Juan tra Roma e Brasile: il pilastro è sempre lui

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 Juan è – dal punto di vista tattico e contrattuale – una delle certezze indissolubili della Roma di questo periodo: contratto in scadenza nel 2013 e perno della retroguardia capitolina allo stesso modo in cui è leader di quella brasiliana. Da Il Romanista:

Juan. Il brasiliano, che il suo contratto lo ha rinnovato proprio l’estate scorsa legandosi alla Roma fino al 2013, è libero di pensare solamente alla Seleçao. Insieme all’amico-rivale Lucio forma una delle coppie centrali più forti del mondo, e Dunga conta su di lui per cercare di arrivare fino in fondo in questo Mondiale. Che per Juan, 31 anni compiuti a febbraio, potrebbe essere l’ultimo della carriera. Lo ammette lui stesso in un’intervista rilasciata a globoesporte, in cui parla anche dell’esordio di martedì sera contro la Corea del Nord. «Giocherò questo mondiale come se fosse l’ultimo. La Corea la conosciamo poco ma penso che Jorginho da qui a martedì ci darà altre informazioni. Conosco Jong Tae-Se, l’attaccante soprannominato il Rooney asiatico ma dobbiamo pensare a noi stessi. Il Brasile deve essere una squadra equilibrata, perché non si vince solo con l’attacco, né solo con la difesa. La nostra arma in più saranno le azioni da palla ferma. Abbiamo tanti ottimi tiratori e poi punteremo sulle azioni di contropiede, il tipo di gioco che più ci piace».


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