Roma-Bologna 1-1, Juan si giustifica

 Con questo modulo di gioco, noi difensori possiamo andare in difficoltà: e prendere gol come ho preso io”. L’ha detto Juan al termine del deludente pareggio fra Roma e Bologna per 1-1. Il difensore brasiliano ha continuato:

“Queste come il Bologna, sono squadre che impediscono di uscire palla al piede. Nel primo tempo abbiamo avuto qualche difficoltà. Nel secondo, preso gol e reagito. I tifosi si aspettavano una prestazione più rabbiosa, abbiamo provato a vincere, abbiamo avuto tante occasioni, e lottato fino alla fine, per questo sono sereno. Ora pensiamo a mercoledì. Non è esagerato pensare al terzo posto, ma dobbiamo vedere partita dopo partita cosa succede”.

Catania-Roma, Lamela vuole stupire ancora

 In 12 partite ha messo tutti d’accordo. Ha creato una rete di consensi che dall’Italia è rimbalzata in Argentina per poi tornarne nel nostro paese. Erik Lamela si è preso la Roma, con l’aiuto dei connazionali, di capitan Totti e dello staff tecnico.

Dall’esordio bagnato con un al gol al Palermo del 23 ottobre, il giocatore ha convinto sempre di più, partita dopo partita.

La gara in coppa Italia contro la Fiorentina non è stata altro che la conferma di una crescita continua e costante, che l’ha portato a essere uno dei titolari di Luis Enrique.

Luis Enrique che domani sera al Massimino gli darà la maglia dal primo minuto per fronteggiare il Catania di Vincenzo Montella.

Roma-Chievo, Luis Enrique prova Totti-Lamela-Bojan

 Il contratto di De Rossi, l’infortunio di Osvaldo e il caso Pizarro hanno tolto l’attenzione da Roma-Chievo, in programma domenica prossima alle ore 15 allo stadio Olimpico.

Nella partita contro i clivensi, la squadra di Luis Enrique deve dimostrare i progressi fatti contro Juventus, Napoli e Bologna, che in tre partite hanno portato 7 punti, frutto di un pareggio e due vittorie.

Luis Enrique che nell’allenamento odierno ha provato il tridente Totti-Lamela-Bojan.

Su Borriello piomba la Juve

 Questa estate era stato il suo elevato ingaggio a metterlo sul mercato. Ora la sua cessione è diventata anche una questione tattica. Potrebbe essere fotografata così questa stagione di Marco Borriello alla Roma.

Il numero 22 giallorosso, che non è mai entrato nel progetto tattico di Luis Enrique, verrà ceduto a gennaio, bisogna solo vedere la modalità.

Oggi si è sparsa la notizia di un interessamento della Juventus, che ha chiesto informazioni al ds Walter Sabatini, la cui risposta è stata 12 milioni subito oppure prestito con diritto di riscatto a giugno, sempre alle stesse cifre.

A Napoli si è vista una nuova Roma

 La Roma sta diventando una squadra. Una squadra vera, una di quelle chi si stringe attorno al suo allenatore e porta a casa il risultato. Allenatore che sempre di più sta capendo il calcio italiano, che non ha contaminato il suo gioco, ma l’ha sicuramente modificato.

Ora Totti e compagni sviluppano una manovra, che è diventata un mix fra possesso palla e verticalizzazioni. Ma non solo, perché il tecnico asturiano è tornato al suo modulo abituale, quel 4-3-3, che dopo poche partite era stato messo in panchina in favore del 4-3-1-2.

Napoli-Roma 1-3, vittoria importante, parola di Capitano

 Vittoria che dedichiamo a Luis Enrique. Fare tre gol a Napoli non era affatto semplice, può essere la vittoria della svolta. Il mister ci tiene a fare bella figura, e noi vogliamo fargliela fare”.

Nessun meglio di un capitano può spiegare l’importanza di una partita vinta. Nessun meglio di un capitano può dedicarla al proprio allenatore.

Nessuno meglio di Francesco Totti è in grado di far capire all’ambiente giallorosso quanto pesino i tre punti conquistati ieri sera contro la formazione di Mazzarri.

Assoluta novità, la Roma arriverà a Napoli il giorno della partita

 La Roma arriverà a Napoli domenica mattina, poche ore prima della partita in programma al San Paolo contro la squadra di Walter Mazzarri.

Un’assoluta novità per il calcio italiano, voluta da Luis Enrique, convinto dell’inutilità di partire per il capoluogo campano 36 ore prima del match, che si giocherà domenica alle 20 e 45.

Nessun ritiro, nessuna partita a carte, né alla Playstation: tutti i giocatori saranno con parenti e amici per tutto il sabato sera. La decisione del tecnico asturiano è piaciuta molto ai giocatori, in società c’era perplessità, ma la linea soft ha prevalso su quella della fermezza.

Napoli-Roma, Luis Enrique e il dilemma difesa

 Alle 16 di oggi è in programma il consiglio di amministrazione dell’As Roma, in cui Mark Pannes e Brian Klein prenderanno il posto di Richard D’Amore e di Michael Ruane.

