Da via Allegri a Trigoria. Giornata epocale, per i tifosi giallorossi. Dalla manifestazione di protesta sotto la sede della Figc al raduno davanti ai cancelli del Fulvio Bernardini per salutare la squadra in partenza – si va in pullman – verso Parma. In mezzo, solo una pausa pranzo nel primo ristoro a portata di mano. Giornata ricca di appuntamenti per il tifo capitolino, impegnato in questo finale di campionato a manifestare in ogni maniera possibile il proprio attaccamento alla maglia capitolina e l’attaccamento a una squadra che ha saputo tenere altissima la guardia e giocarsi il tricolore fino agli scampoli finali. Nulla è ancora deciso, l’Inter sta avanti per un punto e la Roma ha intenzione di dare da mangiare a un sogno nutrito con il massimo rispetto. Con il migliore dei silenzi. Nessun proclama quando c’era da camminare a testa bassa, il massimo del sostegno nei momenti delicati. Come questo.
Tant’è: 6 mila tifosi a Parma, forse ne partiranno almeno due migliaia in più. E un calore fortissimo. Roba che solo l’Inter, dopo la conquista della finale di Champions League, può aver riconosciuto un affetto tale. La voglia di salutare il pullman con su il capitano e compagni è enorme. Sessanta persone al Bernardini alle 15.30, diventano 120 mezz’ora dopo e prendono d’assalto – oltre che Totti, De Rossi, Ranieri e Riise a furia di cori di incitamento – anche una vettura sponsorizzata dalla Red Bull che distribuisce in maniera gratuita bevande energetiche. Il pullman con i giallorossi a bordo fa comparsa alle 16.25: cori e applausi, incitamento visibile da parte dei presenti, un gruppo che ormai è diventato di 200 persone. Non ci sono contatti tra calciatori e tifosi: mentre il veicolo procede in direzione dell’autostrada, una ammiraglia di vetture fa da scudo e ne saluta – con strombazzate di gioia e buon augurio – la marcia.
