Roma – Cagliari, le pagelle. Totti, Perrotta e Menez per il decollo giallorosso

 Julio Sergio 6: Nei primi minuti salva la porta giallorossa su un tiro insidioso di Cossu. Al termine della prima frazione di raga rischia di combinare un pasticcio facendosi sfuggire dalle mani un pallone di semplice gestione, fortunatamente senza conseguenze

Cassetti 6+: Sempre presente, sia in fase difensiva sia in quella offensiva dove svolge un prezioso lavoro scodellando qualche cross invitante nell’area di rigore sarda.

Le pagelle di Udinese-Roma: Toni lotta, Burdisso comanda

 La Roma conquista la finale di Coppa Italia per la sedicesima volta nella propria storia. La squadra di Ranieri perde (1-0), ma non fallisce l’obiettivo. Nessun giallorosso eccelle: bene Toni e Julio Sergio, nonostante il gol subìto; maluccio Cassetti, espulso.

JULIO SERGIO 6,5
E’ chiamato in causa una volta nel primo tempo. Poi, nella ripresa, compie una decina di interventi efficaci. Si fa passare sotto le gambe il pallone del gol di Sanchez.
CASSETTI 5
Agisce da terzino destro. E deve controllare Pepe. A volte va in affanno, ma non commette errori di rilievo. Viene
espulso per doppia ammonizione, mettendo in difficoltà i compagni.
MEXES 6
Torna titolare al centro della difesa. Spezza la manovra friulana in diverse circostanze, anche all’ultimo momento utile. Trema nella ripresa, ma non va male, nel complesso.

Le pagelle di Lazio-Roma: Vucinic da sogno, Pizarro da applausi

 Julio Sergio: 7,5 – Para tutto. L’ennesima dimostrazione di cosa significhi dare sicurezza al reparto. E’ straordinario, il brasiliano, riesce a cambiare la partita con una parata, la più importante, neutralizzando il rigore di Floccari. Da quel momento la Roma prende coraggio.
Cassetti: 6 -Ha il duro compito di difendere dagli attacchi di Kolarov, a volte con merito, altre volte fallosamente. Dalla gioia del gol dell’ultimo derby alla doppia delusione di aver provocato il vantaggio biancoazzurro e il rigore ad inizio ripresa. Da allora si riscatta e sfodera una prova di corsa, cuore e determinazione.
Burdisso: 7 – Impeccabile. Si appoggia a Juan quando la Lazio prova a sfondare per vie centrali. Si supera nel primo tempo chiudendo gli spazi a Rocchi e comanda un reparto che ha ritrovato sicurezza.
Juan: 7 – Sicuro, attento e concentrato sin dal fischio d’inizio. Blocca gli attacchi laziali e comanda la linea difensiva con determinazione. Un leader.
Riise: 6,5 – Utile per qualità ed intensità. Nonostante non si è reso pericoloso con le sue galoppate sulla fascia sinistra ha lottato fino al novantesimo ed ha incoraggiato i suoi compagni di reparto con il suo carattere da vichingo.

Le Pagelle di Panathinaikos-Roma: Doni arrugginito, Baptista spaesato

 Julio Sergio – 7: Sfortunatissimo. Il suo momento d’oro si conferma anche ad Atene, le prende tutte, di tacco, di destro e di sinistro. Blocca tre palle insidiose con altrettanti interventi superlativi; vola sotto l’incrocio a levare la palla che si insediava sotto la traversa dopo un tiro da fuori. Ma al  39′ del primo tempo, per problemi fisici, deve lasciare il posto a Doni – 4,5: Arrugginito. Incolpevole sulla terza rete greca, non convince in occasione dei primi due gol del Panathinaikos. Entra e prende tre reti, prestazione sottotono, soprattutto nelle uscite da palla inattiva.
Motta6: Corre e si propone, difende e riparte. Il laterale di Merate si conquista una maglia negli undici titolari a dispetto di Cassetti, anche in Europa League. Allarga il gioco proponendosi sulla fascia destra avanzata e ripiegando indietro a dar una mano alla coppia difensiva, ma i troppi errori in disimpegno di sicuro non saranno piaciuti a Ranieri.
Burdisso – 5: Legge bene un paio di situazioni a rischio. Grinta e applicazione per ottanta minuti, ma gli ultimi di follia fermano a 20 le partite utili consecutive della Roma. Blackout difensivo da palle inattive.
Juan -5,5: Per la maggior parte della gara è chiamato all’ordinaria amministrazione dell’incontro che gestisce con classe sopraffina. Poi si smarrisce negli ultimi minuti finali e la Roma subisce le due reti della sconfitta.

