Roma – Sculli: Genoa indispettito

 Giuseppe Sculli è oramai obiettivo dichiarato della Roma di Claudio Ranieri anche se la trattativa per portare l’esterno lontano dalla Lanterna pare complicata. In primo luogo per il fatto che al club di Preziosi starebbe bene ragionare sulla base del trasferimento in rossoblu di Matteo Brighi, in secondo luogo perchè il Grifone pare infastidito dal modo in cui i vertici capitolini si sono mossi per arrivare al calciatore. Da Il Corriere dello Sport:

Se Burdisso è la priorità assoluta, la Roma non ha dimenticato di avere una forte necessità di esterni. Sia in difesa che in attacco. Sul primo fronte i favoriti sono Isla e Rosi (in comproprietà con il Siena) per la fascia destra e Bellini per la sinistra. Qualche metro più avanti una strada ragionevole porta dritta a Sculli. Ma con il Genoa, che è interessato a Brighi, la trattativa non è facile. Perché la Roma valuta Brighi quanto Sculli, mentre il Genoa è favorevole a uno scambio purché sia accompagnato da un “incentivo” in denaro oppure da un giocatore di prospettiva (Cerci). E poi Preziosi è irritato per come la Roma si sarebbe mossa. «Hanno parlato ai procuratori del giocatore senza trattare con noi» dicono a Genova. Al di là delle schermaglie, in questo caso l’affare si può chiudere se le due società decidono di inserire nel discorso altri giocatori. Alla Roma piace anche Mesto, per esempio: è un esterno a tutta fascia, ha corsa e qualità, potrebbe coprire due o tre ruoli e risolvere diversi problemi. Inoltre Amelia, che si è detto disponibile per questioni di cuore a fare il secondo portiere solo nella Roma, spinge per partecipare all’operazione.

Gattuso ringhia: nessuno tocchi Totti e De Rossi

 Rino Gattuso, nel corso della conferenza stampa di avvicinamento a Italia-Paraguay ha formalmente annunciato che, dopo i Mondiali 2010, smetterà con l’Azzurro per lasciare spazio alle giovani leve. Inoltre, Ringhio ha preso in maniera evidente le difese di Francesco Totti e – indirettamente – quelle di Daniele De Rossi. Da Il Romanista:

Ha giocato in Scozia, è un’icona del Milan e da avversario fa arrabbiare per il suo modo rude di giocare. Eppure da ieri molti tifosi giallorossi vogliono un po’ più bene a Gennaro Gattuso. Perché “ringhio” difende in un colpo solo i due simboli romanisti, vittime negli ultimi tempi delle aggressioni verbali provenienti dalle istituzioni calcistiche e pure da quelle politiche. Nella conferenza stampa in cui annuncia il suo addio alla Nazionale dopo il termine del Mondiale (altro punto di contatto con Totti), Gattuso “scherma” Francesco dal polverone che si è sollevato dopo il suo calcione a Balotelli nella finale di Coppa Italia di inizio maggio. A chi gli chiede degli assenti illustri nell’elenco dei 23 azzurri, il centrocampista rossonero risponde secco: «A parte che già paragonare Balotelli a Totti, quante pagnotte deve mangiare l’interista… Siete voi a scrivere ogni volta che fa una cazzata, che deve maturare nei comportamenti con la sua squadra o sbaglio? E allora ne deve fare di strada per raggiungere la carriera di Totti».

Guberti: “Roma, lasciami restare”. Biglietto da visita: gol alla Lazio da blucerchiato

 Stefano Guberti a margine della felice esperienza alla Sampdoria – con cui è riuscito a conquistare i preliminari di Champions League – torna a Roma. Per restare? Per partire ancora’ E’ presto per saperlo, di sicuro l’accorato appello del centrocampista non lascia adito a dubbi: vuole convincere Claudio Ranieri. Da Il Corriere dello Sport:

