Roma-Liverpool 2-1, i giallorossi vincono e convincono

 E sono cinque su cinque. Ha fatto l’en plein la Roma di Zeman che la notte scorsa ha battuto il Liverpool per 2-1 grazie alle reti di Bradley e Florenzi.

Buona prova della squadra giallorossa che presenta Nico Lopez dal primo minuto, invece di Bojan e Lamela che “spaccheranno” la partita nella ripresa. Nel complesso, il tecnico boemo e i tanti tifosi, che hanno fatto le ore piccole per vedere Totti e compagni, posso ritenersi soddisfatti.

Roma-Liverpool, le probabili formazioni di questa sera

 Primo test di livello per la Roma di Zeman, che alle 00:30 di oggi (ore italiane) affronterà allo stadio Fenway Park di Boston il Liverpool.

Dopo le prime quattro vittorie in altrettante partite, quella odierna è una gara probante per i giallorossi che se la dovranno vedere con la quotata formazione di Brendan Rodgers. Per quanto riguarda la squadra che il tecnico boemo manderà in campo non sembrano esserci dubbi. Il 4-3-3 verrà composto da Lobont in porta, che davanti avrà la coppia Burdisso-Castan con Rosi e Taddei sulle fasce.

Per Borini visite mediche al Liverpool

 Fabio Borini è volato a Liverpool per effettuare le visite mediche. Il giocatore diventerà ufficialmente un giocatore dei Reds entro domani sera, al massimo domenica.

Alla Roma andranno 13,5 milioni di euro più bonus, in sostanza una cifra a metà strada fra la richiesta giallorossa (15 milioni di euro) e l’offerta del club inglese.

Borini, dietro alle resistenze del Parma c’è il Liverpool

 Le difficoltà della Roma di risolvere la comproprietà di Borini sono figlie delle pressioni che sta subendo il Parma. Dove per pressioni, leggasi le insistenze del Liverpool di riportare in Inghilterra l’azzurro di Cesare Prandelli.

A riportare la notizia è il Daily Mirror, secondo cui il nuovo allenatore dei Reds, Brendan Rodgers, ha richiesto il ragazzo già avuto alle proprie dipendenze allo Swansea.

Nuovo portiere Roma: l’obiettivo numero uno rimane Stekelenburg

 Entro pochi giorni si saprà chi sarà a difendere la porta della prima Roma targata Luis Enrique. La telenovela Stekelenburg volgerà al termine, così come le cessioni di Doni (vicino al Liverpool) e Julio Sergio (Malaga, Lecce o Siena).

Nonostante le smentite degli ultimi due giorni, Walter Sabatini vuole portare nella Capitale il portiere dell’Ajax, che per cederlo vuole nove milioni di euro. Cifra ritenuta esagerata dal ds giallorosso per un giocatore che ha il contratto in scadenza il prossimo 30 giugno.

Roma: domani è il giorno di Lamela e Stekelenburg

 Domani è il giorno di Erik Lamela e Marteen Stekelenburg alla Roma. Per il talento argentino manca davvero poco. Lo fa capire il viaggio del presidente del River Plate, Daniel Passarella, che domani mattina sbarcherà nella Capitale.

Viaggio che vuol dire una cosa sola: Lamela alla Roma. Perché quando  il massimo dirigente di una società si muove, intraprendendo una trasvolata oceanica, dovrebbe succedere l’imponderabile per far saltare la trattativa.

Gli argentini hanno urgente bisogno di rimpinguare le casse, soprattutto dopo la storica retrocessione in serie B; motivo che sta spingendo Walter Sabatini ad abbassare l’offerta che è di 8 milioni di euro a fronte della richiesta dei Millioneros, che è di 12.

