Luis Enrique: lavoro, sudore e tempo

di Redazione 1


 Dateci tempo”, ha detto Luis Enrique al termine del flop casalingo contro il Cagliari. “Può perdere tutte le partite” è stato il messaggio che ieri dagli Usa è arrivato a Trigoria via Londra.

Tutti intorno a “Lucho” come lo chiamo Totti e compagni. Società, calciatori e i tifosi tutto intorno all’allenatore spagnolo, che ha pieni poteri. L’ambiente crede in lui. E lui è al centro del progetto, che mira a rivoluzionare la concezione calcistica della Roma giallorossa.

I calciatori sono con Luis Enrique, anche i microfoni spenti non c’è nessuno che non creda al suoi schemi, che in queste prime tre uscite stagionali si sono visti a sprazzi. Ci vuole pazienza, perché è tutto nuovo. A cominciare dal credo tattico dell’ex Barcellona B, che, sommato ai molti nuovi acquisti, richiede ancora più della pazienza sopra citata.

Le critiche aiutano a crescere e sono normali in una piazza come Roma, che cerca rivincite dopo la deludente stagione passata. Ma puntare il dito contro la totalità del progetto rischia di essere un boomerang, perché se nessuno poteva immaginare di uscire dall’Europa e perdere l’esordio in campionato, altresì, va detto che nessuno poteva immaginare che la rivoluzione fosse semplice.

Alcune scelte di formazione e cambi durante le partite lasciano perplessi, ma bisogna dare tempo a Luis Enrique e metterlo nelle migliori condizioni di portare avanti la sua filosofia.

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Commenti (1)

  1. do ragione a luis enrique ma non mi deve fare strafalcioni come sostituire totti con okaka contro lo slovan mi sa che non ha le idee ancora chiare

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