Allegri parla di Roma-Milan

 Poco più di 24 ore a Roma-Milan, partita molto importante per il destino dei giallorossi in questa stagione. Una vittoria darebbe un gran morale alla squadra di Zdenek Zeman, che vuole continuare la rincorsa alla parte alta della classifica.

Il passo di falso di Chievo è stato mal digerito per colpa di una direzione di gara molto discutibile, sui cui il tecnico boemo è stato molto sibillino nella conferenza stampa di questa mattina.

Mazzone: “Montella? Gli auguro di diventare come Guardiola”

 Il Romanista ha intervistato Carlo Mazzone. Ecco le parole dell’ex tecnico della Roma sul delicato momento che sta vivendo la squadra giallorossa:

Mazzone come legge questo momento della Roma? “E’ un momento difficile, sia tecnico che ambientale. Triste perché una persona seria come Ranieri, uno dei nostri, un romano vero, ha dovuto dare le dimissioni per sua dignità personale. Lui ha capito che aveva fatto il suo tempo.”
Anche lei ha vissuto una situazione simile alla Roma. “Io una volta ho tentato di dare le dimissioni ma il Presidente Sensi non le accettò.

Roma: rendimento altalenante

 Dal Messaggero:

Finiti gli alibi, restano i peccati di presunzione e le scadenti prestazioni di gran parte delle 21 gare stagionali. Non è più il tempo di scherzare sul rendimento altalenante della Roma che, nonostante la ricchezza tecnica dell’organico più completo della nostra serie A, si sta ritagliando un ruolo nella corsa di consolazione, cioè in zona Europa League. A Trigoria, senza voler anticipare bilanci e sentenze, tira aria di annata anonima.

Calciomercato, l’Inter sogna Torres; al Milan c’è poco da stare Allegri

 Sulle due sponde del Naviglio si pensa già alle grandi manovre per la stagione 2010 / 2011 ma sia in via Durini che in via Turati occorrerà prima di tutto dipanare la matassa relativa ai rispettivi allenatori. Una volta assegnate le panchine, allora, si potrà pensare ad allestire le rose. Per fare maggiore chiarezza però si può provare ad analizzare la situazione reparto per reparto. In porta nell’Inter non ci sono problemi di sorta: Julio Cesar è il titolare indiscusso e il suo secondo è già stato scelto con l’acquisto dell’esperto Castellazzi. I rossoneri invece, dopo un’annata con cinque avvicendamenti tra i pali, hanno deciso di puntare sul confermato Abbiati e il rientrante Storari. Nei giorni scorsi si era parlato di un interessamento per Buffon, ma la trattativa sembra chiusa prima ancora di nascere. Capitolo difesa. L’Inter riproporrà in blocco il reparto che ha vinto tutto quest’anno, ma con la grossa incognita di Maicon, attratto dalle sirene madrilene del mentore Mourinho. Qualora dovesse partire l’esterno brasiliano, Moratti potrebbe puntare tutto su Kolarov, Sagna o su uno dei giovani terribili del Bari Bonucci e Ranocchia. Discorso diverso per il Milan che, pur con Thiago Silva, Nesta e Bonera inamovibili, sta sondando il mercato per rinfoltire il roster: gli ultimi nomi caldi sono quelli di Van der Wiel ed Aogo. Sulle corsie esterne si cerca anche una alternativa a Zambrotta, Abate ed Antonini: se ne saprà di più nei prossimi giorni. Molto probabile inoltre il ritorno alla base di Astori, quest’anno al Cagliari.

Serie A: la rivoluzione delle panchine, la Roma riparte con la certezza Ranieri

 Tutti cambiano la Roma no. Juventus, Milan, Fiorentina e Inter il prossimo anno avranno sulla panchina allenatori nuovi. L’unica delle grandi del campionato italiano a rimanere con lo stesso è la Roma. Se è vero che in campo la differenza la fanno i giocatori, bisogna comunque dire che di solito ci mettono un po’ di tempo per assimilare le idee di gioco del nuovo tecnico. Questo fattore potrebbe andare a vantaggio della squadra giallorossa che questo periodo di rodaggio l’ha già vissuto l’anno scorso dopo che Spalletti decise di dimettersi. Ranieri, per il prossimo anno, ha già le idee chiare su come mettere in campo la squadra, e su come rinforzarla. Il tecnico testaccino ha chiesto un attaccante forte fisicamente (Adriano?), un centrocampista (Simplicio?), un portiere e due esterni difensivi. Starà a Pradè accontentarlo tenendo conto anche delle casse della società. Se Ranieri e la Roma sembrano avere chiari gli obiettivi di mercato, il futuro della Juventus sembra ancora essere un’ incognita. Di sicuro c’è il nome del nuovo allenatore: Delneri. Reduce dal quarto posto con la Sampdoria il tecnico friulano dovrà dimostrare di essere all’altezza di una grande squadra. Fino ad ora, prima con il Porto e poi con la Roma ha sempre fallito nelle grandi piazze. Oltre all’incognita Delneri, la Juve dovrà risolvere la questione Diego, giocatore che non sembra trovare collocazione nel 4-4-2 dell’ex tecnico della Sampdoria. Ma vi è di più. C’è da rigenerare un gruppo che quest’anno ha fallito su tutti i fronti e che è sembrato poco unito all’interno dello spogliatoio. Incerta è anche la situazione del Milan

L’avversaria: Cagliari, Matri e Jeda per affossare la Roma. Panchina per Ariaudo e Nenè

Il calciomercato invernale ha provvisoriamente sancito: Cagliari-Roma finisce 1-1. Un innesto per parte a rinforzare due organici con potenzialità già importanti e in ballo per obiettivi evidentemente differenti. Forse l’acquisto di Lorenzo Ariaudo (giunto dalla Juventus in prestito con diritto di riscatto, contratto quadriennale) non vale – per importanza e entità – quello di Luca Toni, ma il gioiellino va a rimpolpare un reparto – quello difensivo – che Massimiliano Allegri ha bisogno di accrescere quantitativamente (nulla da dire sulla qualità, le 21 reti incassate dai sardi pongono quella del club di Cellino come uno dei reparti arretrati più affidabili: solo sei squadre hanno incassato meno reti) per consentire un turn over più efficace.
Tant’è, il Cagliari che si appresta a ricevere la Roma per il diciottesimo turno di serie A (sessantaduesima sfida tra sardi e capitolini: nelle gare fin qui disputate, 24 vittorie giallorosse e 14 sarde, 22 i pareggi) è una squadra tonica, solida, in salute. Lo dice la graduatoria: 23 punti in classifica, a sole quattro lunghezze dall’Europa League e a dieci punti di distanza dai play out. Per nulla male, visto che l’obietttivo dichiarato di Matri e compagni è quello di conquistare una salvezza tranquilla. Venisse qualcosa di più, tanto meglio.

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