Conti: “Mondiale? De Rossi e Di Natale le chiavi”

 Dal Messaggero:

Lui c’era, ventotto anni fa, quando in Spagna la Nazionale italiana di Enzo Bearzot si trovava, più o meno, nella stessa situazione in cui si trova oggi quella di Marcello Lippi, qui in Sud Africa. Zero vittorie dopo le prime due partite, due pareggi contro Polonia e Perù; tensioni e polemiche; rischio concreto di tornare subito a casa, alla vigilia dello scontro con il Camerun. Bruno Conti ricorda tutto alla perfezione. «Non riuscivamo a vincere, due pareggi deludenti, c’erano polemiche di ogni tipo, la critica ci dava contro e, non a caso, decidemmo di metterci in silenzio stampa. Giocavamo non male, ma malissimo. Un’Italia inguardabile…», le parole del dittì della Roma.
E, come sta accadendo adesso, grandi rimpianti per gli assenti.
«Esatto. Non si faceva altro che rinfacciare a Bearzot di aver lasciato a casa Pruzzo, che aveva appena vinto il titolo di capocannoniere, per portare Selvaggi.

Mondiali 2010, Brasile-Costa d’Avorio: Drogba trema. C’è Juan

 Neppure il Brasile di Carlos Dunga ha finora incantato: nel corso dei Mondiali del Sud Africa, tuttavia, il girone dei verdeoro pare essere uno dei più equilibrati se è vero – come è vero – che neppure la Corea del Nord è parsa tanto scarsa. Oggi toccherà nuovamente ai carioca, impegnati in serata contro l’ostica Costa d’Avorio dell’acciaccato Didier Drogba. Gli africani sono a tutti gli effetti l’ultima speranza (con il Ghana) cui il continente nero può aggrapparsi per vivere l’emozione di un passaggio del turno ma per il calciatore del Chelsea il pericolo è in agguato. Si chiama Juan, muraglia brasiliana che ha mostrato di sapere – lui solo – frapporre ostacoli insormontabili davanti ai pali di Julio Cesar. Da Il Romanista:

Baptista sicuramente lo sa. Ma stasera (ore 20.30), contro la Costa d’Avorio di Eriksson, il suo Brasile potrà contare sul tifo della Roma. C’è un sogno che fanno spesso a Trigoria: Dunga chiama Baptista, gli affida la maglia di Kakà e la Bestia ripaga la fiducia del suo ct con un paio di gol. È una visione. E pure una speranza. Per il cartellino del brasiliano, ad agosto 2008 la Roma ha versato nove milioni nelle casse del Real Madrid.

Brasile-Corea del Nord: stasera debutta Juan

 Dal Romanista:

Lo pensano anche i brasiliani che il modo di dire “la miglior difesa è l’attacco” non è più valido. Per lo meno non per la Seleçao di Carlos Dunga, che questa sera alle 20.30 esordisce nel Mondiale affrontando al Corea del Nord. No, per i verdeoro del 2010 il miglior attacco è la difesa. Quella comandata dal romanista Juan e da Lucio. Una coppia che l’Inter vorrebbe riproporre anche in nerazzurro, magari come frutto della trattativa Burdisso. Ma non se ne parla neppure, Juan non si muoverà dalla Roma per nessuna ragione al mondo. L’unico modo per vederli insieme sarà al Mondiale. I quotidiani brasiliani celebrano i due giocatori e li definiscono come il vero punto di forza della loro nazionale. Globoesporte riporta alcuni dei loro numeri: Nelle 49 partite giocate insieme la Seleçao ha incassato appena 28 gol, alla media di 0,57 a match. Lo score parla di 34 vittorie, 10 pareggi e 5 sconfitte.

