Nel giorno in cui è diventata ufficiale la nomina a presidente di DiBenedetto e in cui Totti ha festeggiato il suo 35esimo compleanno, la Roma prepara la partita di sabato prossimo contro l’Atalanta.
Atalanta che classifica alla mano sarebbe prima, se la rinominata Calciopoli 2 non l’avesse penalizzata di sei punti. 3 vittorie contro Palermo, Lecce e Novara e un pareggio in casa del Genoa hanno contributo allo splendido inizio di campionato della squadra di Colantuono.
Squadra che si presenterà all’Olimpico con la consapevolezza di far bene, visti gli ottimi risultati raggiunti fin qui. Luis Enrique sta studiando i nerazzurri per batterli e dare continuità al successo di Parma.
Dal quel lontano 28 marzo 1993 in cui esordì a Brescia fino all’ultima gara di Parma di domenica scorsa. Un ponte ideale in cui ci ha incantato con gol, assist, lanci senza guardare, verticalizzazioni e quant’altro faccia parte del suo repertorio.
Fino a questo momento il campionato di serie A è piuttosto mediocre. Nessuna delle presunte grandi squadre ha dato la sensazione di essere migliore delle altre. Motivo che deve spingere la Roma a crederci e tradurre sul campo i duri allenamenti settimanali.
La prima vittoria della gestione Luis Enrique non ha portato solo i tre punti, ma un bagaglio di fiducia e consapevolezza necessario per il proseguo del campionato.
Le convinzioni tattiche di Luis Enrique stanno diventando equivoci. Equivoci che mettono in difficoltà i pur volenterosi giocatori della Roma.
Scrivere i numeri stagionali della Roma di Luis Enrique sarebbe un inutile esercizio di retorica. Sarebbe come dire che è tutto da buttare, che il lavoro fatto fin qui non va rivisto e corretto, ma rispedito nelle Asturie con la prima valigia disponibile.
Sull’etichetta che va attaccata a Roma-Siena c’è la scritta turnover. Le tre partire in una settimana costringono Luis Enrique a un ricambio di giocatori.
Per il posticipo del turno infrasettimanale Luis Enrique ritrova José Angel, che ha saltato la gara con l’Inter dopo l’espulsione rimediata contro il Cagliari.
Si è parlato molto del 4-3-3 di Luis Enrique. Ma mai come a Milano con l’Inter, il tecnico asturiano ha messo in campo, almeno nella fase di costruzione del gioco, un 3-4-3.
“Dateci tempo”, ha detto Luis Enrique al termine del flop casalingo contro il Cagliari. “Può perdere tutte le partite” è stato il messaggio che ieri dagli Usa è arrivato a Trigoria via Londra.
Fra i dubbi di formazione che attanagliano Luis Enrique, ce ne è uno in particolare che lo sta facendo riflettere più degli altri. E’ quello relativo all’impiego dal primo minuto di Pjanic.
Si era fermato ieri per un attacco influenzale. Oggi è tornato in campo per lavorare con i compagni. Bojan Krkic c’è e ci sarà domenica nel tridente d’attacco che affronterà il Cagliari nel delicato esordio in campionato.
Totti sì, Totti no. E’ inutile negarlo, la presenza del capitano contro il Cagliari tiene banco in casa Roma. Le cronache da Trigoria danno il numero dieci sereno, che sta lavorando sodo per partire titolare nell’esordio in campionato.