Calciomercato, Roma-Fiorentina: Santana a me, Taddei a te…

 Il calciomercato di Roma e Fiorentina ruota intorno ai nomi di Mario Santana e Rodrigo Taddei. I rispettivi reparti di centrocampo viola e giallorosso sembrano sempre più prossimi a un incrocio di cui si parla da tempo. Potrebbe accadere, nella miriade di ipotesi che si stanno già paventando in sede di mercato, che Taddei – in scadenza di contratto con il club capitolino e con un rinnovo quantomeno complicato – trovi spazio proprio in Toscana, visto che la dirigenza gigliata non ha mai smesso di strizzargli l’occhio. Di contro, chi piace alla Roma è proprio l’esterno 28enne.

Roma finale Coppa Italia: 2006/07. Ancora l’Inter prima dell’ottavo trionfo

 Anche quest’anno, per la quinta volta nelle ultime sei edizioni, la finale di Coppa Italia vedrà contro Roma e Inter. E per il terzo anno consecutivo, l’atto conclusivo della coppa nazionale, si terrà allo stadio Olimpico di Roma, con i giallorossi che quindi avranno dalla loro, il vantaggio di giocare di fronte al pubblico amico. Inoltre, nella scorsa edizione, Roma-Inter si incontrarono nei quarti di finale, stabilendo un vero e proprio record: nelle ultime sei edizioni infatti, le due squadre si sono sempre incontrate. Sarebbe, in caso di successo, la doppia cifra: negli ultimi giorni, si è avanzata l’ipotesi che il club capitolino – in caso di vittoria il prossimo 5 maggio – possa chiedere alla Federcalcio l’istituzione di una speciale stellina color argento, che rappresenti le 10 Coppa Italia vinte. Di come sia maturato il nono tragiardo, abbiamo già detto mentre la penultima vittoria della Roma in Coppa Italia, risale all’edizione 2006-2007, la cinquantanovesima della manifestazione, che iniziò il 19 agosto 2006 e terminò con la doppia finale – andata il 9 maggio allo stadio Olimpico, ritorno il 17 maggio allo stadio San Siro – in cui la squadra giallorossa riuscì a mettere in mostra 180’ di calcio champagne e a chiudere ogni discorso già nella prima delle due gare, quella casalinga, grazie a un punteggio tennistico che difficilmente si sarebbe potuto ribaltare. La vittoria del 2007 fece seguito alla delusione dell’anno prima, quando i capitolini dovettero cedere l’onore delle armi.

Lazio-Inter, la partita di Gabriele Sandri

 Non solo crocevia dello scudetto. Lazio-Inter è anche incontro tra due tifoserie gemellate da anni e in grado di consolidare l’amicizia nel nome di Gabriele Sandri. Lo sfortunato tifoso biancoceleste, deceduto per un colpo d’arma da fuoco esploso dalla pistola in dotazione all’agente di polizia stradale, Luigi Spaccarotella, presso l’area di servizio di Badia Al Pino lungo l’Autostrada del Sole. E’ un attimo: la notizia della morte del 26enne romano fa i giro d’Italia. Altro  dramma nel mondo del calcio che gli ultras dislocati su territorio nazionale mostrano – prmi tra tutti – di non voler far passare inosservato. Una solidarietà trasversale – dall’Olimpico di Torino al Barbera di Palermo – che a tratti sfocia in una violenza motivata da rabbia. La stessa incomprensione di percepire la caducità di una vita che ha conosciuto la fine con modalità che il raziocinio fatica a comprendere. Tra tutti, sono soprattutto interisti e biancocelesti a tenere vivo per sempre il ricordo di Gabriele e dare voce -assieme ai media – alla volontà dei familiari del Sandri di non rendere vana la grave perdita.
 Ormai, è una prassi e – crediamo noi – lo rimarrà in eterno: Gabriele avrebbe voluto esserci anche domenica, avrebbe voluto vedere Inter-Lazio ma sono passati quasi 2 anni e mezzo da quando  uscì di casa per non far più ritorno. Era l’11 Novembre 2007 e da allora, quando si incontrano nerazzurri e biancocelesti, i tifosi fanno di Lazio-Inter la sua partita. E’ il padre Giorgio, a poche ora dalla gara, a dichiarare che, anche stavolta, Lazio-Inter sarà la partita di Gabriele Sandri:

