Riise: “Roma-Shakthar? Mi scuso, sono a pezzi”

di Redazione Commenta


 Il Corriere dello Sport:

Mai visto un Riise così. In campo e fuori. In campo una sua caduta ai limiti della risata se non ci fosse niente da ridere, ha dato il “la” al terzo gol dello Shakthar, quello che di fatto po­trebbe pesare in maniera deter­minante per la qualificazione. Fuori, è rimasto in piedi, ma era un ragazzo a terra. Distrutto. Visibilmente sof­ferente per quel­l’episodio che chissà quanto tem­po ci vorrà perché svanisca dai pen­sieri dei tifosi. Il norvege­se avrà pure gran­demente sbagliato in campo, non lo ha fatto nel dopo partita. Presentandosi in volontario olo­causto davanti a telecamere, microfoni e taccuini. Del resto era il primo a sapere che non poteva non farlo. E, ovviamente, non si è nascosto dietro un dito: «Devo chiedere scusa a tutti. Ho commesso un erro­re imperdonabile ed è stato un erro­re che ha avuto un peso determinante nel risultato fina­le, perché quel gol ci ha ammazzato. Sono andato a terra senza nep­pure rendermene conto, a quel punto per gli attaccanti ucraini è stato semplice andare a fare il terzo gol. Volevo rilanciare il pallone, ho pensato un secondo di troppo e sono scivolato. Ho sbagliato. Mi era successo qual­che cosa di simile con il Liver­pool (un autogol in semifinale di Champions League, ndr). Ho deluso i tifosi. In questo mo­mento non riesco a pensare ad altro che a quell’episodio. Sto male».


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