Le Pagelle di Roma-Catania: Cerci accende la luce, De Rossi da vero capitano

 Doni: 6 –Tranquillo e sicuro per tutti i novanta minuti. Spettatore non pagante dell’incontro: il Catania finisce la partita con zero tiri in porta.
Motta: 6 – Torna titolare sulla fascia destra vincendo il ballottaggio con Cicinho. La percorre tutta avanti e indietro senza fermarsi mai. Si fa vedere sia in fase avanzata che in quella difensiva. E’ reattivo e concentrato, ma sbaglia qualche appoggio di troppo, soprattutto nei cross, che in assenza di Toni si perdono tra le maglie rossoblu. Nella ripresa commette qualche leggerezza di troppo, che di sicuro a Ranieri non sarà piaciute. Al 38’ s.t. Cicinho: S.V.
Burdisso: 6 – Gestisce i pochi attacchi catanesi con attenzione. Grinta e applicazione per tutti i novanta minuti.
Mexes: 6,5 – Concentratissimo al suo rientro in campo. La sua ultima apparizione in giallorosso risaliva al derby vinto lo scorso 6 dicembre, ma il francese non è mai in difficoltà di fronte ai – pochi – attacchi siciliani.
Riise: 6,5 – La gioia per il gol vittoria a Torino gli dà la carica giusta per cominciare l’incontro a mille all’ora. Corre in avanti e ripiega ad aiutare i compagni di reparto. La corsia di sinistra è sua.

Le pagelle di Roma-Genoa: Toni più che mai, Juan di un altro pianeta

 Le pagelle di Roma-Genoa:
Julio Sergio 5,5 – Un po’ spaesato. Respinge un tiro di Suazo, senza fidarsi del rimbalzo. E fa bene. Poi regala un angolo al Genoa con un mezzo svenimento. Prima di prodursi in un altro svarione, mancando la presa su un’uscita alta: fortuna che Riise ci mette una pezza. L’intervento più bello lo compie a gioco fermo.
Cassetti 6 – Sul 2-0, una sua leggerezza per poco non costa un gol. Per il resto gioca con caparbietà. Sfila dai piedi degli avversari diversi palloni. Difende e riparte. Nella misura che piace a Ranieri.
Burdisso 6,5 – Una prova rocciosa, come è nel suo stile. Tiene a bada prima Sculli, poi Fatic. Si integra bene con Juan. La Roma ha ragione di puntare all’acquisizione del suo cartellino.
Juan 7,5 – Una goduria vederlo giocare. Legge il gioco con quei secondi di anticipo, che fanno tutta la differenza del mondo. Si produce in giocate che infiammano al pari del dribbling di un numero dieci. E lì ti accorgi di quanto è grande, il brasiliano.
Riise 6 – Si propone in avanti di rado. Allontana a calcioni qualche palla di troppo. Dal punto di vista della concentrazione, però, è inappuntabile. Al pubblico piace così.
Pizarro 7 – Il cileno è una fabbrica di gioco. Qualche volta eccede nel dribbling, ma nove volte su dieci passargli il pallone equivale a metterlo in banca.Non accusa l’assenza di De Rossi, anche grazie al lavoro di Perrotta.

Le pagelle di Roma-Chievo: Juan gigantesco, Toni d’altri tempi

 Doni s.v.: Non ci sono parole per descrivere la sfortuna del portiere brasiliano. Indisturbato fino al dodicesimo, è costretto al miracolo su Bentivoglio, lanciatissimo a rete: peccato che la parata salva-gol sia avvenuta fuori dell’area di rigore. Rosso giusto, ma duro da digerire.
Cassetti 6: Si divora un gol a porta spalancata, in difesa fa il suo.
Burdisso 6,5: Concentratissimo. Si integra a meraviglia con Juan. Talvolta eccede nella foga, travolgendo anche i compagni, ma il muro innalzato da Ranieri passa anche per l’acciaio dell’argentino.
Juan 7,5: Una prestazione perfetta, impreziosita da colpi strabilianti: lascia avversari e pubblico a bocca aperta quando di tacco, in scivolata, contrae un’offensiva del Chievo e fa ripartire l’azione. Lucidità e tempismo disarmante.
Riise 6: Generoso come sempre, le sue giocate, tuttavia, difettano di precisione. I tifosi lo chiamano appena possono alla conclusione, lui non ci pensa due volte: il giorno della gloria, però, è rimandato.
Pizarro 7: Pennella dalla bandierina il cross del vantaggio, sbaglia il rigore del raddoppio: episodi che si compensano. Il resto della partita, invece, è tutto con la freccia in sù. Porta l’acqua e la distribuisce sotto forma di passaggi ai compagni. Congela il gioco quando serve. Ranieri si starà mangiando le mani per la sostituzione di Cagliari.