Trigoria, Roma – Tifosi: prima di Parma, il saluto ai Campioni

 Da via Allegri a Trigoria. Giornata epocale, per i tifosi giallorossi. Dalla manifestazione di protesta sotto la sede della Figc al raduno davanti ai cancelli del Fulvio Bernardini per salutare la squadra in partenza – si va in pullman – verso Parma. In mezzo, solo una pausa pranzo nel primo ristoro a portata di mano. Giornata ricca di appuntamenti per il tifo capitolino, impegnato in questo finale di campionato a manifestare in ogni maniera possibile il proprio attaccamento alla maglia capitolina e l’attaccamento a una squadra che ha saputo tenere altissima la guardia e giocarsi il tricolore fino agli scampoli finali. Nulla è ancora deciso, l’Inter sta avanti per un punto e la Roma ha intenzione di dare da mangiare a un sogno nutrito con il massimo rispetto. Con il migliore dei silenzi. Nessun proclama quando c’era da camminare a testa bassa, il massimo del sostegno nei momenti delicati. Come questo.

Ranieri torna a Parma: il “testaccino” romanista, mai dimenticato dai Ducali

 Quando sabato pomeriggio Claudio Ranieri solcherà l’erba dello stadio “Tardini” di Parma, per un attimo tornerà con il pensiero all’oramai lontano 2007. Perché il ritorno in Italia del tecnico romano e la sua nuova ascesa nel campionato italiano, ripartì proprio dalla città ducale. Siamo precisamente al 12 febbraio 2007: dopo ben due anni di inattività e a dieci anni dall’ultima esperienza in Italia, Ranieri accetta la proposta del neo presidente gialloblù Tommaso Ghirardi, che lo chiama per sostituire l’allora tecnico ducale, Stefano Pioli (che ora sta facendo grande il piccolo Sassuolo in Serie B). L’obiettivo non è affatto dei più semplici: bisogna tentare una disperata risalita verso la salvezza, impresa che, al suo arrivo, in tanti ritengono impossibile. E difatti la partenza sulla panchina gialloblù non è certamente delle migliori: esordio con sconfitta in Coppa Uefa contro lo Sporting Braga, seguito da altre due sconfitte per 1-0 contro la Sampdoria e nel ritorno di Coppa Uefa. In molti lo danno per arrugginito, non più adatto a sostenere le pressioni del campionato italiano.

Mercato Allenatori – Ranieri, Leonardo, Mourinho: chi resta, chi va, chi bho…

 Comincia la girandola. Claudio Ranieri, Leonardo e Josè Mourinho. Roma, Milan e Inter. Mica tutto così scontato. Gli allenatori di serie A, anche loro, sono strettamente coinvolti dal calciomercato estivo e le panchine – già traballanti nel corso della lunga stagione calcistica – cominciano a farsi roventi con il sole a palla. Delle prime tre squadre in classifica – tanto per dirne una – pare che l’unico certo della permanenza nell’attuale squadra di appartenenza sia proprio Claudio Ranieri che – dopo averci messo 35 anni di peregrinazione in giro per il mondo – dalla sua Capitale, dalla sua Roma non ha certo voglia di andare via. Il testaccino, forte di una passione viscerale per i colori giallorossi e capace di mettere sul piatto della bilancia un’annata da incorniciare, sembra a tutti gli effetti inchiodato alla panca capitolina. Da dove non si alzerà nemmeno per andare a bere un caffè. Rosella Sensi riparte da Ranieri che, per il primo anno, avrà la possibilità di costruire l’organico a propria immagine e somiglianza fin da subito. Per una sicura conferma, uno scontato – a questo punto – addio.

CONFERENZA STAMPA GUIDOLIN: “Parma-Roma per farci belli davanti alle telecamere”

 Francesco Guidolin in conferenza stampa, alla vigilia di Parma-Roma:
STIMOLI. Credo che la partita di domani sia l’ultima occasione per mostrare la nostra faccia migliore. Non abbiamo nulla da perdere, dovremo giocare una grande partita“.
OCCHI ADDOSSO. Spero che la squadra avverta l’attenzione mediatica e raccolga gli stimoli conseguenti. Dobbiamo dare un’immagine di grande professionalità e spirito. Come fatto nelle ultime giornate con Napoli, Genoa e Udinese“.
MARIGA IN CHAMPIONS. Mi sono emozionato. Fino a qualche tempo fa era con noi e l’altra sera ha calpestato uno dei campi più belli e importanti al mondo. Siamo felici per lui“.
RECUPERI.Ho a disposizione Jimenez e Dzemaili, ma per il resto non mi sembra ci sia altro di positivo. Mancheranno Zaccardo, Paci, Zenoni, Morrone, Paloschi. La panchina ospiterà un bel numero di giovani“.

