Simone Sini vuole la Roma di serie A. Ultimo anno con De Rossi?

 Simone Sini, difensore centrale della Primavera della Roma, è un talento in erba nato il 9 aprile del 1992. Non nuovo a dare man forte, soprattutto nel corso degli allenamenti di Trigoria, alla prima squadra, scalpita e non vede l’ora di esordire nel massimo campionato. L’occasione dell’uomo di retroguardia, che è punto fermo della formazione di Alberto De Rossi, potrebbe anche arrivare in questo scampolo di campionato. Dipende da una serie di variabili, non ultima la capacità della rosa di Claudio Ranieri di giocarsi lo scudetto fino alla fine. Stessa carriera di gente come Francesco Totti e Daniele De Rossi, se non altro nell’incarnare anch’egli, la più classica delle romanità. Nasce nella Capitale e comincia a tirare i primi calci nel settore giovanile del Tor di Quinto. La Roma lo nota immediatamente: sicurezza, classe, eleganza e concretezza. Tutti i requisiti ideali per farne un centrale dal futuro glorioso: la società capitolina ne preleva il cartellino nel 2006, Sini è alle dipendenze di Andrea Stramaccioni e, assieme ai compagni, vince il campionato di categoria Giovanissimi Nazionali dopo aver battuto (suo il penalty del pareggio nel corso dei minuti regolamentari) la Sampdoria ai calci di rigore.

Parma-Roma: trasferta per 5500 tifosi. Ma qualcuno dice: “Teppaglia travestita da romanisti”

 Trasferta libera, a Parma i tifosi della Roma ci possono andare. Non solo: talmente grande l’entusiasmo che, dopo l’esaurimento dei primi 3000 tagliandi in un giorno solo, al pubblico giallorosso sono stati messi a disposizione altri 2500. Un Tardini preso d’assalto dai sostenitori capitolini che, nella circostanza, rischiano di sfiorare le 5500 unità. Eppure, non a tutti è andata giù la scelta del Casms, di dare via libera al tifo lupacchiotto. Mentre l’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive ha deciso di non considerare i gravi avvenimenti accaduti nel dopo gara di Lazio-Roma, con incidenti  ripetuti sia all’interno che all’esterno dell’Olimpico, e dare una ulteriore prova d’appello ai supporters giallorossi, più di uno ha arricciato il naso e dichiarato di non condividere la decisone. Dalla sezione parmigiana dell’associazione “Noi consumatori” a Francesco Guidolin nel caso si verificassero incidenti durante Parma-Roma.

Ranking Uefa: cos’è

 La Germania scavalca l’Italia, abbiamo detto. Ma cos’è il Ranking Uefa? Non tutti sanno che il parametro utilizzato per stabilire quante società calcistiche di una nazione possano partecipare alle competizioni europee. I campionati internazionali cui poter partecipare sono la Champions League – la vecchia Coppa dei Campioni – e l’Europa League – una volta, Coppa Uefa. Non esiste più la Coppa delle Coppe, la cui ultima manifestazione si è svolta nel 1998/99. Il ranking Uefa, un parametro fisso e incontrovertibile, consente di stabilire il numero di posti da riservare a ciascuno Stato e di determinare il punteggio di ciascun club, al fine di individuare le teste di serie (le formazioni con più punti all’attivo) in occasione della stesura dei calendari (attraverso sorteggio).

Parma-Roma biglietti: altri 2462 tagliandi per i giallorossi

 Lo annuncia il sito ufficiale della A.S Roma: altri 2462 posti per i sostenitori giallorossi che volessero seguire la squadra a Parma. Ecco il comunicato:

A.S. ROMA comunica che per la gara in oggetto, dopo essere andati completamente esauriti i biglietti della Curva Ospiti, sono stati concessi ai sostenitori della A.S. ROMA ulteriori 2.000 posti nell’adiacente Curva Sud e 462 posti nella Tribuna Laterale Ovest.
Si rendono pertanto note le modalità di vendita.
PREVENDITA BIGLIETTI
Dalle ore 10.00 di Giovedì 29, fino alle ore 19.00 di Venerdì 30 Aprile 2010.

Christian Panucci, per Parma-Roma e la lite Vucinic-Perrotta. Er Grinta, dove sei?

