Da Il Giornale:
E adesso Zamparini vorrebbe mandare gli arbitri a scuola. Tanti scolaretti in giacchetta nera alle prese con voti, pagelle, note di demerito e – ovviamente – bocciature. «La Lega deve decidere la carriera degli arbitri con i voti di fine anno. L’assemblea di Lega, a maggioranza, dovrebbe dare voti da 4 a 7. Chi prende 4, non arbitra più in Serie A». Questa, in sintesi, la proposta del presidente del Palermo, sempre più deciso a rilanciare il progetto di un controllo della Lega Calcio sulla classe arbitrale.
«A decidere la carriera non deve essere la federazione o il settore arbitrale. Deve essere la Lega con giudizi da 4 a 7. I voti dovrà deciderli la maggioranza della Lega, non 4 o 5 società potenti», ha quindi ipotizzato Zamparini all’emittente Radio Radio. Già martedì il presidente della Figc, Giancarlo Abete, aveva risposto con un eloquente «Non se ne parla proprio» a chi prospettava l’ipotesi di una supervisione della Lega delle squadre di serie A nei confronti dei fischietti.
Da La Repubblica:
Da Il Romanista:
Luca Toni è stato intervistato da Il Tempo. Ecco le parole del numero 30 giallorosso:
Da Il Corriere dello Sport:
Si è giocato il recupero della terza giornata di campionato tra l’Inter ed il Parma. La squadra di Mourinho non vince al Tardini, costretta all’1-1 dal Parma passato in vantaggio con Bojinov e raggiunto quattro minuti più tardi da Balotelli, appena entrato sul terreno di gioco. L’Inter allunga così di un solo punto sulla Roma, staccata di nove lunghezze. Il Milan, invece, insegue ad 11 punti, ma con un turno in meno.
Allarme rientrato. E’ questa la diagnosi scaturita dopo il blitz odierno di Francesco Totti a Villa Stuart. Si temeva una piccola lesione sulla parte superiore del ginocchio destro ma gli esami hanno dato esito negativo e la risonanza magnetica, effettuata dal professor Mariani, ha scongiurato problemi all’articolazione. Le condizioni del capitano saranno valutate giorno dopo giorno e già nella giornata di domani si presenterà a Trigoria per allenarsi (la seduta è prevista alle ore 14,30). Rientra quindi il pericolo nato dopo che il numero 10 aveva lasciato il centro sportivo Fulvio Bernardini per recarsi alla clinica romana. Totti, infatti, nella seduta di oggi non ha svolto l’ultima parte del lavoro insieme ai compagni, accomodandosi in panchina e controllando più volte il ginocchio destro. L’arto del capitano giallorosso sta bene, ma persiste una leggera infiammazione al tendine per cui è già stata stabilita una terapia. E’ lo stesso giocatore a rassicurare i tifosi, attraverso il proprio sito personale: “Gli esami diagnostici hanno dato esito negativo, nessun grave problema all’articolazione. Prevista una terapia antinfiammatoria e da domani lavoro differenziato”.
Roma-Palermo: 144 giorni dopo. Sono passati 5 mesi, infatti, dall’ultima sfida (3-3 il risultato) tra la formazione romana e quella siciliana, 5 mesi in cui è cambiato molto, quasi tutto: ambizioni, posizioni in classifica e risultati. Il 23 settembre scorso le due formazioni lottavano per risalire da una classifica deficitaria, ora questa gara ha il sapore di Champions League. La Roma dovrà mantenere la seconda posizione raggiungendo la vittoria, la sesta consecutiva per tenere lontane le inseguitrici (sperando, magari, anche in un passo falso dell’Inter) ed il Palermo cercherà il successo all’Olimpico per rincorre il quarto posto – ora occupato dal Napoli – che vuol dire sognare da grande. Roma-Palermo: 77 anni dopo. Il primo incontro in assoluto tra le due formazioni, infatti, risale al 16 aprile 1933 (dati relativi ai campionati a girone unico dal 1929/30). Volk al 16esimo del primo tempo ed una doppietta di Eusebio permisero alla Roma di Kovacs di chiudere la prima sfida tra i due club sul 3-0. Il 17 aprile 1949, la punta giallorossa Tontodonati, al terzo minuto di gioco, portò in vantaggio la formazione casalinga.
Sabato 13 febbraio lo stadio Olimpico sarà il teatro della gara tra la Roma di Claudio Ranieri ed il Palermo di Delio Rossi. La sfida dal sapore di Champions ha un gusto particolare per i due tecnici: da una parte il testaccino porterà a 22 le sue panchine in campionato da quando ha preso le redini della formazione capitolina; dall’altra il tecnico emiliano del Palermo cercherà di bissare la vittoria di sabato scorso contro il Parma (2-1) per diminuire il distacco dal quarto posto – ora occupato dal Napoli – in una gara che per lui è quasi un derby. Sono state 152, infatti, le sue gare al timone della Lazio in 4 anni, stagioni in cui ha raggiunto 60 successi (con un tuffo notturno nella Fontana di Trevi nel dicembre 2006 dopo la vittoria nel derby), 43 pareggi e 49 sconfitte. Con la Roma il suo bottino vanta 4 successi (26,7 %), 3 pareggi (20%) ed 8 sconfitte (53,3 %) in 15 scontri contro i giallorossi. Con Ranieri, però, non ha mai vinto: lo score parla di 4 incontri in cui sono giunti 2 pareggi e 2 sconfitte contro una formazione allenata dal tecnico di San Saba.