Le pagelle di Roma-Chievo: Juan gigantesco, Toni d’altri tempi

di Redazione 3


 Doni s.v.: Non ci sono parole per descrivere la sfortuna del portiere brasiliano. Indisturbato fino al dodicesimo, è costretto al miracolo su Bentivoglio, lanciatissimo a rete: peccato che la parata salva-gol sia avvenuta fuori dell’area di rigore. Rosso giusto, ma duro da digerire.
Cassetti 6: Si divora un gol a porta spalancata, in difesa fa il suo.
Burdisso 6,5: Concentratissimo. Si integra a meraviglia con Juan. Talvolta eccede nella foga, travolgendo anche i compagni, ma il muro innalzato da Ranieri passa anche per l’acciaio dell’argentino.
Juan 7,5: Una prestazione perfetta, impreziosita da colpi strabilianti: lascia avversari e pubblico a bocca aperta quando di tacco, in scivolata, contrae un’offensiva del Chievo e fa ripartire l’azione. Lucidità e tempismo disarmante.
Riise 6: Generoso come sempre, le sue giocate, tuttavia, difettano di precisione. I tifosi lo chiamano appena possono alla conclusione, lui non ci pensa due volte: il giorno della gloria, però, è rimandato.
Pizarro 7: Pennella dalla bandierina il cross del vantaggio, sbaglia il rigore del raddoppio: episodi che si compensano. Il resto della partita, invece, è tutto con la freccia in sù. Porta l’acqua e la distribuisce sotto forma di passaggi ai compagni. Congela il gioco quando serve. Ranieri si starà mangiando le mani per la sostituzione di Cagliari.
De Rossi 7: Sblocca il risultato con un colpo di testa prepotente, esulta come se avesse segnato in una finale di Champions: segno che Daniele ha rabbia da vendere. Corre, tampona, riparte, dribbla, rifinisce e conclude: quando lo fa nella stessa azione, lo stadio si accende. Per gli avversari, fermarlo è un problema insormontabile: ci pensa un infortunio. Dal 20′ st Brighi 6: Senza infamia e senza lode.
Taddei 7: Un altro Rodrigo. Si fa in quattro, sforna in mezzo palloni a ripetizione. Fallisce un gol facile, facile, ma fino a qualche settimana fa neanche sarebbe arrivato su quel traversone di Riise. Aggredisce avversari e fascia. Preziosissimo. Di nuovo.
Perrotta 6,5: Quando Simone fa il Perrotta, giudicarlo è una monotonia: galoppa su e giù tra centrocampo e attacco, maschera più di altri l’inferiorità numerica. Lippi non potrà fare a meno del martello giallorosso.
Vucinic s.v.: Meriterebbe un voto alto solo per la serenità con cui lascia il posto a Lobont dopo appena dodici minuti. Dal 12′ Lobont 6: Gli attaccanti del Chievo non lo costringono mai agli straordinari. La sua prova è tutta in un paio di uscite alte e qualche respinta dal coefficiente di difficoltà bassissimo.
Toni 7,5: Subisce falli in quantità industriale, si procura il rigore che Pizarro fallisce, sfiora il gol di testa (poteva fare di meglio nella circostanza), per questione di centimetri e di decimi di secondo non arriva su un fendente potentissimo di Riise. Sgomita, fa salire la squadra, trasforma le palle alte in suggerimenti interessanti: una prova di grande intensità, un lavoro costante che a Roma non si vedeva da tanto tempo. Dal 36′ st Baptista: s.v.
All. Claudio Ranieri 6,5: Torna ad affidarsi al 4-2-3-1. L’espulsione di Doni lo costringe a rivedere la sua Roma: ha il merito di dare fiducia a Toni. Viene ripagato abbondantemente.
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Commenti (3)

  1. Doni sfortunato, ma l’espulsione è da imputare alla coppia centrale Burdisso-Juan che si addormentano spesso, è per vie centrali che il chievo si rende pericoloso, come nell’azione dove Pinzi rifinisce per Abbruscato e Lobont gli prende il tempo. E’ altrettan to vero che poi non si è sofferto tanto ma per fortuna non c’era Pellissier rapido e tecnico, altrimenti erano dolori.

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