 Non solo Parma-Roma a richiamare alla memoria Christian Panucci ma anche la recente lite in campo tra Mirko Vucinic e Simone Perrotta nella gara persa dai giallorossi contro la Sampdoria. Che fine ha fatto il difensore ligure, classe 1973, dopo aver detto addio al calcio giocato? Ancora poco chiari i motivi del ritiro di Panucci che, lo scorso 23 febbraio 2010 ha deciso – di comune accordo con la società ducale – di rescindere il contratto che lo legava al Parma per motivi strettamente personali. Si era accennato a una divergenza inconciliabile tra il difensore e l’allenatore gialloblu, Francesco Guidolin, scaturita da differenti opinioni tattiche e poi sfociata in caratteri troppo dissimili per trovare una convergenza. In Emilia, Panucci decise di sbarcare lo scorso 30 luglio 2009 dopo la scadenza del contratto che lo aveva legato alla Roma per le precedenti otto stagioni. Tifoso, trascinatore, riferimento, amico e sostenitore: il terzino, con la maglia capitolina, è stato in grado di garantire un supporto eccellente, di indossare con merito la fascia di Capitano, di farsi apprezzare dalla tifoseria per quelle doti – generosità e sacrificio, determinazione e agonismo – che tanto scaldano i cuori di ogni sostenitore. Carlo Zampa, a motivare quanto detto, lo soprannominò Er Grinta. Da allora, quel nomignolo non s’è più staccato dalla divisa giallorossa di Panucci.

Ranieri: “Roma, il futuro è gente che dà il 110%, voglio realizzare i sogni dei tifosi”

 Il futuro della Roma nelle parole di Claudio Ranieri, che non inaugura ancora il calciomercato ma ci va vicino. Tosto, il testaccino: tecnico in grado di prendere in mano – a inizio stagione – una squadra svuotata e incapace di reazione e portarla fino alla volata scudetto. Se la presenza del tecnico romano sulla panchina capitolina non è in discussione – ci mancherebbe – è pur vero che la società capitanata da Rosella Sensi dovrà intervenire sul mercato per allestire una rosa in grado di competere almeno su due fronti. Il campionato e la Champions League. In tal senso Ranieri – evitando di fare nomi e indicare in alcun modo preferenze personali – ha tuttavia segnato la rotta da seguire. Consapevole della situazione finanziaria della Roma, il mister ha precisato che le squadre si fanno “in relazione alle disponibilità economiche della rispettiva dirigenza“.

Calciomercato Roma: Burdisso, Mexes, Doni

 Il calciomercato della Roma terrà banco, eccome. Philippe Mexes, Nicolas Burdisso e Alexander Doni: per ora, gli occhi sono puntati soprattutto in difesa dove, se da un lato si punta a trattenere l’argentino dopo lo straordinario campionato fin qui disputato (in coppia con Juan, la dimensione ideale), dall’altro occorre fare i conti con due certezze. La prima, Alexander Doni non sembra più rientrare nei piani del club capitolino che proverà – in contropartita o attraverso la cessione definitiva del caretllino – a sistemare l’estremo difensore altrove. La seconda interessa nello specifico Philippe Mexes che, volente o nolente, farà i suoi conti, tirerà le somme e cercherà di capire. Quanto sia il caso di fare panchina alla Roma o quanto sia opportuno cedere alle lusinghe di club blasonati. Il Milan e la Juventus su tutti. Cerchiamo di metter ordine e raccontare i fatti per come, ad oggi li si conosce.
DONI. Il brasiliano è la seconda scelta di Ranieri, il sostituto di Julio Sergio ma anche una minaccia avvertita più dai tifosi della Roma (che non ne possono più) che dai calciatori avversari. In una situazione del genere, il nuovo ruolo di panchinaro cui Doni ha dovuto adattarsi sta sicuramente stretto al carioca che, nonostante tutto e per non turbare l’ambiente in un momento cruciale della stagione, ha evitato di fare polemiche. Il futuro del portiere sembra sempre più lontano da Roma: non solo per il fatto che a corteggiare Doni ci sono club (soprattutto inglesi) del calibro di Arsenal, Tottenham e Manchester United ma anche perchè, co la cessione dell’estremo, i giallorossi potrebbero fare cassa in vista della campagna acquisti di rafforzamento. A prescindere da come andrà la volata scudetto, i capitolini giocheranno in ogni caso la Champions League.

