Lecce-Roma: Menez e Borriello dal 1′

 Il Romanista fa il punto sulla formazione della Roma che scenderà in campo a Lecce venerdì alle ore 20 e 45:

In Salento si rivedrà in campo Mexes che, dopo lo stop, dovrebbe piazzarsi al centro della difesa a fare coppia con Juan. A Nico Burdisso, invece, verrà concessa una serata di riposo. Cassetti sulla fascia destra e Castellini su quella opposta dovrebbero completare la linea difensiva. Le condizioni di Pizarro, pur confortate dall’esito negativo della risonanza magnetica a cui il giocatore si è sottoposto lunedì pomeriggio, andranno valutate attentamente: il ginocchio sta meglio ma rischiarlo col Lecce non sarebbe molto logico.

Infortunio Pizarro: per il cileno nulla di grave

 Dal Romanista:

E’ meno grave del previsto l’infortunio al ginocchio destro di David Pizarro: la risonanza magnetica a cui si è sottoposto ieri pomeriggio al policlinico “Gemelli” ha escluso categoricamente lesioni o fratture. La buona notizia, tuttavia, anche se non supportata da oggettivi riscontri clinici, era nell’aria fin dal pomeriggio di domenica. Facciamo due passi indietro e torniamo con la mente al match col Parma. Minuto quarantasei, Roma in vantaggio per 2-0 grazie alle reti di Francesco Totti e Juan. A centrocampo, il cileno viene colpito duro da Giovinco, cade a terra,mette male il piede e si sente un urlo quasi strozzato in gola.

Mazzone: “Totti? Il problema è la difesa”

 Dal Romanista:

Il problema della Roma? «E’ la difesa. Subisce troppi gol». E se lo dice Carletto Mazzone, un tecnico,o ex-tecnico come ormai si definisce lui, che alla storia c’è passato ma non certo per i suoi sistemi di gioco votati all’attacco, allora bisogna fermarsi ad ascoltare. E a riflettere. Spiega Mazzone: «La Roma non la vedo benissimo. Ha avuto un sacco di problemi e speriamo che Montella riesca nell’impresa di rilanciarla. Il calcio è bello, tutti ne parliamo e io guardo sempre i numeri.

Roma: altra rimonta subita

 Dal Corriere dello Sport:

E’ bastato un colpo di tac­co per scoprire il bluff della Roma. E per cambiare la storia della par­tita. Il colpo di tacco l’ha inventato Amauri, che in cinque minuti ha se­gnato quanto non gli era riuscito in mesi e mesi. E il colpo di tacco, ol­tre a mettere in ginocchio la Roma, ha scosso il Parma e rimesso Amauri su un piedistallo, che aveva perso da tempo. Se basta un colpo di tacco, sia pur bello e velenoso, per mandare in tilt la Roma, vuol dire solo una cosa: che Montella, come si supponeva, non è il mago Merlino e la Roma resta una squa­dra malata, spenta e in seria diffi­coltà. Molti hanno insinuato che nelle ultime esibizioni si fosse ‘ri­sparmiata’ per fare dispetto a Ra­nieri.

Roma-Parma: Totti e Juan illudono i giallorossi

 Dal Messaggero:

Totti su rigore e Juan illudono i giallorossi: il Parma trova il pareggio. Il decollo mancato in classifica stavolta può incidere più che in altre circostanze.Perché gli obiettivi della Roma in campionato potrebbero essere definitivamente compromessi. Alla fine del torneo mancano undici partite e la zona Champions è a 5 punti, ma senza benzina, con il serbatoio vuoto da inizio stagione, sembra quasi impossibile tagliare il traguardo almeno da quarta. Il pari con il Parma, 2 a 2 all’Olimpico, è il fermo immagine inequivocabile del film giallorosso in quest’annata nata male e gestita peggio.

Roma, Totti fa 600 in giallorosso

Da Il Messaggero:

Seicento e non sentirle. Chissà quali saranno oggi le sensazioni di Totti nel salire le scalette che portano al campo e sapere di avere  alle spalle 599 gare con la maglia giallorossa. […] Ieri Montella, a chi  gli faceva notare il record del capitano, è sembrato sinceramente sorpreso: «Sono veramente tante 600 presenze, complimenti». In effetti, bastano poche parole davanti ad un traguardodel genere. Meglio, forse, riavvolgere  il nastro dei ricordi, sfogliare qualche almanacco e rendersi conto come quel ragazzino – che Mazzone minacciava di non far giocare se i tifosi avessero continuato a reclamarne la presenza in campo – ora è un uomo di 34 anni, sposato, con due figli, che continua a dare del ‘tu’ a quell  che per una vita è stato il suo compagno inseparabile: il pallone. […] Con la quale Francesco – oltre ai successi in Nazionale e con l’Under 21 – ha vinto uno scudetto, due CoppeItalia,due Supercoppeitaliane, la classi ficamarcatori, la Scarpa d’Oro, il Golden Foot e vari riconoscimenti a livello personale. Montella, nella nuova veste di allenatore, si affida al suo ex capitano che ha proprio nel Parma, avversario di oggi, la vittima preferita in campionato.

Francesco Totti entra nella leggenda: 600 presenze, tutte con la Roma

 Francesco Totti entra nella leggenda. Il sito della società di Trigoria, riprendendo i numeri di Football Data, festeggia le 600 presenze del giallorosso, tutte con la maglia della Roma:

600 presenze tonde tonde con la Roma ed un posto assicurato nella storia delle bandiere del calcio italiano. Domenica prossima contro il Parma, la cui gara il 17 giugno 2001 fu decisiva per l’aggiudicazione del terzo scudetto della storia giallorossa, unico finora vinto dal capitano (3-1 per i giallorossi all’Olimpico), Francesco Totti taglierà – se giocherà – il traguardo delle 600 gare ufficiali in giallorosso, sommando finora 463 gettoni in serie A, 45 in coppa Italia, 86 nelle eurocoppe e 5 in altri tornei.

Totti e la Roma: 600 volte insieme

 Dalla Gazzetta dello Sport:

Come per il Nuvolari cantato da Lucio Dalla, c’è sempre un numero in più nel destino… quando gioca Totti. E se per quello tre più tre faceva sempre sette, per lui domani fa… seicento. Totti con i numeri fa quello che vuole, li aumenta a suo piacimento, e se li mette insieme taglia un altro record e suggella un amore che resiste da 18 anni: seicento volte solo con la Roma, seicento partite ufficiali con la maglia giallorossa. 463 in campionato, 45 in Coppa Italia, 5 in Supercoppa, 50 in Champions League, 36 in Europa League (fu Coppa Uefa).

E Totti cantò: “Montella olè”

 Dal Romanista:

«E Vincenzo Montella, e Vincenzo Montella, e Vincenzo Montella olè». Il celebre coro lo intonavano i romanisti sugli spalti del Dall’Ara, ma non solo. Il motivetto frullava per la testa anche della maggior parte dei romanisti davanti alla tv. Ma, cosa ancora più importante, c’era qualcuno che lo canticchiava seduto in panchina mentre il neo allenatore giallorosso veniva sommerso dai flash dei fotografi prima del
fischio d’inizio della partita col Bologna.  Quel qualcuno era Francesco Totti, il capitano che Montella aveva deciso di tenere, in avvio, accanto a sé nel giorno del debutto. Il motivo almeno? «Francesco sarà molto importante per noi – ha detto il tecnico a fine partita -, ma oggi la partita l’ho letta in un certo modo e la squadra a oggi non può supportare tre attaccanti in campo. E’ stata una scelta tecnica e l’ha presa molto bene».

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