Via Allegri – Trigoria, i tifosi con la Roma. Al Bernardini anche Delvecchio e Peruzzi

 La Roma a Parma in pullman: partenza alle 16.30, dopo un saluto ai tifosi presenti sul piazzale del Fulvio Bernardini. Un saluto che sa di preludio alla marea di colori giallorossi – 6 mila i presenti nella località emiliana – che prenderanno d’assalto la città nel giorno della festa dei lavoratori. La seduta di allenamento mattutina ha già dato, in tal senso, la dimostrazione di vicinanza del pubblico giallorosso: se una bella fetta della tifoseria ha deciso di preesenziare alla manifestazione di via Allegri, diverse decine di tifosi (alla fine, s’è sfiorata la centinaia) si sono presentati a Trigoria per incitare l’ultima sgambettata di Francesco Totti e compagni.  Sole da primavera in stato avanzato, cielo sereno e limpido, clima piacevole: non troppo caldo. Fresco. Claudio Ranieri trova la prima gioia nel fatto che i suoi uomini sono tutti a disposizione: sull’erba del campo d’allenamento, si comincia con il consueto riscaldamento e con lavoro atletico.

CONFERENZA STAMPA RANIERI: “Roma e i tifosi, un tutt’uno. Pensiamo solo al Parma”

 Claudio Ranieri in conferenza stampa, alla vigilia di Parma-Roma:
REAZIONE.La sconfitta contro la Sampdoria è stata affrontata sportivamente: gli uomini di sport hanno questa forza d’animo pazzesca che si perda, che si vinca, che si pareggi. Io dico che ha reagito bene è determinata e motivata. Io dico sempre che per noi deve parlare il campo, la partita di domani ci dirà come la Roma ha reagito. Non abbiamo trovato lucidità, altruismo. La Roma l’avete vista: a volte alle prime due occasioni abbiamo fatto due gol, stavolta su quattro occasioni ne abbiamo fatto solo uno“.
IL PARMA.Duplice timore: hanno la serenità di aver raggiunto ciò che era nelle loro ambizione. Potrebbe essere un’arma a doppio taglio: o giocano meglio o giocano peggio. Tatticamento lo sappiamo, le squadre di Guidolin pressano, si chiudono e ripartono sempre in contropiede veloce. Poi, ci sarà caldo. Dovremmo essere intelligenti e motivati. Davanti avremo una squadra che cercherà di fare la sua partita, di batterci perchè è giusto che lo sport sia questo“.
LAZIO-INTER.La Lazio se la giocherà, poi l’Inter vincendo dimostrerà che è la più forte come sta dimostrando in Europa. I biancocelesti scenderanno in campo per togliersi una grande soddisfazione. Non siamo più arbitri del nostro destino, non dipendiamo più solo dai nostri risultati ma dai nostri e da quelli dell’Inter“.
6000 TIFOSI. Pazzesco, significa che la squadra gli sta piacendo. Noi e i tifosi siamo un tuttuno, il tifo sa che il gruppo ha bisogno di tutto l’aiuto possibile e con la forza l’energia che ci dà il nostro pubblico possiamo farcela. Noi abbiamo gettato le basi per un programma futuro: quello di avere una squadra che lotta sempre. Questo vuole il tifoso giallorosso: vedere i suoi giocatori lottare su ogni palla a prescindere dal risultato. L’altra sera abbiamo perso però ci hanno applaudito: hanno visto dare tutto, è quello che io ho cercato di insegnare ai ragazzi ed è l’obiettivo che avrà anche la Roma del futuro“.

Manifestazione via Allegri: in 400 a protestare sotto la Figc. Il corteo si sposta nel quartiere

 Manifestazione di Via Allegri: 400 tifosi giallorossi si sono riuniti sotto la sede della Federcalcio per manifetsare contro gli errori arbitrali subiti dalla Roma, in particolare nella gara persa con la Sampdoria e che ha visto fermare la corsa dei giallorossi verso lo scudetto. Molti cori contro la Lega, l’Inter, la Lazio, l’arbitro Damato, il designatore Collina, ma anche il ministro Roberto Maroni.

