Ovidio Colucci, agente di Doni, ha commentato la notizia, come riporta Guardian.co.uk,
Doni Roma
Mercato Roma, piace Viviano
Dal Corriere dello Sport:
Tra le priorità della nuova Roma ce ne sono due, a nostro giudizio, che sono ancora più priorità. Una, facile facile, è l’allenatore, l’altra il portiere titolare. Perché, inutile nascondersi dietro un dito, uno dei problemi più evidenti della deludente Roma di questa stagione è stato proprio quello dell’estremo difensore, da Julio Sergio a Doni per finire a Lobont, senza che nessuno di questi tre abbia mai dato un minimo di garanzia. Quindi è più che prevedibile che tra i pali giallorossi ci sarà una rivoluzione o quasi. Le voci che arrivano da Torino, quelle relative alla possibile partenza di Storari, fanno capire, almeno oggi come oggi, che Gigi Buffon difficilmente si muoverà da Torino, forte di un biennale da circa sei milioni netti a stagione. La nuova Roma aveva pensato al titolare della nostra Nazionale, pur con qualche se e qualche ma. Di fronte all’impossibilità ( economica) di arrivare al Gigi nazionale ( pronto a dire sì alla Roma), il club giallorosso sarebbe pronto ad andare sul suo vice in azzurro. Cioè Emiliano Viviano, ventisei anni ancora da compiere, attualmente al Bologna ma in comproprietàcon l’Inter.
Roma, la difesa è un colabrodo
Da La Gazzetta dello Sport:
La prima decisione, la più chiara, è stata rimettere in porta Marangon Doni. Montella ha deciso subito, appena nominato allenatore, e l’ha comunicato alla stampa: «Nulla contro Julio Sergio, ma per me è più forte Doni e lui deve giocare» . Il povero Julio da allora non ha detto più una parola, seccato pure dal sospetto che Montella sia stato consigliato da almeno un paio di giocatori, si dice Juan e De Rossi, entrambi molto legati a Doni. Convinto o consigliato, poco cambia: ad oggi questa scelta resta davvero inspiegabile, sicuramente si è rivelata improduttiva. Cosa è cambiato in porta da quando è stato fatto fuori Julio Sergio? Nulla: la squadra continua a prendere camion di gol, e non si ricordano prodezze di Doni. Anzi, il brasiliano mostra di aver subito un’involuzione tecnica rispetto ad un paio di stagioni fa. Quasi come il Bari...
Doni: “La Roma è la peggior nemica di se stessa”
Doni ha spiegato che l’AS Roma “è stata la peggior
Doni: “Dobbiamo lavorare sotto il punto di vista nervoso, perché una grande squadra non si comporta come facciamo noi quando andiamo in difficoltà”
Malinconia, dispiacere e rabbia. Questo traspare dalla facce dei giocatori
Roma, Doni deve riconquistare i tifosi
Da Il Corriere dello Sport:
Ha esordito in una delicatissima notte da derby, figuriamoci se si potrà emozionare oggi. Eppure ci piacerebbe spiare i pensieri che Doni oggi farà all’Olimpico quando si ripresenterà da portiere titolare della Roma.
SCELTA -Con l’arrivo di Montella sulla panchina giallorossa, Doni è subito tornato il portiere della Roma, forte di una considerazione importante anche all’interno dello spogliatoio. Del resto, non più tardi di un paio di mesi fa, un certo Daniele De Rossi lo aveva fatto capire in maniera abbastanza chiara.
[…] Toccherà a lui riconquistare la gente, già da oggi contro il Parma. La prima a Bologna è andata bene, nessun gol al passivo, roba che in questa stagione è da sottolineare in rosso, ma il difficile vieneadesso.
Vucinic, Pizarro e Doni: gli acquisti di febbraio
Dal Corriere della Sera:
Ma chi l’ha detto che una squadra può rinforzarsi solo nelle classiche finestre di mercato? La Roma di Montella ha inaugurato una nuova moda, quella del «mercato di febbraio» . Un mercato che non richiede soldi, perché si basa sul recupero dei giocatori che sono già in rosa. I tre «nuovi acquisti» della Roma si chiamano Vucinic, Pizarro e Doni. Nell’economia della formazione giallorossa sono più importanti degli arrivi di Pazzini e Ranocchia nell’Inter o di Cassano e Van Bommel nel Milan. Montella è ripartito da loro, che erano finiti ai margini nella gestione Ranieri.
Doni, l’ultima chance
Il Romanista:
In questo momento poteva essere in Inghilterra o in Spagna. E invece, Alexander Doni, è ancora a Roma. Dove, dopo un anno e mezzo in cui è sceso in campo col contagocce, è tornato ad essere il primo portiere dei giallorossi.Una scelta apparsa piuttosto chiara fin dalla presentazione di Vincenzo Montella martedì e diventata poi certezza mercoledì alle 18.30, quando il numero 32 ha occupato il suo posto tra i pali. La decisione, presa dall’allenatore fin dalle prime ore della sua avventura romanista, è stata comunicata ai diretti interessati immediatamente. Come prevedibile, Doni è stato felicissimo. Julio Sergio meno. Anche se, almeno per ora, non prenderà decisioni. Farà il secondo fino al termine della stagione poi parlerà con la dirigenza e deciderà il suo futuro.
