzato dalla destra di Marcos Assuncao.

Roma-Cagliari: Kjaer si scalda

 L’emergenza in difesa costringerà Luis Enrique a schierare uno fra Kjaer e Heinze nella gara di esordio contro il Cagliari all’Olimpico.

Cicinho e Juan sono out, Rosi non offre le giuste garanzie; per questo il tecnico asturiano sta pensando di spostare Cassetti sulla destra e dare spazio a uno dei due nuovi acquisti.

Il danese, anche se si è allenato poco con i compagni, dovrebbe spuntarla sull’argentino, che almeno al momento non stuzzica la fantasia di Luis Enrique, che dal suo arrivo della Capitale l’ha schierato con il contagocce.

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