Il sottofondo è una musica bagnata. Dal telefono escono i suoni dei bar e quelli delle onde del mare, mescolati, mentre il futuro sembra lontanissimo e insignificante. Stefano Guberti si gode le vacanze a Formentera dopo un anno di stranezze: un autunno insicuro nella Roma, una primavera di fiori e champagne alla Sampdoria. Il film sdolcinato vorrebbe che la storia continuasse a Genova, con la Champions League da scoprire. Invece la realtà è un contratto di tre anni con la Roma, con tutte le incognite dell’equazione perfetta di una grande squadra. Guberti conosce la vita del calciatore sostituibile. Bravo ma non unico. La Sampdoria lo riprenderebbe, in comproprietà o a titolo definitivo, la Roma per lasciarlo libero chiede circa 6 milioni. Non c’è identità di vedute. A lui va bene così.
Stefano, come va in Spagna?
«Bene, fa caldo ma non caldissimo. Mi sto rilassando con gli amici, in attesa della nuova stagione».
La vecchia si è chiusa benissimo. Guberti in prestito alla Samp, Guberti titolare, Guberti in Champions.
«Sono stati mesi importanti. Sono contento di averli vissuti perché avevo bisogno di giocare con continuità per maturare. Ora torno alla Roma e spero di convincere Ranieri che posso essergli utile».
Cosa si aspetta adesso, a quasi 26 anni?

Se dici Burdisso hai detto Roma. L’argentino tutto giallorosso. “Fidatevi”

 Nicolas Burdisso vuole solo la Roma e, in barba alle offerte economiche allettanti che provengono dall’Inghilterra, l’argentino non ha alcuna intenzione di muoversi dalla Capitale. Lo ha ribadito il procuratore del difensore e lo ripete, oggi, Il Romanista. Testuale:

La prima dell’Argentina al Mondiale sudafricano lo ha visto protagonista solo nei minuti finali, perché Maradona inizialmente gli ha preferito Demichelis e Samuel. Nicolas Burdisso, però, è comunque protagonista in questi giorni. Di lui si parla, tanto, in chiave mercato: da una parte perché Ranieri ha indicato il suo riscatto dall’Inter come una priorità assoluta per la sua Roma, dall’altra perché nell’ultimo campionato è stato uno dei migliori difensori del campionato italiano, attirando su di sé le attenzioni di tante squadre. Una su tutte, il Manchester City di Roberto Mancini, che Burdisso lo ha allenato in nerazzurro e che vorrebbe portarlo in Inghilterra. I Citizens avrebbero pronta un’offerta di 15 milioni di euro, che se fosse confermata sarebbe al di là delle possibilità romaniste e complicherebbe non poco il lavoro del direttore sportivo romanista Pradè. La forza della Roma però sta nella volontà del calciatore, e nell’accordo che la società giallorossa ha già trovato col suo agente Fernando Hidalgo per i prossimi 4 anni a 2.5 milioni netti (più i premi) a stagione. Nicolas, insomma, ha già scelto il giallorosso e negli ultimi tempi lo ha ribadito ogni volta che ne ha avuta la possibilità.

Mexes – Roma: dalla cessione al rinnovo. Equilibri fragili, incertezza

 Philippe Mexes e la Roma vivono una fase delicata: Rugantino vorrebbe restare in giallorosso, la società potrebbe tenerlo. Però: il club capitolino sa che il prossimo anno Mexes partirebbe da svincolato; Mexes stesso sa che i minuti a disposizione – per l’acquisto a titolo definitivo di Burdisso – diventerebbero sempre meno. Poche certezze, per l’intricata situazione, e una serie incredibile di dubbi: roba che si potrebbe passare – in scioltezza – da una ipotetica cessione al rinnovo del contratto. Da Il Romanista:

In attesa di sapere come si concluderà la questione-Burdisso, nella difesa giallorossa ci sono una certezza e un dubbio. La certezza ha il nome e la faccia di Juan, il dubbio è quello che riguarda Philippe Mexes. E’ curioso notare come esattamente un anno fa di questi tempi, sempre in Sudafrica si giocava la Confederation Cup, le posizioni erano completamente invertite. Phil era la certezza romanista mentre il brasiliano era stato già ceduto al Real Madrid, prima che il solito infortunio muscolare facesse saltare tutto.

