Palermo-Roma, Luis Enrique prova accorgimenti in difesa

 Le azioni subite in fotocopia dalla Roma (soprattutto nelle ultime partite) hanno portato in questa settimana Luis Enrique a lavori specifici negli allenamenti per evitare il ripetersi di queste situazioni. Gli esercizi sono stati due.

Il primo, l’inferiorità numerica della difesa contro un folto attacco e secondo, il possesso palla dei difensori pressati dagli attaccanti. In vista della delicata trasferta di sabato sera a Palermo il tecnico asturiano ha provato queste esercitazioni, perché nelle ultime partite si sono ripetuti gli stessi errori in maniera sistematica.

Al Renzo Barbera la Roma è attesa da una squadra che fra le mura amiche è quasi insuperabile (Milan e Ibrahimovic permettendo).

Stekelenburg: “Il derby? Vogliamo la rivincita”

 In molte occasioni ha salvato la Roma, ma in pochi se ne sono accorti. Spesso perché poi la squadra di Luis Enrique segnava molti gol o vinceva e la sua parata veniva messa in secondo ordine.

Quella parata unica, è tipica di un grande portiere, che non è impegnato per gran parte della gara e poi si oppone agli attaccanti avverarsi a freddo.

È il caso di Marteen Stekelenburg, che incontro dopo incontro sta convincendo sempre di più, anche se, come è normale, ogni tanto incappa in qualche errore.

Roma-Fiorentina, Pjanic potrebbe riposare

 Questa sera all’Olimpico la Roma ospita la Fiorentina nella gara unica degli ottavi di Coppa Italia. Per la squadra di Luis Enrique sarà anche l’occasione per una vendetta sportiva nei confronti dei viola, che poco più di un mese fa ha inflitto la sconfitta più pesante della gestione asturiana.

Nel turn over che farà il tecnico spagnolo potrebbe rientrare Pjanic, vista l’abbondanza a centrocampo. Abbondanza che comprende Gago, Greco, Simplicio, Perrotta e Viviani, oltre a De Rossi, anche lui in odore di panchina.

La turnazione verrà fatta anche per salvaguardare alcuni giocatori in vista del delicato match di sabato sera al Massimino contro il Catania, allenato dall’ex Vicenzo Montella.

Dimissioni Luis Enrique, il tecnico vuole capire se i giocatori sono con lui

 Luis Enrique non pensa alle dimissioni. Almeno ufficialmente, il tecnico asturiano lascerà la Roma quando e se capirà che i giocatori non lo seguono più: “Non sono qui per i soldi, se la squadra non è con me, sono pronto ad andarmene“.

Non è solo un problema di vittorie o sconfitte, ma alla base di tutto c’è da discutere su cosa voglia l’allenatore dai suoi, anche perché la vecchia favoletta che a Roma si è vinto poco non sta più in piedi.

Un conto è perdere quando si hanno calciatori scarsi, altro è presentarsi in campo con i vari Stekelenburg, Juan, De Rossi, Gago, Pjanic, Totti e chi più ne ha, più ne metta.

Luis Enrique ha scelto i suoi fedelissimi

 La Roma di Luis Enrique sta prendendo forma. E non per la vittoria di Novara, ma perché il tecnico ha scelto i suoi intoccabili, quelli da cui, infortuni permettendo, non vuole prescindere: Stekelenburg, Burdisso, Gago, De Rossi, Pjanic e Osvaldo, più Rosi, Josè Angel e Lamela che sono sulla buona strada.

Discorso a parte per Totti che sta recuperando per il prossimo turno contro il Lecce. Non solo perché sarà un caso ma Bojan è devastante a gara in corso e decisamente meno quando viene schierato dal primo minuto.

Potrebbe diventare il Montella dell’anno del terzo scudetto, quando l’Aeroplanino spaccava le partite come nessuno.

Ancora è troppo presto, ma al momento la sensazione sembra proprio questa. Lo zoccolo duro che sta costruendo Luis Enrique non può che far bene ai giocatori, la cui alternanza, a volte obbligata da infortuni e squalifiche, è sembrata essere eccessiva.

Genoa-Roma 2-1: i giallorossi crescono nel gioco, ma non nella concentrazione

 E’ difficile spiegare una sconfitta in una partita in cui si sono subiti tre tiri in porta e due gol.

E’ difficile spiegare come ci sia una squadra che mostra una crescita costante sul piano del gioco, ma non riesce a farlo a livello psicologico.

E’ difficile spiegare tutto questo se non avete visto o vedrete in replica Genoa-Roma.

Al 38’ la formazione di Luis Enrique, dopo un errore di Heinze, prende il gol del vantaggio di Jankovic, il primo della stagione subito nei primi tempi.

Poi 5 minuti di sbandamento, in cui i rossoblu non creano pericoli. Al 89’sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Merkel colpisce di testa indisturbato, servendo Kucka, che altrettanto indisturbato, e inconsapevole (la palla gli sbatte addosso), batte Stekelenburg per il 2-1 finale.

Prima dello svantaggio e della rete del ko, tanta Roma, che sviluppa buone trame di gioco, dando la sensazione di avere il match in mano.

Roma-Palermo: finalmente arriva Stekelenbug

 Se Lamela non gli avesse rubato la scena, le luci della ribalta sarebbero tutte per le lui: Maarten Stekelenburg. Contro il Palermo l’olandese ha disputato la sua miglior prestazione con la maglia della Roma.

