Roma-Lecce, Heinze per sostituire l’infortunato Burdisso

 Il ginocchio di Nicolas Burdisso ha fatto crac. Nella gara fra Argentina e Colombia, valevole per le qualificazione al Mondiale di Brasile 2014, il difensore giallorosso si è scontrato con un avversario, rimanendo dolorante a terra.

Al momento lo staff sanitario dell’Albiceleste non si è sbilanciato sull’entità dell’infortunio, ma sembra che il Bandito abbia subito la rottura del legamento del ginocchio sinistro.

Se la diagnosi venisse confermato, l’ex Boca dovrà rimanere fermo a lungo. Domani è previsto il suo rientro in Italia per essere visitato attentamente dalla struttura sanitaria di cui si avvale la Roma.

Presenze in Nazionale, per De Rossi sono settanta

 Il calcio regala a volte piacevoli coincidenze. Coincidenze che questa sera porteranno Daniele De Rossi a indossare per la 70esima volta la maglia della Nazionale nel “suo” Olimpico.

Contro l’Uruguay di Cavani il centrocampista giallorosso taglierà questo prestigioso traguardo, forse indossando la fascia di capitano al braccio.

Forse perché c’è un ballottaggio con Gigi Buffon, che nella notte romana aggancerà Dino Zoff con 112 presenze.

Luis Enrique, per Roma-Lecce la squadra è quasi fatta

 La partita di Novara è stato lo spartiacque per le decisioni di Luis Enrique.

Il tecnico asturiano ha capito su quali giocatori puntare e soprattutto in quale parte del campo farli giocare.

E infatti per la gara contro il Lecce, il centrocampo è già fatto, a meno, ovviamente, di qualche malanno muscolare.

Gago, De Rossi e Pjanic sono i tre che dovranno giocare nella zona nevralgica del campo. Luis Enrique schiererà ancora l’argentino davanti alla difesa, lasciando la possibilità a De Rossi di inserirsi in avanti con maggior continuità.

Il nazionale azzurro, infatti, partita dopo partita sta cambiando il suo raggio d’azione.

Roma-Lecce: Kjaer supera Cassetti e Heinze

 Lo choc del derby è alle spalle, l’infortunio anche. Simon Kjaer è pronto a ripartire e contro il Lecce farà coppia con Nicolas Burdisso.

Con Marco Cassetti che non convince e con Gabriel Heinze che ha qualche problema con Luis Enrique (Juan è ai box), sarà il danese a scendere in campo contro la squadra dell’ex Eusebio Di Francesco.

Il difensore scandinavo, voluto fortissimamente dal ds Walter Sabatini, vuole scrollarsi di dosso un inizio di stagione a dir poco deludente.

Mercato gennaio: Roma vicina a Isla

 La Roma è a un passo da Isla. Il giocatore dell’Udinese potrebbe arrivare nella Capitale già a gennaio per una cifra che si aggira sui 10 milioni di euro. Il cileno, come riporta Laromanews.it, sarebbe il primo colpo di Walter Sabatini alla riapertura del mercato invernale.

Isla è un laterale destro, che in questa stagione sta giocando da intermedio di centrocampo nel nuovo 3-5-2 di Francesco Guidolin.

Il sudamericano è il calciatore ideale per la società e per Luis Enrique: è un terzino di spinta che può giocare anche in mezzo al campo, ma soprattutto conosce bene il calcio italiano.

Roma, mercato gennaio: Sabatini sulle tracce degli esterni

 Fin dal giorno dopo la chiusura del mercato estivo, Walter Sabatini ha iniziato a lavorare per sfoltire la rosa in vista della riapertura ufficiale delle trattative nel mese di gennaio.

Cosa che al direttore sportivo giallorosso permetterebbe non solo di fare cassa, ma anche di acquistare qualche pedina più utile rispetto ai giocatori attualmente a disposizione di Luis Enrique.

La carenza della Roma è lampante: gli esterni di difesa. Se a destra, il tecnico ha rispolverato con buoni risultati Rosi, a sinistra le prestazioni di Josè Angel sono andate in calando, tanto che sabato scorso a Novara allo spagnolo è stato preferito il fuori ruolo Taddei.

Luis Enrique ha scelto i suoi fedelissimi

 La Roma di Luis Enrique sta prendendo forma. E non per la vittoria di Novara, ma perché il tecnico ha scelto i suoi intoccabili, quelli da cui, infortuni permettendo, non vuole prescindere: Stekelenburg, Burdisso, Gago, De Rossi, Pjanic e Osvaldo, più Rosi, Josè Angel e Lamela che sono sulla buona strada.

Discorso a parte per Totti che sta recuperando per il prossimo turno contro il Lecce. Non solo perché sarà un caso ma Bojan è devastante a gara in corso e decisamente meno quando viene schierato dal primo minuto.

Potrebbe diventare il Montella dell’anno del terzo scudetto, quando l’Aeroplanino spaccava le partite come nessuno.

Ancora è troppo presto, ma al momento la sensazione sembra proprio questa. Lo zoccolo duro che sta costruendo Luis Enrique non può che far bene ai giocatori, la cui alternanza, a volte obbligata da infortuni e squalifiche, è sembrata essere eccessiva.

