Serie A: la rivoluzione delle panchine, la Roma riparte con la certezza Ranieri

di Redazione 1


 Tutti cambiano la Roma no. Juventus, Milan, Fiorentina e Inter il prossimo anno avranno sulla panchina allenatori nuovi. L’unica delle grandi del campionato italiano a rimanere con lo stesso è la Roma. Se è vero che in campo la differenza la fanno i giocatori, bisogna comunque dire che di solito ci mettono un po’ di tempo per assimilare le idee di gioco del nuovo tecnico. Questo fattore potrebbe andare a vantaggio della squadra giallorossa che questo periodo di rodaggio l’ha già vissuto l’anno scorso dopo che Spalletti decise di dimettersi. Ranieri, per il prossimo anno, ha già le idee chiare su come mettere in campo la squadra, e su come rinforzarla. Il tecnico testaccino ha chiesto un attaccante forte fisicamente (Adriano?), un centrocampista (Simplicio?), un portiere e due esterni difensivi. Starà a Pradè accontentarlo tenendo conto anche delle casse della società. Se Ranieri e la Roma sembrano avere chiari gli obiettivi di mercato, il futuro della Juventus sembra ancora essere un’ incognita. Di sicuro c’è il nome del nuovo allenatore: Delneri. Reduce dal quarto posto con la Sampdoria il tecnico friulano dovrà dimostrare di essere all’altezza di una grande squadra. Fino ad ora, prima con il Porto e poi con la Roma ha sempre fallito nelle grandi piazze. Oltre all’incognita Delneri, la Juve dovrà risolvere la questione Diego, giocatore che non sembra trovare collocazione nel 4-4-2 dell’ex tecnico della Sampdoria. Ma vi è di più. C’è da rigenerare un gruppo che quest’anno ha fallito su tutti i fronti e che è sembrato poco unito all’interno dello spogliatoio. Incerta è anche la situazione del Milan Berlusconi ha già fatto sapere che i soldi per comprare giocatori importanti non ci sono. Il mercato della squadra rossonera sarà, per il secondo anno consecutivo, all’insegna del risparmio. Dopo l’addio di Leonardo, Allegri dovrebbe essere il nuovo tecnico. La rosa che gli verrà messa a disposizione sarà molto simile a quella dell’anno scorso e non sembra avere, almeno sulla carta, la capacità di poter competere su tre fronti, vista l’età avanzata di molti giocatori soprattutto nel reparto arretrato. Tutto dipenderà da come si inseriranno negli schemi del nuovo allenatore Pato e Ronaldinho. Ex pupilli di Leonardo, i due saranno gli uomini chiave della stagione del Milan. Allegri punterà molto su di loro, ma dovrà essere bravo a gestirli e questa sarà la sfida più importante dell’ex tecnico del Cagliari alla prima esperienza in una grande squadra. Se come sembra Prandelli andrà ad allenare la Nazionale anche la Fiorentina potrebbe avere dei problemi all’inizio della prossima stagione. Il tecnico di Orzinuovi, in questi anni è stato il vero punto di riferimento della società viola. Ha riportato la squadra in Champions League e le ha dato un gioco a tratti spettacolare frutto di un grande lavoro a livello tattico. Il suo successore, in poco tempo, avrà il difficile compito di far capire alla squadra il suo modo di giocare con due elementi importanti come Mutu e Vargas che probabilmente nella prossima stagione non ci saranno. Infine c’è l’Inter. Mourinho, dopo la conquista della Champions, ha salutato tutti e si è imbarcato per Madrid. Chiunque lo sostituirà dovrà essere bravo a saper gestire il confronti che si faranno con lo Special One. Ma soprattutto dovrà esser capace a motivare una squadra che quest’anno ha vinto tutto e che potrebbe iniziare il prossimo campionato un po’ appagata e con la testa alla Coppa Intercontinentale. Una cosa è certa: fare meglio di Mourinho è quasi impossibile. Se come sembra il successore del tecnico portoghese sarà Mihajlovic avrà il vantaggio di conoscere gran parte dei giocatori a sua disposizione, ma dovrà dimostrare di aver acquisito, nelle esperienze di Catania e Bologna, le capacità per poter allenare la squadra più forte del campionato italiano. Insomma, mentre le altre grandi del campionato inizieranno la nuova stagione con l’incognita del nuovo tecnico, la Roma partirà con una certezza che si chiama Claudio Ranieri. E se è vero che l’allenatore in una squadra conta il 20-30% speriamo che il tecnico testaccino dia quel qualcosa in più rispetto ai suoi colleghi che permetterà alla squadra giallorossa di lottare ancora una volta per lo Scudetto. D’altronde è già successo quest’anno perchè non ripetersi.

Fabrizio Cavalieri


Commenti (1)

  1. Un articolo veritiero che mi trova d’accordo.
    Se è vero che per vincere serve un progetto serio, forte con persone motivate ed esperte solo la roma ha le basi,e che basi, per fare bene.
    C’è chi pensa al nuovo allenatore, c’è chi viene contestato chi viene esaltato ma tutti non sanno ancora chi sarà il tecnico della prossima stagione e non si sa come formeranno una squadra vedi Juventus e Milan. No
    Non si sa neanche chi sarà l’uomo giusto per motivare una squadra definita imbattibile come l’Inter, che solo la Roma è riuscita a contrastare.
    I presupposti per un’ottima stagione ci sono tutti, partiamo avvantaggiati per il semplice fatto che la Roma deve solo completare e non rifondare o rimotivare.
    Daje Roma daje

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