Roma-Settore giovanile: vincono Primavera, Allievi e Giovanissimi

 La Roma dei piccoli continua sorridere. Nel week-end scorso, hanno vinto tutte le squadre del settore giovanile giallorosso. La Primavera ha superato il Napoli fuori casa, mentre Allievi e Giovanissimi hanno battuto rispettivamente Figline e Isola Liri.
I ragazzi di De Rossi andavano in terra campana, con la qualificazione ai play-off come prima classificata del girone F, già in tasca. Ma ciò non interessava al tecnico giallorosso che contro i partenopei metteva in campo la migliore formazione possibile facendo riposare il solo Scardina, che veniva sostituito da Montini. Ne veniva fuori una partita a senso unico che si chiudeva con il risultato finale di 4-0 per la Roma. Le reti si suddividevano in due per tempo. Nel primo andavano a segno Malomo e Montini, mentre nella ripresa trovavano la via del gol Sciarra e Stoian. La Roma conquistava così la sua ventesima vittoria in campionato su venticinque partite giocate, segno evidente di una supremazia nel proprio girone di appartenenza che non è stata mai messa in discussione, neanche quando per pura stanchezza i ragazzi di De Rossi hanno perso qualche partita come successo due settimane fa nel derby con la Lazio. Gli Allievi di Stramaccioni imbattuti da inizio stagione e trionfatori nel torneo “Beppe Viola”, nell’ultima giornata della regular-season facevano visita al modesto Figline superato in trasferta per 4-1. Le reti dei giallorossi sono state realizzate da Sabelli nel primo tempo e da Bezziccheri, Caprari e Caratelli nella ripresa. Domenica scatteranno i play-off che porteranno all’assegnazione dello Scudetto di categoria. 

Trigoria, Roma: per Totti spot Unicef e allenamento. Sini con la prima squadra

 Unicef e calcio, Francesco Totti il trade union. Roma a Trigoria con il sole. Diciotto gradi e un cielo limpido ad accompagnare l’allenamento dei giallorossi in vista della trasferta di Parma. La seduta del mercoledì si fa notare per le defezioni: assenti sul terreno del Fulvio Bernardini sia Daniele De Rossi che David Pizarro, mancano pure Simone Perrotta e Julio Baptista. Chi, invece, torna regolarmente a disposizione di Claudio Ranieri è Mirko Vucinic che pare in ripresa rispetto all’affaticamento che ne ha suggerito il riposo nel corso della sessione di ieri. Si comincia alle 10.30 con l’incitamento di un gruppo composto da una trentina di tifosi: tra gli uomini alle dipendenze del testaccino, anche il difensore della Primavera Simone Sini mentre per Francesco Totti s’è trattato di una mattinata intesa, visto che la sveglia del Capitano è suonata all’alba per presenziare – alle otto spaccate – ad un appuntamento benefico con l’Unicef (spot a Trigoria).

Allenatori Roma: William Garbutt, primo “Mister”…

 William Garbutt, nato ad Hazel Grove in Inghilterra il 9 gennaio 1883, fu il primo allenatore della storia dell’AS Roma.
Garbutt allenò la squadra capitolina per due stagioni, dal 1927 al 1929 e fu fortemente voluto dal primo presidente giallorosso Italo Foschi che riuscì a strapparlo al Genoa dove aveva appena conquistato il tricolore.
Nel suo primo anno sulla panchina della Roma, Garbutt si piazzò all’ottavo posto nel Girone B Divisione Nazionale e vinse la Coppa CONI, antenata della Coppa Italia. Alla fine della seconda e ultima stagione da allenatore della Roma, l’inglese concluse il campionato al terzo posto nel Girone A Divisione Nazionale.
Garbutt fu il primo di una lunga serie di allenatori stranieri della storia giallorossa e nell’arco della sua carriera allenò anche Napoli, Athletic Bilbao e Milan. In realtà nel campionato italiano legò il suo nome a quello del Genoa CFC, prima società calcistica italiana e con lui la prima a servirsi di un allenatore professionista. Al suo arrivo in Italia, venne salutato come Mister Garbutt: di qui, secondo gli storici del calcio, l’appellativo Mister con cui vengono chiamati i tecnici del pallone. 

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