Convocati Novara-Roma: non c’è Cicinho, qualcosa non va con Luis Enrique

 Fra i convocati di Luis Enrique per la sfida di domani a Novara non figura il nome di Cicinho. Assenza che fa pensare, visto che sulla fascia destra la Roma ha diversi problemi.

E allora proviamo a ricostruire la vicenda fra il calciatore e la Roma in questa stagione. Nel ritiro di Brunico il brasiliano aveva convinto il tecnico asturiano a puntare su di lui.

Poi l’infortunio e una condizione fisica che tarda ad arrivare l’hanno messo ai margini della squadra, proprio quando il suo procuratore stava per raggiungere l’accordo per il rinnovo del contratto e la spalmatura dell’ingaggio.

Luis Enrique: il dubbio per Novara-Roma

 Per l’anticipo di domani contro il Novara, Luis Enrique (che oggi parlerà in conferenza stampa alle 11 e 30) ha il dubbio su chi schierare nella posizione di trequartista. A contendersi il ruolo, ma non una maglia da titolare, sono Lamela e Pjanic.

Se l’argentino dovesse partire dietro alle punte, l’ex Lione scalerebbe a centrocampo vicino all’indiscusso De Rossi e uno fra Gago e Greco o più difficilmente Simplicio, che non gioca da Roma-Atalanta, partita nella quale realizzò il gol della tranquillità.

In questo caso Bojan rientrerebbe dal primo minuto, accanto a Osvaldo o Borriello, a meno che Luis Enrique non voglia riproporli insieme come contro il Palermo.

Novara-Roma: Lamela torna dal 1′

 Non sarà l’ultima spiaggia, ma Novara è una tappa importante del viaggio intrapreso dalla nuova Roma.

Sul sintetico del Piola, la squadra di Luis Enrique dovrà riprendere la marcia frenata bruscamente dalla sconfitta nel derby.

Contro la squadra di Tesser, il tecnico asturiano manderà in campo i giocatori che meglio ricalcano le sue idee: tenacia, determinazione e voglia di vincere.

In questo senso il post-Milan è stato esaustivo. L’atteggiamento di Lamela e Pjanic è stato elogiato dall’allenatore, che ha fatto capire ai senatori che bisogna invertire la rotta.

Proprio l’argentino riprenderà il posto da titolare nell’anticipo dell’11 giornata.

Rosi corre verso Novara-Roma

 La fascia destra ritroverà il suo proprietario inatteso per questa stagione. Aleandro Rosi è tornato ad allenarsi con il gruppo e al momento la maglia da titolare contro il Novara è sua.

Strana storia quella dell’ex Primavera, che ai nastri di partenza era dietro a Cicinho e Cassetti. Ora, complici delle buone prestazione, l’ex Siena è diventato fondamentale per il gioco di Luis Enrique.

Luis Enrique che, dai due sopra citati e da Perrotta, provato in tre occasioni in quel ruolo, non è mai riuscito a trarre le giuste garanzie.

Rosi non gioca dal derby, in cui fu costretto a uscire per uno scontro con Radu, e sabato prossimo contro la squadra di Tesser si prenderà il suo posto sulla fascia di competenza.

La dirigenza si stringe attorno a Luis Enrique. Faccia a faccia con i giocatori

 La dirigenza si è stretta intorno all’allenatore. Baldini e Sabatini fanno da chioccia a Luis Enrique, la cui leadership è stata messa per la prima volta in discussione da alcuni giocatori.

Ieri il tecnico ha catechizzato il gruppo per il brutto primo tempo disputato contro il Milan e per i molti errori commessi in fase difensiva.

40 minuti in cui l’asturiano si è affidato alla sua lingua per strigliare i calciatori, apparsi troppo passivi nelle ultime due partite.

Calciatori che hanno ascoltato e hanno risposto, chiedendo più allenamenti su alcune fase di gioco, per esempio i calci da fermo che sono costati le ultime due sconfitte.

Novara-Roma: Luis Enrique ora o mai più

 Anche la fiducia e la pazienza hanno un limite. Limite che la Roma di Luis Enrique non dovrà varcare sabato sera sul sintetico di Novara.

Perché in questa stagione e soprattutto in questo ultime 4 partite se ne so viste troppe e ripetersi negativamente contro la squadra di Tesser significherebbe dare il colpo di grazia a un progetto già traballante.

Progetto, rivoluzione cambio di mentalità, usate il termine che volete, ma a Trigoria i conti cominciano a non tornare. Si sapeva che la strada sarebbe stata in salita, ma non così. Perché l’inclinazione di questa salita sta diventando talmente ripida che nessuno riesce a percorrerla.

Roma-Milan 2-3: giocatori nuovi, problemi vecchi

 Stilare percentuali sui demeriti di Luis Enrique e su quelli dei giocatori è un esercizio inutile, oltre che difficile. La cosa certa è che la Roma tira poco in porta, i centrocampisti si inseriscono di rado, i terzini salgono, azzeccando un cross ogni cinque o sei e in fase difensiva si fanno errori incredibili.

Come se non bastassero queste lacune, i calciatori ci mettono una dose di concentrazione in alcune situazioni di gioco talmente bassa da lasciare inorriditi.

Concentrazione che tranne in poche annate è sempre stato il problema atavico dei giallorossi. Dei 14 elementi scesi sabato in campo 9 erano nuovi. Insomma cambiano gli interpreti, ma il risultato rimane uguale.

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