Roma-Siena: il ritorno di José Angel

 Per il posticipo del turno infrasettimanale Luis Enrique ritrova José Angel, che ha saltato la gara con l’Inter dopo l’espulsione rimediata contro il Cagliari.

Il tecnico asturiano ritrova uno dei suoi pupilli, il cui esordio in campionato è stato macchiato dai quei due minuti sciagurati, in cui ha causato il gol dei rossoblu e ha rimediato il cartellino rosso.

Fino a quel momento era stato il migliore in campo, dimostrando di essere una fonte del gioco giallorosso.

In una Roma lenta, lo spagnolo ha corso avanti e dietro sulla fascia sinistra per fornire assist ai compagni, che non ne hanno approfittato. La partita di San Siro ha evidenziato i progressi di Totti e compagni e nell’ambiente c’è curiosità per vedere l’apporto che riuscirà a dare Josè Angel.

Roma-Siena, Bojan: salgono le quotazioni dello spagnolo

 Nel posticipo di giovedì contro il Siena, Bojan potrebbe tornare a far parte dei titolari.

Lo spagnolo, che ha deluso nelle prime uscite stagionali ed è andato in panchina contro l’Inter, potrebbe trovar spazio nello schieramento iniziale che Luis Enrique vuole opporre ai toscani.

Complice le tre partite in una settimana, complice la scarsa vena realizzativa di Osvaldo, il tecnico asturiano vuole rilanciare il suo pupillo per conquistare la prima vittoria della sua gestione.

Altra concausa che suggerisce l’impiego dell’ex attaccante del Barcellona è l’aspetto psicologico. Bojan finora ha reso al di sotto delle sue possibilità e l’esclusione nella sfida di sabato è stata una mezza bocciatura.

Il modulo di Luis Enrique: fra il 4-3-3 e il 3-4-3

 Si è parlato molto del 4-3-3 di Luis Enrique. Ma mai come a Milano con l’Inter, il tecnico asturiano ha messo in campo, almeno nella fase di costruzione del gioco, un 3-4-3.

Dove i 3 dietro sono stati Burdisso e Kjaer più De Rossi che ha arretrato, con i due terzini Perrotta e Taddei a creare la superiorità numerica a centrocampo. Tattica che ha portato i suoi frutti per gran parte della partita, fino a quando la gambe de due laterali hanno “tenuto”.

Nel finale di gara, complice anche l’ingresso di Muntari per Forlan e lo spostamento in avanti di Sneijder, l’opaca squadra di Gasperini ha sfiorato il gol in più di una occasione.

Inter-Roma: è ora di invertire la rotta

 Siamo arrivati alla vigilia di Inter-Roma.

Dopo una lunga attesa, acuita dalla sconfitta in casa contro il Cagliari di domenica scorsa, ormai manca davvero poco, le luci di San Siro si stanno per accendere.

Non è, non sarà e non può essere una partita decisiva per Luis Enrique, che ha la fiducia e il sostegno di dirigenza e squadra.

Una vittoria o quantomeno un pareggio accompagnato da una buona prestazione sarebbe un’iniezione di fiducia importante per il proseguo della stagione.

A Trigoria si lavora alacremente, in ogni allenamento il sudore bagna le fronte e la maglia di ogni giocatore, che crede nel progetto tattico del proprio mister.

La certezza di Luis Enrique si chiama De Rossi

 Fra le poche certezze di Luis Enrique per la gara contro l’Inter c’è Daniele De Rossi.

Il numero 16 di Ostia è il faro del centrocampo che ha in mente il tecnico asturiano per la delicata trasferta milanese.

Vicino a lui ci sarà sicuramente Pjanic più uno fra Perrotta, Pizarro e Gago.

Ma la certezza rimane lui, Daniele De Rossi che domenica scorsa contro il Cagliari ha ripagato la fiducia riposta in lui dal mister, mostrando una buona condizione sia fisica che mentale.

Inter-Roma: i giallorossi ci credono

 A dirlo si fa fatica. A scriverlo e leggerlo forse ancora di più. Ma la Roma può vincere a San Siro contro l’Inter.

I noti problemi della squadra di Luis Enrique sembrano nulla in confronto a quelli che ha Gasperini, che in tre partite ufficiali, ha rimediato altrettante sconfitte.

Ieri sera i nerazzurri hanno perso in Champions League contro il tutt’altro che irresistibile Trabzonspor. A preoccupare, però, non è solo il passo falso, ma la sensazione che i giocatori non seguano o non riescano a seguire l’ex tecnico del Genoa.

Molti senatori non hanno dimostrato lo stesso spirito di abnegazione avuto con Mourinho, non tanto per i risultati positivi, ma per la disponibilità nei confronti dello Special One.

Inter-Roma: Pizarro e Borriello, ecco perché potrebbero essere titolari

 Da esclusi dal progetto a titolari. Potrebbe questa essere la parabola di David Pizarro e Marco Borriello. I due giocatori, anche per l’elevato ingaggio, erano stati messi sul piede di partenza.

Ora sembrano tornati di moda e per la partita contro l’Inter, una loro candidatura è tutt’altro che da escludere.

Nell’esordio in campionato contro il Cagliari, la Roma ha fatto fatica a fare gioco, anche perché uno dei giocatori deputati (De Rossi) era sempre bloccato nella costruzione del gioco da un attaccante rossoblu.

Costruzione che quando passava per i piedi di José Angel e Pjanic dava buoni risultati, decisamente meno quando a iniziare l’azione erano Burdisso, Heinze, Rosi e Perrotta.