Traduzione: più poteri a James Pallotta, meno a Tomas DiBenedetto.

Quattro ore prima la squadra torna ad allenarsi dopo il giorno di riposo post-Juventus. Andranno valutate le condizioni di Pizarro, Rosi e Kjaer.

I recuperi di questi giocatori più i rientri dalla squalifica di Juan e Bojan saranno monitorati da Luis Enrique in vista della partita di domenica prossima (ore 20 e 45) contro il Napoli al San Paolo.

Roma-Juve 1-1, i giallorossi ci sono

 Nell’emergenza si è vista una della Roma migliori della stagioni. Non perché giudichiamo con occhio benevole una squadra con molte defezioni, ma perché i giocatori hanno combattuto su ogni pallone e non hanno mostrato quell’arrendevolezza, che si è vista in alcune partite.

Squadra che si è stretta attorno al giovane Viviani, dimostrando un’unità che fa ben sperare per il futuro.

Certo il vantaggio di De Rossi al 5’ ha rasserenato un po’ Totti e compagni, che comunque hanno sofferto la mobilità e la corsa dei dirimpettai bianconeri.

Roma-Juve, per Luis Enrique è una partita nella partita

 Fra qualche ora terminerà l’attesa per la gara, che per importanza è seconda solo al derby. Roma-Juventus chiude la 15esima giornata e per Luis Enrique è una partita nella partita, perché dopo le due sconfitte consecutive contro Udinese e Fiorentina, il suo progetto tattico inizia a scricchiolare.

E’ vero questa sera all’Olimpico (ore 20:45) c’è una formazione da ridisegnare a causa di infortuni e squalifiche, ma un altro passo falso potrebbe lasciare strascichi molto lunghi.

Roma-Juventus, Luis Enrique e i problemi di formazione

 Il nervosismo di Osvaldo, il quasi accordo per il prolungamento del contratto di De Rossi e molte assenze.

Così la Roma si sta preparando alla sfida di lunedì contro la Juventus, che ieri ha battuto il Bologna in Coppa Italia ai tempi supplementari grazie all’ormai solito Marchisio, che in estate sarebbe potuto arrivare alla corte di Luis Enrique. Luis Enrique che, stavolta per necessità, deve rivoluzionare la formazione da mandare in campo nello posticipo dell’Olimpico.

Il reparto falcidiato da infortuni e squalifiche è la difesa: Burdisso e Kjaer sono out, Cassetti quasi e Juan è stato fermato dal giudice sportivo dopo l’espulsione di Firenze. Giudice sportivo che ha impedito anche a Gago e Bojan di giocare contro la capolista.

Luis Enrique-giocatori, domani la verità

 Nel nubifragio di Firenze, la Roma è affondata ancora di più quanto non dicano il 3-0 e le tre espulsioni subite. Nella nave giallorossa che Luis Enrique ha fatto salpare alla volta del capoluogo toscano, Borriello è rimasto al porto di Trigoria, nonostante la sospensione di Osvaldo.

In più, pronti e via e Totti va in panchina, si rivedere Perrotta e il desaparecido Cicinho. La nave inizia a perdere subito acqua quando Juan stende Jovetic, causando la propria espulsione e il rigore, che poi verrà realizzato dal numero 8 viola.

Allo scadere del tempo arriva la mazzata di Gamberini, terzo gol alla Roma in carriera sui 6 segnati in Seria A.

Nella ripresa tutti si aspettano Totti, se non altro perché il capitano aveva dato la sua disponibilità a Luis Enrique, che però lo tiene fuori, giustificandosi a fine partita con le non buone condizioni del capitano.

Fiorentina-Roma: Totti sì, Borriello forse

 L’ho trovato bene per Firenze dovrebbe aver recuperato“. Parole di Pier Paolo Mariani. Parole che rassicurano quelle dell’ortopedico, che ieri ha visitato Francesco Totti a Villa Stuart.

Il capitano, quindi può giocare domenica prossima in casa di quella Fiorentina, con cui lo scorso anno tagliò il traguardo dei 200 gol in campionato con la maglia della Roma.

Il numero dieci non è al meglio e non potrà esserlo, visti i due mesi di inattività, intervallati solo dalla mezz’ora disputata contro il Lecce.

Una cena per risorgere, Luis Enrique e Fiorentina-Roma

 Una cena per rinascere o almeno per non finire in un bivio. Ieri sera la Roma si è riunita all’Eur per mangiare tutta insieme e dare un segnale di unità.

A organizzare il tutto è stato Osvaldo su consiglio di Totti, che già dopo la sconfitta interna contro il Cagliari si era fatto promotore della stessa iniziativa.

All’ambiente giallorosso queste cose piacciono. Piace vedere che i propri idoli davano d’accordo e diano un’immagine amichevole e amicale di un gruppo, che stenta a decollare.

Il problema di questa Roma non è come in passato che ognuno remi dalla propria parte o che in campo non si faccia ciò che chiede l’allenatore. Allenatore che, al di là delle dichiarazioni di facciata, non è più intoccabile.

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