Fra le tante effettuate ieri, una parata su Zahavi che ha salvato il risultato. L’inizio della partita, così come l’inizio di stagione, non era stato dei migliori. Il portiere giallorosso aveva sbagliato molti rinvii con i piedi, uno dei suoi pezzi forti.

Lazio-Roma, Stekelerburg: se si sente pronto il posto è suo

 Le vittorie contro Parma e Atalanta hanno distolto l’attenzione dall’assenza di Maarten Stekelerburg, il portiere arrivato in estate dall’Ajax per colmare l’ormai atavica lacuna in casa Roma. 

Contro lo Slovan a Bratislava in Europa League e contro il Cagliari nell’esordio in campionato l’olandese non è stato all’altezza della sua fama. Poi i pochi minuti di San Siro, dove l’interista Lucio l’ha costretto al suo primo stop italiano, non sono stati sufficienti per invertire la rotta.

Tancredi punta su Curci

 L’infortunio di Stekelenburg ha dato via al ballottaggio fra Curci e Lobont per la partita contro il Siena e per le altre che dovrà saltare l’olandese.

Nella gara contro l’Inter gli è subentrato il romeno, che non è apparso molto sicuro, non riuscendo a bloccare anche i tiri meno insidiosi.

Per questo le quotazioni dell’ex Primavera giallorosso sono in rialzo per difendere la porta romanista nel posticipo della quarta giornata. Chi sa le cose in casa Roma è perfettamente a conoscenza della predilezione di Franco Tancredi per Curci.

Roma-Siena: Curci-Lobont, una maglia per due

 L’infortunio di Stekelenburg costringerà Luis Enrique a schierare la terza formazione in altrettante giornate di campionato.

Così giovedì prossimo contro il Siena all’Olimpico, a contendersi la maglia dell’olandese saranno Lobont e Curci.

Il portiere romeno, subentrato all’ex numero 1 dell’Ajax, non ha subito gol contro l’Inter, non dando, però, la sicurezza necessaria alla squadra a causa di parate in due tempi anche quando i tiri non erano irresistibili.

Per questo a Trigoria stanno salendo le quotazioni di Curci, la cui cessione è stata bloccata dal preparatore dei portieri giallorosso Franco Tancredi, che crede molto nelle capacità dell’estremo difensore cresciuto dopo le esperienze a Siena e a Genova, sponda Samp.

Roma: Stekelenburg, l’acquisto passato sotto silenzio

 Il futuro della società Roma è ancora tutto da scoprire. Così come i progressi della squadra di Luis Enrique. È vero i problemi ci sono e sono di diversa natura, ma guardare Trigoria con i soli occhi del pessimismo oltre che non è utile e anche sbagliato.

In un momento delicato per tutto l’ambiente giallorosso, la nuova dirigenza è riuscita a colmare una lacuna atavica della rosa: il portiere.

L’acquisto di Maarten Stekelenburg è passato sotto silenzio, come se nella Capitale fossimo abituati a chissà quali estremi difensori. Negli ultimi anni un portiere davvero affidabile è stato Michael Konsel, ma siamo parlando di fine Anni 90.

Nella stagione del tricolore 2000-2001, tifosi e critica si scagliarono più volte contro Francesco Antonioli, che durante Roma-Perugia fu difeso da capitan Totti, che andò a calmare la Curva dopo l’errore che apri la porta al gol di Saudati. La Roma scudettata provò a prendere Buffon per poi ripiegare su Pelizzoli, per cui vennero spesi 27 miliardi più Rinaldi.

DiBenedetto-Unicredit e Stekelenburg: i tifosi non sono più solo tifosi

 DiBenedetto è atterrato questa mattina a Roma per trovare un accordo definitivo con UniCredit per l’acquisizione della società (60%?). Non staremo qui a dirvi che la trattativa doveva già essere conclusa tempo fa, visto che il closing (parola che va tanto di moda) era previsto per la fine di luglio.

Closing che con ogni probabilità slitterà di qualche giorno. Non è un dramma, ma è l’ennesima telenovela giallorossa per i tifosi, che stanno aspettando anche l’ufficialità dell’affare Stekelenburg, per cui c’è qualche intoppo relativo al pagamento. Anche qui si attendono notizie.

Mercato Roma: tutto ruota intorno a Vucinic e Borriello

 Dopo la non esaltante prova nel triangolare di Innsbruck, le attenzioni romaniste si sono spostate sulla chiusura della trattativa per la vendita della società e sul calciomercato.

Calciomercato di cui si è dibattuto ieri sera dopo le partite con Psg e Wacker, in cui soprattutto nella prima sono emersi i problemi attuali della squadra di Luis Enrique. Facciamo il punto della situazione, andando in ordine di ruolo. Domani sarà il giorno di Stekelenburg, il portiere dell’Ajax, che è stato convinto con sei milioni di euro più bonus.

Roma: è fatta per Stekelenburg, i soldi arrivano dalla cessione di Menez

 Ormai sembra fatta: Maarten Stekelenburg sarà il prossimo portiere della Roma. Secondo Sky Sport 24 il direttore sportivo Walter Sabatini stamattina è volato a Milano non solo per le cessioni di Julio Sergio, Simplicio e Barusso, ma anche per sferrare l’attacco decisivo al giocatore olandese.

Il costo dell’operazione si aggira sugli 8 milioni di euro, stessa cifra di quella che la Roma ha incassato dal Psg per Menez, che è entrato nello spogliatoio parigino con la maglia giallorossa indosso. Verrebbero così confermate le indiscrezioni che voleva intrecciato il destino di Stekelenburg e quello di Menez e le parole dei dirigenti dell’Ajax degli ultimi due giorni.

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