Roma: comproprietà e tesoretto, Rosi potrebbe tornare

 Dopo aver fatto cassa copn le sponsorizzazioni, alla Roma tocca definire le comproprietà di più di un calciatore il cui destino va stabilito entro il 25 giugno. Intanto, la novità è che Aleandro Rosi potrebbe tornare a vestire il giallorosso. Da Il Tempo:

Piove denaro sul cielo di Trigoria. E di questi tempi è come trovare l’acqua nel deserto. Dopo il rinnovo triennale con Wind da 20 milioni di euro, la Roma ha prolungato l’intesa con lo sponsor tecnico Kappa per ben sette anni: fino al 2017 sarà l’azienda piemontese a produrre magliette e altro materiale tecnico della squadra, oltre ad ottenere la licenza per il merchandising. Nelle casse della società entreranno 40,6 milioni di euro, grazie a un compenso che salirà gradualmente negli anni: da 5,1 milioni della prossima stagione a 8,1 per il 2016/17. La Roma incassa e può guardare al futuro con un po’ di ossigeno in più. Ma è inutile aspettarsi altri colpi di mercato. Si proverà a sistemare la rosa con ritocchi sulle fasce e, soprattutto, a mantenere in organico Burdisso, che ieri ha esordito al Mondiale nei cinque minuti finali di Argentina-Nigeria. «Certo che Nicolas resterà, lui – ha ribadito l’agente Hidalgo, che la settimana prossima incontrerà l’Inter – vuole solo la Roma. Non ci sono problemi, potete fidarvi». Tutto converge verso un lieto fine, a patto che il club giallorosso realizzi quello che si aspetta dalle cessioni.

Totti, Conti, Pazzini: tutti vogliono De Rossi in forma Mondiale

 La frase ricorrente: “Il Mondiale di Daniele De Rossi“. Lo ha detto Gianpaolo Pazzini, lo avvallano Bruno Conti e Francesco Totti, se lo augurano i tifosi della Roma che hanno voglia di assistere alla consacrazione planetaria del biondo centrocampista ostiense. Da Il Corriere della Sera:

«Spero sia il Mondiale di Daniele De Rossi». La vigilia del debutto della Nazionale italiana in Sudafrica trova impulso e fiducia nelle parole di Pazzini. È proprio lui, il carnefice della Roma del 25 aprile scorso, quello che con la Sampdoria gli ha soffiato sotto il naso lo scudetto, a lanciare la volata al compagno di squadra, forse in preda ai sensi di colpa. È stata una stagione travagliata, quella di Capitan Futuro, ma ora c’è la possibilità di tornare protagonista agli occhi del mondo.
Anche Totti e Bruno Conti gli hanno telefonato per rasserenarlo, conoscendo la sua proverbiale emotività prima di ogni appuntamento di grande livello. Dopo l’uscita piuttosto allarmante dal ritiro azzurro del Sestriere, che non aveva fatto troppo piacere a Rosella Sensi e Claudio Ranieri, il futuro di De Rossi è tornato sulla bocca di tutti. Il suo contratto scadrà il 30 giugno 2012: un motivo in più per tentarlo. Lo hanno fatto in tempi passati Chelsea e Barcellona e, da qualche tempo, ad insistere è il Real Madrid di Mourinho. La situazione è piuttosto chiara: la Roma vuole resistere e rispedire al mittente ogni avance. Ma in Spagna, giurano, Florentino Perez non si arrende ed è pronto a sborsare 40 milioni di euro. Serrare i tempi è l’unico modo per scoraggiare le pretendenti.

Roma, Doni – Baptista: il Mondiale e poi “salutate la Capitale”

 Juan, Alexander Doni e Julio Baptista. La Roma li attende a braccia aperte – caso del difensore – oppure ne ha già immortalato il viso per archiviare la parentesi giallorossa – vedi Baptista e Doni. Gli ultimi due, infatti, saranno fonte – in seguito alla cessione – di un gruzzolo da poter utilizzare in sede di mercato. Intanto, i tre esordiranno martedì nel Mondiale 2010, il giorno dopo il debutto dell’Italia. Da Il Romanista:

Ieri è toccato a Burdisso, domani toccherà a De Rossi e martedì sarà la volta di Juan, Julio Baptista e Doni. Sono cinque i romanisti al Mondiale e tutti, a parte Juan, in queste ore sono oggetto di voci di mercato. Ma se il Real Madrid dovrà rassegnarsi a vedere ancora a lungo Ddr con la maglia della Roma e la questione riguardante Burdisso sembra in via di definizione, Doni e Julio Baptista hanno un futuro che è ancora tutto da scrivere. E il Mondiale può recitare un ruolo importante per entrambi. Almeno, è questo quello che si augura la Roma. Entrambi i calciatori, infatti, sono sulla lista dei partenti e dalle loro cessioni (e con i soldi risparmiati sui loro ingaggi, tra i più “pesanti” della rosa) la società giallorossa si augura di raccogliere i soldi necessari per operare sul mercato dopo gli arrivi di Simplicio e Adriano. Per Doni, che difficilmente riuscirà a valorizzarsi in questo mese visto che è il terzo portiere della Seleçao di Dunga, sembra tramontata l’ipotesi Milan. La società rossonera, infatti, ha annunciato la conferma di Marco Storari e questo dovrebbe chiudere definitivamente la porta a Doni.

Mexes – Roma: i dubbi di Philippe, i dubbi giallorossi

 La Roma potrebbe cercare di fare cassa attraverso la cessione di uno dei suoi pezzi pregiati: Philippe Mexes pare essere uno dei papabili, anche perchè ha parecchio mercato. Nonostante il legame profondo con la città, il tifo e i colori giallorossi, il transalpinoi potrebbe decidere di fare due conti e avvallare i dubbi che lo attanagliano scegliendo di andare a giocare altrove. Da Il Messaggero:

Una stagione particolare quella vissuta da Mexes. Del francese verranno ricordate le lacrime post-Sampdoria, le gambe accavallate in panchina in una fredda serata di marzo con il Milan e poco altro. Strano a dirsi per un calciatore che fino ad un paio di anni fa faceva parlare soprattutto per l’alto rendimento in campo. Mai un’assenza, se non per infortunio o squalifica, perno della difesa di Spalletti. Con gli arrivi di Ranieri e Burdisso, qualcosa è cambiato. Complice qualche problema fisico unito al campionato straordinario del difensore argentino e alla ritrovata regolarità di Juan, da titolare inamovibile nello scacchiere giallorosso Mexes è scivolato lentamente in panchina. Qualche apparizione – 19 le presenze in campionato ma che sono valse solo 1489 minuti – non sempre convincente (vedi la marcatura approssimativa in occasione del gol di Milito in coppa Italia) e la certezza di aver perso il posto. Nonostante la situazione inedita, il transalpino non ha mai fatto una polemica vivendo il momento difficile con grande professionalità.

Aquilani su De Rossi, Benitez, Mourino e il Liverpool: “Un giorno tornerò a Roma”

 Finita la prima stagione di una Premier League non particolarmente entusiasmante per il Liverpool e per Alberto Aquilani, il centrocampista romano si lascia andare con i giornalisti de La Gazzetta dello Sport e interviene a proposito di svariate tematiche: la partenza di Rafa Benitez, il mercato di Daniele De Rossi, la voglia di Roma, il matrimonio, Josè Mourinho e i Beatles. “Un giorno – assicura Aquilani – tornerò nella Capitale”. Testuale:

Il primo anno a Liverpool di Alberto Aquilani si ripercorre con i titoli di alcune canzoni dei Beatles, il gruppo simbolo della città inglese. «Help», aiuto, quando nei primi mesi Alberto faticava a mettersi alle spalle l’operazione alla caviglia. «Don’t let me down», non mi lasciate al mio destino, quando la scommessa sembrava perduta. «You can’t do that», non puoi farmi questo, Rafa Benitez, non puoi lasciarmi fuori dopo che hai voluto portarmi quassù. «Something», qualcosa sta accadendo, forse è la svolta. «Let it be», così sia: il finale di stagione è stato in discesa. E non fa niente che alla fidanzata, Michela Quattrociocche, abbia deciso che per il matrimonio ( «Il 2012 può essere l’anno buono») Roma sia meglio di Liverpool.

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