Le pagelle di Cagliari-Roma: Perrotta instancabile, Baptista un fantasma

 Julio Sergio 6 – Neutralizza tutti i tiri che i compagni di reparto lasciano sfilare. Pochi i suoi interventi, ma è concentrato per tutti i novanta minuti. Incolpevole sulle due reti sarde nel recupero.
Cassetti 5 – Il terzino match winner del derby è un lontano ricordo, dovrebbe sfornare assist e conquistare calci piazzati, correre sulla fascia e spostare il baricentro giallorosso oltre la metà campo rossoblu. Così non è andata, costretto sempre a difendere gli attacchi di Cossu .
Burdisso 5,5 – Sottotono. Qualche disattenzione difensiva rischia di costare cara alla Roma.
Juan: 6,5 – Per la maggior parte della gara è chiamato all’ordinaria amministrazione che gestisce con classe sopraffina. Poi si smarrisce nei 5 minuti finali e la Roma subisce le due reti del pareggio.
Riise 6 – Difende senza affanni e si propone in avanti con i tempi giusti, difetta in qualche appoggio semplice.

Il 2009 giallorosso. Ecco le pagelle del Bomber Pruzzo ad AsRomaLive.com

 Il 2009 è andato via tra alti e bassi: il primo posto nel girone di Europa League, la vittoria nell’ultimo derby, una classifica che piano piano si sta riaggiustando, sono le (poche) note liete dell’anno che è volto al termine. Il mancato raggiungimento del quarto posto nella scorsa stagione, la vendita di Aquilani, i troppi gol subiti ed un mercato acquisti povero di rinforzi fanno pendere l’ago della bilancia verso un’annata deludente. E’ tempo di voti e di considerazione e Roberto Pruzzo – che in maglia giallorossa vinse 3 titoli come capocannoniere nel 1981 (con 18 gol), nel 1982 (con 15 gol) e nel 1986 (con 19 gol), conquistò 4 Coppe Italia (1980, 1981, 1984 e 1986) e vinse uno Scudetto (nel 1983) – ha stilato per AsRomaLive.com le pagelle dei giallorossi nell’anno solare appena concluso. Per il Bomber tra le note positive c’è certamente Julio Sergio: “Gli do un buonissimo voto, ha giocato poco ma ha dimostrato di essere un portiere, anzi un ottimo portiere. E fino a poco tempo fa neanche si sapeva e non si conoscevano le sue qualità. Gli metto 7 a lui e a chi lo ha fatto giocare”.

Le pagelle di Roma-Parma: Juan, che classe. Pizarro orchestratore, Totti fa da bersaglio

 Julio Sergio s.v.: Novanta minuti da spettatore, o poco più.
Cassetti 6: Viaggia ancora sulle ali del derby. Gli avversari si propongono di rado sulla corsia di sua competenza, lui ne approfitta per spingersi sul fondo. Nel primo tempo sforna assist e conquista calci piazzati, che i compagni non capitalizzano. Cala un po’ nella ripresa.
Burdisso 7: In difesa è chiamato all’ordinaria amministrazione, così decide di dare una svolta alla sua gara, se non alla stagione giallorossa: gol pesantissimo, quello dell’argentino.
Juan 7,5: Classe sopraffina, capacità di leggere il gioco che, in questo momento, non trova eguali nel suo ruolo: nei 270 minuti di imbattibilità della retroguardia c’è la firma del brasiliano.
Riise 6: E’ cresciuto molto sul piano della personalità. Difende senza affanni e si propone in avanti con i tempi giusti. I tifosi non fanno che invocare il suo sinistro, lui lo libera più volte senza precisione. Per la verità, difetta anche in qualche appoggio.
De Rossi 7: Un destro fiacco, con la porta spalancata, rappresenta l’unica nota negativa della sua gara. Per il resto, novanta minuti di grande intensità. Fa da collante tra i reparti, tampona e ricama, spezza il contropiede dei parmensi in occasione del raddoppio. Bentornato, Capitan Futuro.
Pizarro 7,5: Orchestra che è una bellezza. Ranieri lo colloca nel vertice basso del centrocampo, lui, che non spicca di certo per la stazza, lotta come un gigante. Indispensabile.

Le pagelle di Sampdoria-Roma: Taddei propositivo, Vucinic sacrificato

 Julio Sergio: 6 – Neutralizza tutti i tiri che i compagni di reparto lasciano sfilare. Pochi i suoi interventi, ma è concentrato per tutti i novanta minuti.
Cassetti: 7
– Vola sulle ali dell’entusiasmo dopo il gol vittoria nel derby. La sua gara è pressoché perfetta. Ha il compito di bloccare sul nascere le giocate di Cassano e ci riesce magistralmente.
Burdisso: 6
– L’argentino ha grinta e tempi giusti per marcare la coppia Pazzini-Cassano. Soffre un po’ troppo le palle alte, ma nel complesso gestisce le poche occasioni dei blucerchiati con attenzione.
Juan: 6,5
– Si trova davanti Pazzini Cassano e Bellucci e senza battere ciglio li blocca su ogni azione. Concentrato e roccioso per tutti i novanta minuti.

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