Juan: “Giocherò questo Mondiale co­me se fosse l’ultimo”

 Dal Romanista:

E’ uno dei «pretoriani» di Dunga. Lo ha an­che detto, a chiare lettere: «Lui ha rivalutato il lavoro dei difen­sori ed è un fatto positivo in un Paese in cui si predilige il calcio offensivo». Al suo secondo tenta­tivo, Juan cerca la grande affer­mazione internazionale che sino ad ora gli è mancata. «Brucia» l’avventura di quattro anni fa, quando il Brasile delle Stelle si segnalò soprattutto per le pole­miche, la vita abbastanza bella e i risultati decisamente deludenti. «Giocherò questo Mondiale co­me se fosse l’ultimo», dice il ro­manista che sa di avere a dispo­sizione la grande occasione della vita. Viene da una stagione stra­ordinaria con la Roma dopo aver sofferto molto negli anni passati, infortuni, poche partite, il rischio di trasformarsi in un «oggetto misterioso». Per molti dei suoi compagni è l’occasione da non perdere. «Per me, Lucio e Julio Cesar sarebbe straordinario vin­cere il Mondiale dopo aver vinto tutto con l’Inter», ha detto ieri Mai­con. E lui, Juan, il grande avversario dell’interista nella sfida sull’asse Mi­lano-Roma, per una volta concor­da. Con Lucio, poi, i rapporti sono amichevoli, cementati negli anni della comune militanza al Bayer Leverkusen.

Roma, “tesoretto” Julio Baptista

 Dal Romanista:

Julio Baptista, più che una “bestia”, un tesoro. Quello che potrebbe entrare nelle casse della Roma se, come sembra, il brasiliano verrà ceduto nel corso di questo mercato. Il suo valore? Intorno ai 6 milioni di euro, forse 7, o magari anche di più. Dipende da quello che farà in questo mondiale. E per la Roma è già stata una bella notizia la convocazione da parte di Dunga che lo ha inserito nella lista dei 23 per il Sudafrica. Basteranno qualche spezzone di partita, qualche buona giocata, magari pure un gol, per far schizzare verso l’alto la sua valutazione.

Julio Sergio: “Amo la Roma, con i compagni fiducia reciproca”

 Da terzo portiere a titolare indiscusso. Quella di Julio Sergio è una favola. Una favola che l’estremo difensore giallorosso racconta a Il Corriere dello Sport:

Julio Sergio, sabato ha ripreso il posto in squadra. Superati i problemi? “Si, fisicamente sto bene, durante la partita non ho avvertito nessun fastidio, ho una settimana di allenamenti per migliorare”.
Ogni tanto ha a che fare con qualche problema muscolare.
“Non giocavo da tre anni, forse dipende da questo. Sono professionista dal 1997, prima non avevo avuto infortuni muscolari. Prima di venire alla Roma avevo fatto un intervento al ginocchio per un crociato, l’unico infortunio grave della mia carriera”.
Titolare dopo tre anni da terzo portiere. Una storia un po’ strana no?
“Ci sono cose che succedono solo a Roma. Sono felice di quello che ho fatto, voglio fare ancora di più, sempre meglio, per arrivare a certi livelli”.

Juan e Baptista presentano la divisa del Brasile. Juan: “Roma, non ho bisogno di riposo”

 Juan e Julio Baptista questo pomeriggio si sono presentati presso il Nike Store di Via del Corso. I due brasiliani giallorossi hanno assistito all’evento della presentazione del nuovo completo verdeoro per il mondiale africano 2010 che aprirà i battenti il prossimo 11 giugnoLe maglie sono griffate Nike e per la prima volta sono ecocompatibili. Inoltre hanno inaugurato la nuova area interamente dedicata ai ragazzi: la «Players lounge», dove potrano accedere ad una serie di servizi esclusivi come la personalizzazione delle proprie scarpe, le anteprime degli innovativi prodotti Nike Football e l’incontro con grandi campioni. I due hanno risposto alle domande dei tifosi che si sono ritrovati per incontrare i giocatori giallorossi:
LA MAGLIA BRASILIANA – Baptista: “E’ una grande emozione vestire la maglia brasiliana e comporta grandi responsabilità. Quando sono in ritiro parliamo la nostra lingua, forse noi brasiliani sentiamo in modo particolare il legame con la Nazionale. Li riusciamo a giocare come sappiamo. Roma è del tutto simile, sia come clima che come calore della gente. assicurazioni da Dunga? Nessuno ha assicurato il posto. Ho conquistato la fiducia del mister e lui mi ha dato la possibilità di aiutare il Brasile”.

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