Roma-Inter, Cordoba: “Il gioco dei giallorossi ci ha fatto male”

 Nella giornata in cui la Roma ha ufficializzato il rinnovo del contratto di Daniele De Rossi, c’è stato poco spazio per parlare della roboante vittoria contro l’Inter.

Spazio che inconsapevolmente ci fornisce Ivar Ramiro Cordoba, che ai microfoni Inter Channel ha detto: “È stata una partita dove non abbiamo messo la lotta, la voglia di prendere ogni pallone: quando manca questo è difficile”.

Il difensore colombiano ha fotografato così la partita di ieri all’Olimpico:

“Sembrava che non riuscissimo a capire bene quale fosse il loro modo di giocare, arrivavamo in ritardo da tutte le parti, ma al di là di questo riuscivamo a chiudere bene e se forse avessimo avuto un pizzico di fortuna in più avremmo anche potuto fare male. Poi quando prendi un gol su palla inattiva ti cambia tutto. In generale loro hanno impostato un tipo di gioco che ci ha fatto male”.

Cordoba è entrato all’inizio del secondo tempo e per questo è come se avesse visto due match: uno dalla panchina e uno in campo.

Roma-Inter 4-0 e il rinnovo di De Rossi, per Luis Enrique è “una giornata perfetta”

 Perfetta”. Così Luis Enrique ha commentato la giornata di ieri, in cui i suoi giocatori hanno strapazzato l’Inter per 4-0 e la sua dirigenza gli ha regalato il rinnovo di Daniele De Rossi, centrocampista al centro del suo progetto tattico.

Sul campo dell’Olimpico, la Roma ha dominato in lungo e in largo una partita, che non è mai stata in discussione. Due soli i tiri (innocui) dei nerazzurri verso la porta (entrambi bloccati da Stekelenburg), il primo di Milito dopo il vantaggio di Juan e il secondo di Obi, poco prima del poker di Bojan, che ha realizzato un gran gol, sperando che gli serva per sbloccarsi definitivamente.

Roma-Bologna, è l’occasione giusta per ripartire

 Ora bisogna ripartire. Dopo la pesante sconfitta in casa della Juventus in Coppa Italia, la Roma deve reagire domenica prossima all’Olimpico contro il Bologna.

Il passo falso di ieri brucia ancora per il risultato e soprattutto per le modalità, ma la squadra di Luis Enrique non si deve abbattere e continuare il cammino, iniziato proprio con il pareggio in campionato con la Vecchia Signora.

L’occasione ci sarà nel prossimo turno della Serie A, in cui Totti e compagni si ritroveranno a giocare contro i felsinei per la seconda volta in un mese.

Pizarro è pronto per Roma-Atalanta

 L’infortunio di Perrotta spiana la strada a Pizarro, che nell’anticipo di domani all’Olimpico partirà titolare.

In questa stagione solo in casa contro il Siena, Luis Enrique l’aveva scelto nella formazione iniziale.

Il cileno formerà il terzetto di centrocampo con De Rossi  e Pjanic.

La presenza del numero 7 sarà importante anche in considerazione dello schema tattico di Colantuono che prevede quattro giocatori nella zona nevralgica del campo più Maxi Moralez alle spalle dell’unica punta Denis.

Ag. Cicinho: “Presto ci sarà il rinnovo con la Roma”

 E’ vero, mi sono incontrato con il direttore per discutere del nuovo contratto di Cicinho. Sono molto fiducioso che tutto possa risolversi in brevissimo tempo“. A parlare è il procuratore del brasiliano, Ricardo Sarti, che, a Forzaroma.info, ha dichiarato:

L’incontro è andato molto bene, siamo rimasti d’accordo di rivederci nelle prossime settimane per sistemare gli ultimi dettagli. Confermo che dovrebbe esserci un prolungamento con spalmatura dell’ingaggi. Credo e spero che per la fine d’ottobre la cosa possa chiudersi. Cicinho è felicissimo del momento che sta vivendo. Il modulo di Luis Enrique s’adatta perfettamente alle sue caratteristiche da terzino brasiliano. Oramai l’infortunio è passato e non vede l’ora di poter tornare in campo e dare il suo contributo alla causa romanista. E’ entusiasta del modo di pensare e di giocare che Luis Enrique ha portato a Roma“.

Le condizioni di Juan mettono fretta alla Roma

 Concentri sul closing, sul mercato e sulla rivoluzione attuata da Luis Enrique, abbiamo perso di vista un giocatore che per la Roma è fondamentale: Juan. Dall’inizio della preparazione, il difensore brasiliano non si é mai allenato con continuità e spesso il problema al tendine rotuleo l’ha costretto al differenziato.

Problema che il verdeoro si porta avanti dalla scorsa stagione. Problema che si riflette sulle scelte di mercato del duo Sabatini-Luis-Enrique, tanto da costringere il tecnico spagnolo a far giocare nel ruolo di centrale difensivo il giovane Antei, lo spaesato Cassetti e altri giocatori non di ruolo.