Ag. Doni: “Il gruppo lo ha sempre sostenuto, ora potrebbe rimanere a Roma”
Alexander Marangon Doni si riprende la Roma. Con l’avvento di Montella, il portiere potrebbe tornare titolare nella squadra giallorossa. Ovidio Colucci, manager che cura gli interessi del brasiliano, ha parlato di questa possibilità e del futuro del suo assistito:
“Del ritorno di Doni come titolare, non ne so nulla se non le cose che ho letto sui giornali. Anche perché non sono abituato a disturbare il ragazzo durante i ritiri pre-gara. Posso solo dire che in tutto questo tempo ha solo pensato a lavorare e allenarsi per farsi trovare pronto al momento giusto. E’ stato molto importante il supporto che il gruppo non gli ha mai fatto mancare e che gli ha consentito di superare questo periodo difficile. Periodo in cui, però, non si è mai perso d’animo né ha mai fatto polemica. Si è vero, è stato a un passo dal lasciare la Roma – ha affermato Colucci a forzaroma.info – . Noi avevamo dato la nostra disponibilità alla cessione; ad agosto è stato vicino a due club di Premier (West Ham e Fulham, ndr), mentre nello scorso dicembre abbiamo avuto dei contatti con il Malaga.
Doni-Eduardo, cotinuano i contatti
Quarantotto ore. Altrimenti, stiamo bene come stiamo. Nel senso che lo scambio di portieri tra Roma e Genoa, Doni a a Genova, Eduardo a Trigoria, s’ha da fare nei prossimi due giorni, altrimenti il rischio è che salti tutto. Un contatto decisivo ci sarà nella giornata di oggi tra i direttori sportivi Daniele Pradè e Stefano Capozucca, dove si cercherà di approfondire una questione che mercoledì scorso, a Milano, è rimasta in sospeso. Dove il sospeso, non ci si può sbagliare, è come sempre una questione di soldi. Soprattutto quelli relativi allo stipendio del brasiliano, quasi due milioni e mezzo all’anno che, pure se rdimensionati dai soli cinque mesi che mancano alla conclusione di questa stagione, doppiano quelli dello stipendio del portoghese che a Genova ha fatto più papere che parate. La Roma, insomma, dovrà partecipare in qualche maniera al pagamento delle mensilità di Doni.
Mercato Roma, Preziosi: “Difficilmente vedremo lo scambio Doni-Eduardo. La cordata Usa? Avrei visto molto più volentieri un italiano”
Mercato Roma: il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, ha chiarito
Roma, Doni è una furia: “Ora basta”
Da Il Corriere dello Sport:
Doni o Lobont? Ad alimentare il dubbio ci ha pensato proprio Claudio Ranieri, ieri, quando non ha risposto alla domanda su chi, oggi a Cesena, sarebbe stato il portiere della Roma orfana dello squalificato Julio Sergio. Un dubbio che tutti si pensava non ci sarebbe stato, visto che l´estremo difensore romeno è reduce da un infortunio e soltanto da due tre giorni è tornato ad allenarsi a pieno ritmo. E invece: Doni o Lobont?
SCELTA –Tutto comunque fa pensare che oggi a Cesena toccherà di nuovo a Doni che è il terzo portiere della Roma, oltretutto giocatore che è tra quelli messi sul mercato con l´obiettivo di ridimensionare un monte ingaggi importante e che, sia per i conti di oggi, sia per quelli di domani chiunque dovesse essere il proprietario, è necessario ridurre ancora il nome di Doni è quello più facilmente individuabile come possibile partente. Ecco perché si può immaginare qualcuno che voglia spingere il portiere brasiliano a convincersi a lasciare la Roma, garantendosi pure una bella figura nei confronti di chi deve decidere il futuro societario romanista. Magari anche con storie tutte perlomenoda verificare.
Mercato Roma: ancora due brasiliani di troppo
I conti ancora non tornano, avanzano un paio di brasiliani. Con il dovuto rispetto, sono di troppo. […] Doni andrebbe ceduto subito, Adriano anche a giugno.
Sono le ultime richieste di UniCredit, comunicate a Rosella Sensi e Daniele Pradè mercoledì, nel corso di un vertice con Paolo Fiorentino, vice direttore generale della banca. […] tagliare i rami secchi, snellire il monte ingaggi, aiutare i potenziali acquirenti del club a formulare un´offerta decente, rimettere il club nelle condizioni di adeguarsi al fair play finanziario. Rosella Sensi, che al vertice era scortata anche dal sodale Pippo Marra, si è impegnata a rispettare le consegne della banca, anche quella di bloccare i rinnovi contrattuali. Solo su Adriano ha […] ottenuto di coccolarselo fino al 30 giugno.
Roma – Genoa, ipotesi di scambio: Doni per Sculli
Il Corriere dello Sport:
Vendere, vendere, vendere, possiamo fare solo questo. Ieri Claudio Ranieri è stato molto chiaro e deciso a proposito delle eventuali operazioni di mercato che la Roma potrà fare, pare solo in un senso, in questa finestra di mercato invernale. C’è l’esigenza di ridimensionare il monte ingaggi e, pure, di sfoltire una rosa che il tecnico considera tuttora troppo numerosa. Così a forza di dire che bisogna vendere, dalle parti di Trigoria stanno arrivando segnali a proposito di alcuni giocatori che tutto sono meno che di seconda fascia.