Riise: “Roma-Shakthar? Mi scuso, sono a pezzi”

 Il Corriere dello Sport:

Mai visto un Riise così. In campo e fuori. In campo una sua caduta ai limiti della risata se non ci fosse niente da ridere, ha dato il “la” al terzo gol dello Shakthar, quello che di fatto po­trebbe pesare in maniera deter­minante per la qualificazione. Fuori, è rimasto in piedi, ma era un ragazzo a terra. Distrutto. Visibilmente sof­ferente per quel­l’episodio che chissà quanto tem­po ci vorrà perché svanisca dai pen­sieri dei tifosi. Il norvege­se avrà pure gran­demente sbagliato in campo, non lo ha fatto nel dopo partita. Presentandosi in volontario olo­causto davanti a telecamere, microfoni e taccuini. Del resto era il primo a sapere che non poteva non farlo.

Ranieri: “Liverpool? Per ora penso solo alla Roma”

 Dal Messaggero:

Otto giorni turbolenti: si comincia domenica a Genova e si finisce la domenica successiva a Cesena. Da un caso, Totti, a un altro caso, Vucinic, protagonista addirittura di un doppio litigio col tecnico. Lui, Ranieri, sempre al centro del dibattito. Ieri s’è pure beccato qualche fischio dai tremila giallorossi presenti al Manuzzi. Sono tutti gli insofferenti che vedono in lui il capro espiatorio di una situazione sempre più al limite. Rapporti quantomeno contrastanti con alcuni giocatori, la squadra non esprime un calcio elettrizzante ma prevedibilissimo e compassato: sono questi i capi d’accusa di tanti tifosi.

Mexes, c’è il Liverpool

 Il Liverpool si fionda su Philippe Mexes: la crisi di risultati dei Reds, ultimi in Premier League, suggerisce di correre ai ripari e apportare qualche modifica all’organico. Il transalpino potrebbe essere tra i calciatori più papabili anche per la situazione contrattuale che vede il rapporto tra Mexes e la Roma concludersi il prossimo giugno. Da La Signora in Giallorosso:

Calciomercato Roma: secondo il sito 4-4-2.com anche il Liverpool si iscrive alla corsa per Mexes.

Ranieri e il 4-4-2 senza ali

 Dal Romanista:

Regola numero del gioco del calcio: Totti deve giocare. Se poi stai perdendo 1-0 a dieci minuti dalla fine e da pochi secondi hai preso il gol, non è più una questione di pallone, di tattica, di ragione, ma quasi di morale non togliere dal campo chi può, chi già solo con la presenza dà la speranza, anche perché il messaggio che fai passare alla squadra è quello di avere alzato bandiera bianca. Ma fosse “solo” questo… Fosse solo il problema di un cambio anche se stai sostituendo l’insostituibile. La Roma che ha perso a Monaco ovviamente non ha perso soltanto per il cambio di Totti a 10’ della fine. Fosse stato così sarebbe stato rassicurante. La Roma che a Monaco di Baviera perde 2-0 contro il Bayern mentre gli U2 cantano è un mistero che nemmeno la voce di Bono Vox stanotte potrebbe saper cantare. Silenzio nella notte in cui si sarebbe dovuto sentire alta Pride, l’orgoglio.

Ancelotti-Roma: “Certi amori fanno dei giri immensi…”

 Dal Romanista:

L’ha detto tante di quelle volte che per molti non è una sorpresa. Ma sentire Carlo Ancelotti, tecnico strapagato dello stra milionario Chelsea, dire che «Roma è la città più bella del mondo» e che «mi piacerebbe allenare i giallorossi» fa sempre un certo effetto. Specie se poi una simile dichiarazione d’amore arriva dai microfoni del Tg1. Un matrimonio, quello tra Ancelotti e la Roma, che, se il sogno del mister dei Blues diventasse realtà, riprenderebbe dopo alcuni anni di separazione. Carlo, infatti, ha giocato in giallorosso dal 1979 al 1987: qui ha conosciuto la sofferenza per colpa di quelle ginocchia tanto forti fuori quanto fragili dentro, qui è diventato campione d’Italia, qui è diventato papà.

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