La classe e la forza di Juan non sono in discussione, semmai lo è la sua effettiva possibilità di riversarle in campo. Con l’insediamento in panchina di Ranieri nel 2009 e una dieta ad personam, Juan sembrava essere rinato, tanto da diventare determinante nella rincorsa allo scudetto 2010 fallita in casa contro la Sampdoria

Roma: Stekelenburg, l’acquisto passato sotto silenzio

 Il futuro della società Roma è ancora tutto da scoprire. Così come i progressi della squadra di Luis Enrique. È vero i problemi ci sono e sono di diversa natura, ma guardare Trigoria con i soli occhi del pessimismo oltre che non è utile e anche sbagliato.

In un momento delicato per tutto l’ambiente giallorosso, la nuova dirigenza è riuscita a colmare una lacuna atavica della rosa: il portiere.

L’acquisto di Maarten Stekelenburg è passato sotto silenzio, come se nella Capitale fossimo abituati a chissà quali estremi difensori. Negli ultimi anni un portiere davvero affidabile è stato Michael Konsel, ma siamo parlando di fine Anni 90.

Nella stagione del tricolore 2000-2001, tifosi e critica si scagliarono più volte contro Francesco Antonioli, che durante Roma-Perugia fu difeso da capitan Totti, che andò a calmare la Curva dopo l’errore che apri la porta al gol di Saudati. La Roma scudettata provò a prendere Buffon per poi ripiegare su Pelizzoli, per cui vennero spesi 27 miliardi più Rinaldi.

La grinta di Burdisso e la voglia di Luis Enrique

 Quando Claudio Ranieri disse ai giocatori della Romasi gioca in base a come ci si allena”, lui rispose: “No mister, si gioca come si vive”. Il lui in questione è Nicolas Burdisso, il difensore argentino che oggi è stato intervistato da Roma Channel e come sempre è stato determinato.

Ha parlato della voglia di Lamela, dell’affidabilità di Heinze, ma soprattutto ha detto: “Vincere con questa maglia per me sarebbe diverso da ogni cosa. I tifosi sono stati sempre con noi, anzi bisogna solo ringraziarli”.

Non sono parole per addolcire o mettere i tifosi dalla propria parte, è un modo di vivere quello di Burdisso, che non hai mai cercato alibi per una partita andata male o per un intervento sbagliato. Un modo di vivere che si è riversato in campo, riparando anche qualche limite tecnico-tattico.

Luis Enrique riscopre Taddei e Cicinho

 Sono entrambi brasiliani. Ed entrambi, ognuno per un motivo diverso, sono stati “dimenticati” dai tifosi giallorossi. Uno è Rodrigo Taddei, che nell’ultima stagione ha perso lo smalto delle annate spallettiane e del primo Ranieri. L’altro Cícero João de Cézare, meglio noto come Cicinho, che nella Capitale non hai mai convinto fino in fondo.

Nella prima stagionale di ieri contro il Sud Tirol, il tecnico Luis Enrique li ha schierati titolari in difesa, l’ex Siena a sinistra e l’ex Real Madrid sulla destra.

L’allenatore asturiano ha avuto parole d’elogio sia per il Taddei-terzino “ne ha le caratteristiche, è versatile” sia per Cicinho, che di mestiere fa proprio il ruolo che ha ricoperto ieri “mi piace molto, poi bisogna vedere il suo rendimento in campo”.

Parole che sono risuonate come una musica soave per i due verdeoro, che nei famosi e presunti titolari estivi, figurano al massimo in panchina. Come noto, il ds Walter Sabatini sta cercando due esterni bassi, uno per entrambe le fasce e non è un caso che Luis Enrique abbia provato delle soluzioni interne proprio in quelle posizioni del campo.

Menez e il 4-3-3 di Luis Enrique

 Se ne parla poco. Sembra finito nel dimenticatoio e nell’indifferenza generale. Ma Jeremy Menez è ancora un giocatore della Roma, anche se le ultime voci lo danno  sempre più lontano dalla Capitale.

Nella prima parte della stagione appena conclusa sembrava che il francese fosse definitivamente sbocciato sotto la guida di Ranieri, che l’aveva responsabilizzato fino a fargli ottenere titoli eclatanti sui maggiori quotidiani sportivi italiani e transalpini, che aprivano le prime pagine con “La Francia ai piedi di Menez” o “Chapeau Menez”.

Il numero 94 giallorosso aveva perso quell’aria svogliata e cupa che aveva caratterizzato le sue prime due stagioni romaniste. Si diceva che “spaccava le partite”, ma quel gergo calcistico pian piano se ne andato insieme al mister di San Saba e non è più tornato sotto la gestione Montella, il cui 4-2-3-1 ha “sacrificato” monsieur Menez e Marco Borriello.

Poco le partite disputate dall’insediamento in panchina del nuovo tecnico del Catania.

Lo Spartak Mosca sogna Ranieri

Claudio Ranieri potrebbe tornare ad allenare in Russia. Secondo La Gazzetta dello Sport il tecnico di San Saba piace molto allo Spartak Mosca, il quale avrebbe già mandato alcuni suoi