Inter-Roma: Borini, il predestinato

 Poteva essere un eroe. E non per caso. Perché non ci si trova nel posto giusto, al momento giusto dopo pochi secondi dall’ingresso in campo.

Perché se Heinze non avesse colpito la palla di testa in fuorigioco, lui nella posizione alla Pippo Inzaghi c’era, come c’era la sua zampata vincente che ha strozzato in gola la gioia del pareggio romanista contro il Cagliari.

Fabio Borini poteva essere un eroe, entrando nel cuore del popolo giallorosso in un batter d’occhio. Il ragazzo, classe ’91, cresciuto con Drogba e Lampard, si è fatto trovare subito pronto.

Perché la sua stagione sarà così, scampoli di partita da sfruttare nel migliore dei modi (a meno che il giovane non esploda e guadagni il posto da titolare). Il suo procuratore, Marco De Marchi, lo aveva detto alla vigilia e l’ha ribadito nel post-partita: il giocatore ha la mentalità giusta e si farà trovare pronto. Ai più sono sembrate frasi di circostanze.

E invece la gara di domenica ha dimostrato che quello che si era detto sull’ex Parma era tutto vero. Non solo per la rete annullata che avrebbe potuto far tornare il sorriso sulla volto triste di Luis Enrique, ma perché l’attaccante è giocatore, come si dice nel gergo calcistico.

Inter-Roma è già uno spareggio

 Sono state le due grandi deluse della giornata di ieri e sabato prossimo il calendario le metterà una di fronte all’altra. Inter e Roma sono uscite con le ossa rotte dall’esordio in campionato.

La squadra nerazzurra ha perso in casa del Palermo, quella giallorossa, come sappiamo, ha ceduto all’Olimpico contro un Cagliari tutt’altro che irresistibile.

La gara di San Siro appare già come uno spartiacque per le due formazioni che solo fino a un anno e mezzo fa si contendevano lo scudetto.

I problemi della Roma di Luis Enrique ormai sono arcinoti, un possesso palla sterile e una cattiveria sotto porta lontana da quella che dovrebbe avere una squadra di vertice. Non sta meglio Gasperini, che nella gara del Barbera ha fatto storcere il naso alla Milano nerazzurra con scelte cervellotiche.

Inter-Roma, Luis Enrique: come sostituire Josè Angel?

 In casa Roma è già emergenza. Non solo di risultati, ma anche di uomini. In vista nella gara di sabato sera a San Siro contro l’Inter, infatti, Luis Enrique dovrà trovare una soluzione per sostituire Josè Angel, l’unico giocatore che non ha un vero e proprio omologo nella rosa giallorossa.

I giocatori candidati a occupare la fascia sinistra di difesa sono Heinze, Taddei e Cassetti. Giocatori che però ricalcano poco il laterale spagnolo, che, ieri fino all’errore nel gol del Cagliari e all’espulsione, era stato il migliore in campo.

Heinze l’abbiamo visto nell’ultima parte della partita contro la squadra di Ficcadenti, è un terzino che non spinge e mantiene la posizione, tutto il contrario di quello che vuole Luis Enrique.

Roma-Cagliari 1-2 e lo sliding doors giallorosso

 Una dirigenza nuova, un allenatore nuovo, 6 acquisti partiti subito titolari; la Roma, però, è la stessa. E’ la stessa squadra degli anni passati, che in due minuti manda in fumo un esordio non eccezionale, ma non tutto da buttare.

Ieri alla prima vera azione, il Cagliari va in vantaggio con Daniele Conti, che sfrutta al meglio un errato disimpegno di José Angel, la cui espulsione dopo un minuto priva Luis Enrique del migliore in campo. In 120” i giallorossi si sciolgono, riuscendo nell’ultimo quarto di gara a creare poco per ribaltare il risultato. A fine partita, il tecnico asturiano fa me culpa, mostrandosi dispiaciuto per i tifosi, che nonostante la sconfitta hanno applaudito Totti e compagni.

Inter-Roma, gara simbolo della stagione

 Dal Corriere dello Sport:

Il 29 maggio, per il quarto anno consecutivo, la finale di Coppa Italia si giocherà a Roma, per la prima volta senza una squadra romana: due volte erano stati protagonisti i giallorossi, una la Lazio. Ma l’Olimpico, statene certi, non rimarrà vuoto, perchè tutta Palermo è pronta a partire per vivere un sogno. E perchè i tifosi nerazzurri, generosi con una squadra che merita comunque i complimenti, non si tireranno indietro. Dunque l’Inter che sembrava finita a dicembre ha saputo risollevarsi. Certo, una bella mano gliel’ha data Moratti, intervenuto a gennaio come non aveva fatto in estate. Ma la squadra ha saputo ricompattarsi con Leonardo, ha iniziato una rimonta infinita che s’è conclusa amaramente. Ma se c’è una qualità che contraddistingue le grandi squadre è quella di ricordarsi di essere tali, di saper reagire a ogni mazzata. L’Inter ha perso tutto in una settimana infernale ( il derby e l’andata di Champions con lo Schalke), ma non s’è fatta travolgere. Rispetto alla tripletta dell’anno passato, il probabile secondo posto e la finale di Coppa Italia sembrano poca cosa. Ma non vanno dimenticate né la Supercoppa, né il Mondiale: si può parlare di stagione deludente? Cosa dovrebbero dire allora Roma e Juve?

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