Via Allegri e dintorni sono presidiati dalla Polizia, presenti 10 camionette delle forza dell’ordine. Le strade nei dintorni sono transennate, come Via Pinciana. I tifosi giallorossi si sono adeguati in Via Po. Numerosi gli striscioni presenti ed i cori contro l’Inter e Milano; il più bersagliato è l’arbitro Antonio Damato. Esposto anche uno striscione sul direttore di gara di Roma-Sampdoria: “Damato li mor….. tua e di chi ti ha mandato”. Numerosi le grida contro la Lega ed Abete, contro Maroni, Collina e sulla Figc. I tifosi hanno esposto alcuni manifesti che ritraggono il gol di Turone contro la Juventus con la scritta “Era bono”, ed il fallo di Zauri “Era mano”.

L’avversaria: il Parma di Guidolin alla ricerca del sogno Europeo

 Parma-Roma: terz’ultimo atto di campionato. La squadra giallorossa ancora scossa per la sconfitta di domenica scorsa con la Sampdoria affronterà al Tardini il Parma di Guidolin per continuare a credere in un sogno. Non sarà facile battere la squadra emiliana che seppur distante sette punti dalla zona Europa League  vuole giocarsi le sue carte fino in fondo.

Formazione e modulo: Guidolin per la sfida con la Roma non potrà mettere in campo il miglior Parma. L’allenatore gialloblù dovrà fare a meno di molti giocatori, ma non fa drammi: “Nell’ultimo periodo va così. È inutile piangere. Recluteremo tutte le forze a disposizione e sperare che non ci siano altri problemi. Mi auguro poi di poter recuperare Jimenez, ma dovrò necessariamente fare i conti con una rosa ridotta e chiamare alcuni ragazzi della Primavera”. Oltre agli infortunati Paloschi, Morrone e Zenoni, mancheranno anche Paci e Zaccardo fermati per un turno dal giudice sportivo. Guidolin dovrebbe schierare il Parma con un 4-3-2-1 con Dellafiore e Lucarelli al centro della difesa e Castellini ed Antonelli sulle corsie laterali. Davanti ai quattro difensori ci sarà Lunardini, con Valiani e Galloppa interni di centrocampo. Sulla trequarti agirà il duo formato da Biabiany e Lanzafame a supporto di Crespo. L’attaccante argentino ha tra le sue vittime preferite proprio la Roma. In 20 partite giocate contro i giallorossi ha realizzato sette gol, l’ultimo con la maglia dell’Inter il 1 marzo del 2009 in Inter-Roma 3-3, partita che suscitò molte polemiche per l’arbitraggio di Rizzoli.

Roma: Burdisso vuole restare nella Capitale

 Da La Gazzetta dello Sport:

Non c’è da sorprendersi se un giorno Nicolas Burdisso sarà eletto sindaco di Altos de Chipion, paese argentino nel dipartimento di San Justo, nella provincia di Cordoba: è il personaggio più celebre della storia di questa località, fondata nel 1815 e piena di figli di immigrati piemontesi. Il giocatore romanista è nato laggiù e l’aria di Altos de Chipion — l’origine del nome è di un cacicco che governò secoli fa in quella zona — deve essere particolarmente salubre per i difensori. Il fratello minore di Nicolas, Guillermo Enio, classe 1988, è uno dei migliori centrali del Rosario Central. È nel mirino di Roma e Lazio. Potrebbe scapparci un derby anche su questo fronte. Il mercato. Burdisso ha vissuto una grande stagione a Roma, forse la migliore in assoluto da quando gioca in Italia.

Mourinho: “Ci aspettano due finali”

 Da Il Romanista:

Ancora con i vestiti bagnati, dopo che al Camp Nou avevano acceso gli idranti proprio mentre l’Inter festeggiava, Josè Mourinho ha fatto la sua dichiarazione urbi et orbi: «Vorrei migliaia di tifosi all’aeroporto e poi a Roma, dove ci aspettano due finali». Nel primo caso è stato accontentato, negli altri due si saprà soltanto domenica e mercoledì.

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